Yasuke è una delle più recenti serie animate Netflix: incentrata su una figura realmente esistita, uno schiavo africano che divenne un samurai al servizio di Oda Nobunaga. L’anime ne riscrive la storia in chiave fantasy e horror, introducendo poteri sovrannaturali, tanta azione ed elementi gore, e forse è stato proprio questo mix a decretarne l’apprezzamento.
Non ci sono ancora notizie di un’eventuale seconda stagione, nonostante i progetti al riguardo manchino, ma in compenso è stato annunciato che l’opera nata dalla fantasia di LeSean Thomas avrà una sua incarnazione fumettistica. Il manga debutterà sulla rivista Monthly Spirits dell’editore giappone Shogakukan nel numero del 27 luglio. Non si hanno purtroppo altre informazioni, quindi non si sa quanto sarà lungo, quanti capitoli avrà, e nemmeno se seguirà fedelmente la storia dell’anime o se ne distanzierà.
Yasuke: la trama e la verità storica
Benché la serie mescoli elementi storici, fantastici e fantascientifici, Yasuke è esistito realmente. Si suppone fosse un macua, ovvero membro di una popolazione bantu del Mozambico, fatto schiavo dai Portoghesi e venduto al gesuita Alessandro Valignano. Proprio al seguito di quest’ultimo giunse in Giappone, intorno al 1579, dove suscitò l’interesse di Oda Nobunaga per la sua altezza e la sua stazza. Si dice che il signore della guerra rimase molto colpito anche dal colore della pelle dello schiavo e che in un primo tempo credeva fosse semplicemente sporco: solo dopo che Yasuke si fu sottoposto a numerosi lavaggi accettò che quella fosse la reale carnagione.
Al servizio di Nobunaga, Yasuke divenne un vero e proprio samurai, col diritto di possedere il daishō, la coppia di katana e wakizashi. Partecipò sicuramente alle imprese militari del suo signore e fu con lui anche quando Akechi Mitsuhide lo tradì nel 1582; riuscì a fuggire col figlio di Nobunaga, Nobutada, ma in un secondo momento fu catturato e consegnato ai gesuiti. Da allora se ne perdono le tracce.