Why are you doing this, duke? – Recensione manga

Bentornati a questo nuovo appuntamento con la rubrica recensione manga! Dopo aver parlato delle sanguinose battaglie per la sopravvivenza dell’umanità di Shingeki no Kyojin (che se avete perso, dovete assolutamente leggere in questo articolo), oggi dipingeremo nuovamente la rubrica di rosa, parlando di un manhwa disponibile online intitolato Why are you doing this duke?.

La storia di questo manhwa è scritta da Eddy ed è disegnato dall’artista Half-moon ring. Per cambiare, questa volta non si tratta di un isekai, ma di una storia che potrebbe essere molto più complicata di quello che sembra.

La trama

La storia è ambientata apparentemente in un periodo di guerra. La protagonista si chiama Erin Samede, ed è in procinto di morire. Viene spiegato subito dopo che in quel mondo era in corso una guerra tra l’impero e la fazione dei nobili. La sua famiglia era l’ultima famiglia nobile ad essere rimasta ancora in vita, quindi quella situazione era inevitabile. Quello che può stupire è scoprire che la ragazza sia in realtà la figlia illegittima del nobile, avuta da una zingara. Proprio per questo motivo, rimasta senza la mamma in tenera età, viene trattata come un’esula, e quando si tratta di scappare dall’esercito nemico, i duchi e i servi la lasciano a casa.

La ragazza ricorda le parole della madre che recitano: quando il cupo mietitore verrà a prenderti, tu comportati in maniera orgogliosa e fissalo negli occhi senza paura. La ragazza decide di prendere a cuore questo consiglio, e dopo essersi messa un bel vestito e sistemata i capelli, viene portata dai soldati del duca al suo cospetto. Nella sala dove viene portata, vede che tutta la sua famiglia è stata già sterminata.

Il duca le fa i complimenti per non essere scappata e si prepara ad ucciderla, ma proprio in quel momento, sperando di poter vivere la vita dei suoi sogni dopo tanti sacrifici, una sua lacrima e una goccia del suo sangue cadono per terra, rivelando un cerchio magico che solo lei e il duca sono in grado di vedere. Appena la luce scompare… il duca si dichiara a lei, sotto lo sguardo stupito di tutti i soldati.

Nel capitolo seguente, si vede che i due sono felicemente sposati, con Erin che spiega che da dopo l’attivazione del cerchio magico, il duca con lei si comportava come se fosse un’altra persona. Però l’incantesimo iniziava a perdere di efficacia, e per questo lei inizia una ricerca sui libri per scoprire in che modo possa far continuare l’incantesimo o, per lo meno, un modo per arrivare ad una soluzione pacifica e riuscire a continuare a vivere.

Inizia così l’avventura della ragazza, che cerca di sopravvivere in quell’assurda situazione.

La struttura

Attualmente sono stati disegnati 48 capitoli, che sono anche quelli che compongono la prima stagione. La storia ruota attorno a due centri narrativi: il primo è quello iniziale, nel quale Erin prova a trovare una soluzione per sopravvivere al duca, che lei comprende di aver in qualche modo ingannato, anche se in maniera del tutto involontaria, il secondo riguarda la scoperta della storia personale di Erin. Infatti, l’assenza dei ricordi della madre e la sua possibilità di attivare la magia in qualche modo incuriosisce il duca.

La storia è attualmente ferma, ma la seconda stagione riprenderà a breve, secondo le note dell’autrice. Il punto al quale si è fermata lascia parecchie cose in sospeso, ma è un ottimo finale di prima stagione.

Impressioni personali

Per quanti riguarda la storia, posso tranquillamente affermare che si tratta di una storia carina. Non è troppo impegnativa, nel senso che, anche se le tematiche che rendono inizialmente discusse fanno sembrare la serie più tetra di quanto non sia, dopo i primi due capitoli c’è una forte alternanza tra scene comiche e scene “normali”, dove si procede con l’avanzamento della trama. Le scene dolci sono spesso attenuate da un tono comico, il che rende la storia adatta a tutti.

I disegni sono molto carini, e la trama, per quanto non sia originale, è davvero piacevole da leggere. Un ottimo modo di passare il tempo e farsi strappare qualche sorriso.