L’ottavo episodio di What if… è la prima parte di una storia in due puntate: getta dunque le basi per il finale di stagione. Questa puntata ci mostra ancora meglio il Multiverso Marvel portato allo scoperto dalla serie Loki. La serie, riprendendo un’omonima testata a fumetti della Casa delle Idee, è dedicata a mondi alternativi a quello visto nell’MCU: ogni scelta genera nuove storie e nuovi mondi, narrati da Uatu l’Osservatore. Ma sono collegati?
Trama di What if 8
L’ipotesi alternativa di questa puntata è la vittoria del robot assassino nello scontro cui abbiamo assistito in Avengers: Age of Ultron. Vediamo dunque tornare prima del previsto la versione potenziata dell’intelligenza artificiale vista nel finale dello scorso episodio: è inserita nel corpo di Visione (era quello lo scopo per cui era stato costruito, ed è questo l’evento che cambia la storia) ed è dotata delle Pietre dell’Infinito.
Come nella citata seconda pellicola dei Vendicatori, in What If… Ultron Won? vediamo Tony Stark usare la Pietra della Mente per creare un robot che difenda la terra e garantisca la pace, ma il risultato è un androide convinto di dover raggiungere lo scopo sterminando la vita sulla Terra, per eliminare ogni conflitto e ottenere la quiete.
Per raggiungere il suo scopo, Ultron ha bisogno di un corpo dotato dei poteri dell’Uomo, della Macchina e della Mente. Mentre nel film gli Avengers trasformano il corpo di vibranio nell’eroe Visione, questa volta gli eroi non riescono a rubare la culla che lo contiene e Ultron riesce a trasferire la sua coscienza. Stark dice al robot che il suo scopo dovrebbe difendere la pace, ma Ultron spiega che l’obiettivo è una forma di evoluzione la cui comprensione non è alla portata degli esseri primitivi.
Battuti i Vendicatori, il villain lancia decine di testate nucleari e raggiunge quello che chiama pace. Arriva Thanos per prendere la pietra della mente: Ultron lo elimina senza sforzo e assorbe le altre Pietre dell’Infinito. Ora è dotato di un potere immenso, con cui devasta il pianeta senza difficoltà, inoltre ha scoperto che esistono altri mondi. Crea dunque un esercito di robot simili a sé e va a portare la “pace” su Asgard, Sovereign, Sakaar, Ego, Xandar. Qui arriva Capitan Marvel, che lo mette in difficoltà ma viene sopraffatta dal potere delle Pietre.
La riuscita del piano mette in crisi Ultron, rimasto solo e senza scopo. Ma l’enorme consapevolezza raggiunta gli fa percepire la voce dell’Osservatore. Scopre così anche l’esistenza di altri universi, spaventando l’Osservatore stesso. Uatu teme la distruzione del multiverso e confida nell’ultima speranza, Clint Barton e Natasha Romanoff.
Gli unici Avengers superstiti sono proprio i meno potenziati del gruppo: riescono tuttavia a tenere a bada l’esercito di robot di Ultron. I due sono in Russia, alla ricerca del segreto per sconfiggere il villain. Entrati nell’archivio del KGB, devono controllare un numero enorme di fascicoli. Sentendo l’arrivo di Ultron, l’Osservatore indica la soluzione: il fascicolo di Arnim Zola, uno scienziato dell’Hydra infiltrato nello Shield, divenuto un’intelligenza artificiale e forse in grado di battere il robot.
Delle ultime due copie di Zola, una era stata trovata da Romanoff e Rogers a Camp Leigh, ma è andata distrutta, l’altra, usata per controllare il programma dei supersoldati russi, è conservata in una base Hydra in Siberia.
I due eroi chiedono a Zola di violare il codice di Ultron dall’interno per disattivarlo. L’Intelligenza Artificiale non sembra intenzionata a collaborare, ma Clint lo convince minacciando di distruggere il PC che contiene ‘ultima copia.
Pensando di aver rintracciato il robot con una telefonata, i due Avengers caricano Zola su un dispositivo. Danno fuoco alla base e all’arrivo dei droni di Ultron ne attaccano uno con la freccia, in modo da scaricare il codice di Zola nella rete del villain. Ma la connessione alla mente alveare di Ultron non funziona. Durante la fuga dai droni, Clint si sacrifica, in una scena che richiama, a ruoli inversi, la morte di Natasha in Endgame.
(SPOILER) Ultron insegue Uatu per il Multiverso, l’Osservatore si difende, combatte quasi alla pari, in uno scontro dove le emissioni di energia sono rappresentate tramite Kirby Krackle, i campi neri usati da Jack Kirby per rappresentare lo spazio negativo intorno alle energie cosmiche.
Alla fine l’Osservatore è costretto a nascondersi: trova rifugio presso il dottor Strange, divenuto Supremo dopo aver assorbito altre creature magiche nel tentativo di riportare in vita la sua Christine, sfociato nella distruzione del suo mondo. Ultron porta la sua devastazione negli altri universi: convinto da Strange a violare il giuramento e intervenire per salvare il Multiverso, Uatu chiede la collaborazione del mago, benché l’enorme potere assorbito lo renda .
Sviluppo
Una puntata emozionante, che tira le fila della prima stagione, dando un collegamento a ciò che abbiamo visto finora, andando oltre le aspettative.
In una carrellata inevitabilmente rapida, assistiamo all’ascesa di Ultron, che diventa più potente degli Avengers e di Thanos con 5 Pietre dell’Infinito, quindi viaggiamo attraverso i mondi più fantastici e potenti dell’MCU, solo per vederli distruggere dal villain, che poi porta la devastazione negli altri universi.
Significativo che ad affrontare un essere diventato incredibilmente potente rimangano i due Avengers meno super: l’ultima speranza dell’Osservatore sono, apparentemente, un arciere e una spia russa. Chi finora era rimasto in disparte, è costretto a intervenire e a formare un’alleanza rischiosa.
La serie What if… trova dunque, se non una vera e propria trama verticale, un filo conduttore che unisce le puntate, facendo convergere gli eventi sulla nascita di un villain apparentemente inarrestabile. Visivamente imponente, il personaggio fonde l’involucro dell’Ultron cinematografico con la testa di Visione e, invece di utilizzare il Guanto, incorpora nel petto e la fronte le Pietre dell’Infinito.
L’interpretazione aberrante del “portare la pace”, che caratterizza il villain fin dalla sua prima apparizione cartacea, e abbiamo visto al cinema nel secondo film dei Vendicatori, si amplia in questo episodio di What if… diventando addirittura multiversale e favorendo la spettacolarità narrativa e visiva della storia, che si chiuderà con il finale di stagione.
Nel cast, Jeffrey Wright è Uatu The Watcher, questa volta non solo narratore, Ross Marquand dà la voce a Ultron (al posto di James Spader) e alle sue sentinelle, Lake Bell doppia Natasha Romanoff (Vedova Nera), al posto di Scarlett Johansson, infine Josh Keaton, Mick Wingert e Alexandra Daniels interpretano Steve Rogers (Captain America), Tony Stark (Iron Man) e Carol Danvers (Captain Marvel) rispettivamente al posto di Chris Evans, Robert Downey Jr. e Brie Larson.
Ritroviamo invece gli attori dell’MCU Jeremy Renner come Clint Francis Barton, Hawkeye, SPOILER Benedict Cumberbatch nel ruolo del Mago Supremo (in versione potenziata e inquietante), Toby Jones come Arnim Zola.
Riferimenti ai fumetti
ULTRON
Creato da Hank Pym per portare la pace nel mondo, l’androide Ultron decide di dedicarsi alla distruzione dei Vendicatori e degli umani. Ultron si perfeziona periodicamente trasferendo la propria coscienza in strutture più resistenti, manifestando una personalità complessa, non priva di debolezze umane e complessi, in particolare verso il “padre” Hank Pym e il resto della sua famiglia.
Ultron inserisce i tracciati cerebrali di Simon Williams, Wonder Man, nel sintezoide Visione, che manda a eliminare gli Avengers. Così come Williams, anche Visione si ribella e passa dalla parte dei Vendicatori, diventandone uno dei membri più importanti.
Creato da Roy Thomas e John Buscema, Ultron compare per la prima volta nel 1968, in The Avengers n. 54. A lui sono dedicati diverse saghe, come Ultron Unlimited del 2001, Age of Ultron del 2013, Rage of Ultron del 2015 e All New All Different Ultron (in Uncanny Avengers Vol 3) nel 2016.
Age of Ultron è anche il titolo del secondo film dei Vendicatori, in cui Tony Stark e Bruce Banner utilizzano la pietra della mente per creare un’intelligenza artificiale in grado di dare una protezione globale al pianeta: nasce un’entità aggressiva che si rivela una minaccia per l’umanità e a cui gli Avengers faranno fatica a tenere testa.
ARNIM ZOLA
Creato da Jack Kirby, Arnim Zola fa il suo esordio nei fumetti nel 1977 in Captain America and the Falcon n. 208. Brillante biochimico svizzero, nella Seconda Guerra Mondiale Arnim Zola serve il Terzo Reich e, sfruttando alcuni documenti dei Devianti, compie i primi esperimenti di ingegneria genetica.
Crea una macchina in grado di replicare un tracciato cerebrale umano da inserire in un corpo clonato: in questo modo permette ad Adolf Hitler di sopravvivere alla guerra, diventando il Seminatore d’odio, e trasferisce il proprio cervello in un corpo umanoide con un grande schermo sul petto, dove compare il suo volto.
Finanziato dal Teschio Rosso, dà vita ad altri esseri mostruosi, come Primus, Doughboy e un uomo-pesce, mentre dalla collaborazione con il Barone Zemo trasforma un giovane nell’orribile uomo-topo Vermin, che diventa avversario ricorrente di Capitan America e Spider-Man. Inoltre quando termina l’effetto del gas che mantiene giovane il Teschio Rosso, Zola clona Capitan America per fornire al villain un corpo da supersoldato.
Zola è inoltre uno dei nove geni supercriminali contattati da Hank McCoy, Bestia, per invertire gli effetti della Decimazione.