Alla fine del 2015 la Marvel pubblica la serie Visione (The Vision, Volume 3), scritta da Tom King e disegnata da Gabriel Hernandez Walta, dedicata al supereroe divenuto noto al grande pubblico qualche mese prima con il film Avengers: Age of Ultron. L’opera ottiene il favore della critica e riceve un Eisner Award come miglior miniserie: si tratta di un fumetto complesso, in grado di farsi apprezzare anche da chi non ama i supereroi.
Tom King, già apprezzato autore DC Comics e con un’esperienza nella CIA, si afferma definitivamente con un fumetto dal taglio adulto e profondo, che parla di umanità, accettazione, integrazione, desiderio di normalità. La serie Visione è stata pubblicata in Italia nei volumi Visione – un po’ peggio di un uomo (i primi sei capitoli) e Visione – Un po’ meglio di una bestia (i capitoli da 7 a 12).
Il contesto editoriale in cui nasce La Visione di Tom King
Il 2015 dei fumetti Marvel è segnato da un evento che, per una volta, davvero cambia lo scenario in modo significativo: con Secret Wars le incursioni hanno fatto scontrare le diverse Terre fino a lasciare un solo universo, sostanzialmente Terra-616 integrata con qualche personaggio Ultimate, linea che chiude dopo 15 anni di pubblicazioni.
Nasce All-New All-Different Marvel, con testate caratterizzate da personaggi in versione alternativa o giovanile: Sam Wilson ha ereditato lo scudo di Capitan America, Jane Foster è divenuta la Potente Thor, Laura Kinney X-23 è la nuova Wolverine, Kate Bishop condivide lo pseudonimo Occhio di Falco con Clint Barton. Spazio agli eroi teenager Miles Morales, Spider-Man dell’ex Universo Ultimate, Kamala Kan/Ms. Marvel, il nuovo Hulk Amadeus Cho, Sam Alexander/Nova, che formeranno più avanti il gruppo “liceale” dei Champions.
E Visione? Al rientro negli Avengers, risulta manipolato da Kang il Conquistatore, ma torna in sé grazie ad Iron Man (nei numeri 5 e 6 di All-New All-Different Avengers).
La visione: il più umano dei robot, il più algido dei Vendicatori
Creato da Ultron per distruggere i Vendicatori, Visione si ribella al robot ed entra nella squadra. Tecnicamente è un sintezoide, umanoide con organi sintetici, costruito con con i tracciati cerebrali di Simon Williams (Wonder Man) e il corpo della Torcia Umana originale. Visione emette raggi energetici devastanti, ha una forza sovrumana, può volare e controllare la propria densità corporea (dall’intangibilità fino a 10 volte il peso dell’uranio impoverito). La sua sofisticata intelligenza artificiale sviluppa sentimenti, che presto sfociano nell’amore per Scarlet, corrisposto e poi naufragato.
La Visione di Tom King
In tanti anni da supereroe, Visione è stato controllato dai villain, distrutto e riassemblato, ha acquisito e perso più volte i sentimenti, ha sposato Scarlet (con tanto di figli immaginari). Ancora alla ricerca della propria umanità, ora vuole una famiglia e la normalità della borghesia americana. Ecco allora una casa poco distante da Washington, un impiego a tempo pieno e soprattutto la creazione di altri tre sintezoidi che formano la sua famiglia: la moglie Virginia (basata sui tracciati cerebrali di Scarlet), e i figli Viv e Vin (per i quali utilizza i suoi schemi e quelli di Virginia, ottenendo due individui non ancora maturi).
I dialoghi con Virginia, in cui utilizzano gli appellativi “marito” e “moglie”, sono analisi molto razionali del comportamento umano, assurdo eppure ancora visto come oggetto del desiderio: mentre raggiungere con mezzi logici obiettivi definiti è da tiranno, da Ultron, la libertà è cercare un fine irraggiungibile con metodi assurdi.
Difficile per 4 androidi, di cui uno membro degli Avengers, passare inosservati, o peggio ancora definire e acquisire la normalità. Viv e Viv vanno al liceo, dove si scontrano con i problemi dell’adolescenza, mentre Visione e Virginia scoprono la rigidità, la paura del diverso e la cattiveria di alcuni adulti. Con l’attacco del Sinistro Mietitore (fratello di Simon Williams), si scatena una spirale di violenza e cattiveria, che fa emergere anche nei sintezoidi atteggiamenti umani come la bugia, la fuga dalle conseguenze delle proprie azioni e l’ipocrisia. Le bugie non eviteranno che la situazione precipiti, così come le agognate caratteristiche umane sembrano portare inevitabilmente al fallimento.
Impressioni
Supportato dal sobrio e affascinante disegno di Walta, nonché dalle tinte pastello di Jordie Bellaire, Tom King si conferma scrittore di razza: scrive dialoghi profondi e accattivanti, attinge dal passato di Visione per intrecciare una storia di introspezione, filosofia, analisi del comportamento umano. Il racconto è di volta in volta comico, drammatico, commovente, spaventoso.
Tra una speculazione filosofica e l’altra, si cita spesso il Bardo. Lo stesso King spiega:
Come in ogni dramma shakespeariano, l’eroe ha un difetto che lo porta alla tragedia: quello di Visione è il suo desiderio di essere umano, normale. Una caratteristica nobile. [Visione] è preda dell’ossessione che lo dilania internamente. Credo che questo dica moltissimo delle emozioni che tutti noi proviamo nella nostra vita, quando gli obiettivi che ci siamo dati iniziano a farci del male […] si troverà a dover negoziare il proprio senso di giustizia di fronte all’affetto per una persona. Una contraddizione che lo metterà in grande crisi.