Cosa c’è di diverso dalla seconda ristampa conclusasi non molto tempo fa?
Innanzitutto il formato. Più grande con tavole colorate e pagine patinate, un’edizione che potrebbe essere definita “di lusso”.
Ma se l’estetica è un fattore poco rilevante, il contenuto ha un valore altissimo. Le tavole sono state ristrutturate dalla stessa Naoko Takeuchi che, forse non soddisfatta del proprio lavoro, ha ridisegnato intere scene e alcune immagini, modificando di fatto la storia.
Per quanto questo restyling abbia dato un valore aggiunto al manga, le parine revisionate hanno diviso i lettori.
C’è chi è soddisfatto di questo tocco di modernità di Sailor Moon, ma molti fan (me compresa) che possiedono la prima edizione degli anni Novanta si sono ritrovati costretti ad attendere e acquistare la versione Eternal, mentre i lettori più giovani sono esasperati perché non riescono a reperire la prima stampa.
A livello editoriale, oltre ad una nuova traduzione e l’inserimento dei nomi originali (negli anni Novanta i nomi erano quelli italiani fino alla quarta serie) i volumi si presentano con una nuova copertina realizzata appositamente per la terza ristampa e si distinguono totalmente dalla seconda, più delicata e raffinata.
Colorate al computer e stampata su cartoncino con effetto catarifrangente, ogni copertina è dedicata ad ogni singola guerriera Sailor, ad eccezione delle Outers che compaiono in coppia.
Che altro aggiungere? Se dall’altra parte del mondo come in America hanno già pubblicato l’intera edizione Eternal da mesi, noi non dobbiamo far altro che pazientare e attendere con infinita pazienza la distribuzione di tutti i numeri.