Se mai ti addentrerai fra i boschi vicino a Iga City, sulla Penisola Kii, troverai ad aspettarti…Sonic, il riccio blu. O per meglio dire, la sua statua. Non si tratta di un tributo promozionale, ma semplicemente dell’amore di un fan per il protagonista dei videogame prodotti dalla SEGA nonché di serie a cartoni e di un primo live action , a cui ne farà seguito un altro nel 2022.
2 metri in totale, per raffigurare Sonic a bordo di una tavola. La statua fu installata da Yuji Kodera, impiegato di Osaka, che la acquistò 15 anni fa per poi posizionarla davanti alla propria dimora, come benvenuto ai visitatori e agli ospiti.
Kodera purtroppo venne a mancare 3 anni fa, e il suo piccolo tesoro restò incustodito ed esposto alle intemperie finché un ciclista attirò l’attenzione su Sonic postando la sua foto. Nonostante allora risultasse danneggiata ed erosa a livello della vernice, riscosse tanto successo da venire registrata su Google Maps.
A questo punto, risultava impossibile non essere commossi dalla storia. Così proprio ai primi di agosto il più grande tra i figli di Yuji ha deciso di fare un favore ai fan e ai turisti ristrutturando la statua, che ora sembra nuova di zecca. Il mitico riccio pare di nuovo pronto a sfrecciare fra gli alberi alla velocità del suono.
Sonic, quasi trent’anni di corse
La storia comincia nel 1991, con il primo videogioco della serie chiamato semplicemente Sonic the Hedgehog, un platform ambientato in un mondo di animali antropomorfi invasi dai robot comandati dal malvagio Dottor Robotnik.
Il potere principale del personaggio è la sua velocità supersonica, che gli consente di superare agilmente gli ostacoli. Una trovata ironica degli autori del primo gioco è la modalità di attacco: da bravo porcospino, Sonic si accovaccia esibendo gli aculei e rotola verso le barriere o i suoi nemici, danneggiandoli.