Nella kami-yashiki, residenza del Daimyo durante la sua permanenza di un anno a Edo per editto dello Shōgun, c’era un’alta torre d’osservazione usata per scorgere da lontano gli incendi. Queste torri erano piuttosto comuni, perché non era raro che si verificassero incendi. Il fuoco era un temibile nemico dell’uomo durante il periodo Edo. Per altri informazioni sulla kami-yashiki, potete visitare il seguente articolo.
Una caratteristica di queste costruzioni consisteva in un grande pezzo di legno sagomato chiamato bangi, che veniva appeso al soffitto tramite funi. Il bangi veniva colpito, fungendo da allarme, in caso venisse avvistato un incendio.
Tsugaru no taiko
La torre Tsugaru emetteva il rimbombo di un tamburo taiko invece del suono del bangi in caso di allarme. E’ il nono e ultimo dei misteri di Honjo di cui trovate notizie in generale in questo articolo.
La leggenda afferma che il motivo dietro questo mistero sia da far risalire al fatto che o il bangi fosse stato realizzato con un legno usato per fabbricare tamburi taiko, o che il bangi derivasse direttamente da un tamburo taiko.
Molti parlano di una giustificazione più probabile e sensata: il Daimyo, per distinguersi dalla massa, aveva posto un tamburo taiko sulla torre al posto di un bangi. Data la sua posizione sociale, voleva solo essere diverso dalla gente comune.
Come gli altri misteri di Honjo, anche quello dello Tsugaru no Taiko è stato rappresentato negli spettacoli del Rakugo, una forma teatrale tipicamente giapponese.