In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Tower of God, in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
In questo nuovo episodio ripartiamo dal karaoke in cui Viole si era recato per incontrare Hwaryun. Insieme a loro c’è anche Jinsung, che si presenta come il maestro di Viole, colui che gli ha insegnato l’arte del combattimento.
Considerando che l’incontro segreto non è più segreto, il gruppo torna alla base e incontra Ja Wangnan e gli altri. Qui l’esperta guida si lascia andare ad alcune importanti rivelazioni su Viole. Prima tra tutte, la sua condizione di irregolare, che lo pone in una posizione privilegiata per gli scopi del Fug. E poi le condizioni per le quali Viole si trova all’interno di questo gruppo dissidente. La costante minaccia verso il suo gruppo originario lo spinge a salire sempre di più, lasciandosi indietro tutti, per evitare di metterli a rischio.
Non c’è molto tempo per riposare, è già ora di un nuovo test. Questa volta l’obiettivo è un fiore, che cresce nella pancia di Zygaena, un essere leggendario venerato dagli abitanti del ventunesimo piano. Al suo interno si trovano difficoltà di ogni genere, tra cui qualcosa di inaspettato: qualcuno di molto potente, che ha inciso sulla propria schiena il nome Mazino. Il suo obiettivo è quello di recuperare un fiore rimanendo nascosto, ed è dunque disposto ad uccidere chiunque si metta sul suo cammino.
Le informazioni sulla Torre
Visto che non c’erano abbastanza personaggi, anche in questo episodio ne spunta uno nuovo, più un altro paio che era stato soltanto citato. Jinsung ci offre una nuova prospettiva sul Fug. La sua posizione di high ranker, ovvero persona che è arrivata fino all’attuale cima della torre, gli conferisce autorità, ma lui non si mostra in modo conflittuale. Certo, ci viene spiegato che il suo obiettivo era uccidere tutti nell’attuale gruppo di Viole per permettergli di salire con qualcuno di più forte, ma probabilmente ci ha ripensato, constatando l’ambiente in cui il nostro candidato assassino riesce a prosperare.
A proposito di candidati assassini, per un momento vediamo anche Karaka, citato appunto come un pezzo grosso del Fug, in osservazione da lontano. E ultimo, ma non meno importante, facciamo la conoscenza di Mazino, impropriamente definito “mago” nel titolo italiano, che si presenta come uno degli esseri più potenti della torre. Ci sarà da divertirsi, visto che Viole non può permettersi di ritirarsi dal test.
Un elemento da non sottovalutare del discorso di Hwaryun riguarda la posizione di Viole nei piani del Fug. A quanto sembra Jahad ha stretto un contratto con gli amministratori della torre, che regolano qualunque aspetto all’interno dei piani, attraverso lo shinsu. Un fenomeno che abbiamo osservato nella prima stagione, quando era stato chiesto ai candidati del test nei primissimi piani di contattare l’amministratore del piano per poter usare lo shinsu. In quello stesso episodio però, abbiamo capito che per gli irregolari i contratti sono catene che ne limitano l’azione, proprio perché in quanto irregolari, questi soggetti non devono sottostare alle regole della Torre. Risulta quindi auspicabile, per il Fug, che questo significhi che un irregolare potrebbe aggirare l’immortalità del re.
Tutta questa teoria si sta per scontrare duramente con la pratica. Viole e Mazino stanno per scontarsi, avremo così un’idea delle potenzialità di entrambi.