Disponibile dal 17 marzo La solitudine del quadrifoglio, primo numero della collana Graphic Novel di Topolino Extra. Il volume cartonato ha 64
pagine a colori in formato 20,5×28 cm ed è in vendita in libreria, fumetteria e online a 10,90 €.
La collana di Topolino Extra raccoglie le migliori storie autoconclusive d’autore della produzione recente. Il volume d’esordio, La solitudine del quadrifoglio, scritto da Marco Nucci e disegnato da Stefano Zanchi, vede il fortunato Gastone nelle inedite vesti del protagonista, il papero baciato dalla Dea Bendata, che da comprimario diventa protagonista assoluto.
Alex Bertani riferisce nella prefazione il suo entusiasmo quando l’editore francese Glénat annunciò la collana di graphic novel dedicata ai principali personaggi Disney collocati fuori dal loro contesto abituale, reinterpretati e inseriti in storie e ambienti completamente diversi.
Bertani racconta di essere diventato poco tempo dopo direttore del settimanale Topolino, sottolineando come si tratti di un periodico popolare ad alta diffusione, mentre le pubblicazioni Glénat hanno un target elitario: più difficile dunque osare da noi, dove bisogna lasciare i personaggi nel loro consueto universo narrativo, mentre le graphic novel dell’editore francese hanno potuto davvero sradicare le icone Disney dalle loro e nostre “confort zone”.
Rimane, prosegue il direttore, la sfida di immaginare visioni alternative dei personaggi, pur lasciandoli nella loro “continuity”, proseguendo il tentativo del settimanale di continuare a creare novità per personaggi raccontati migliaia di volte, mantenendo il desiderio di essere credibili, arrivare al cuore del lettore e farlo immedesimare.
La collana tornerà a settembre con L’ultima avventura di Reginella.
Trama di Topolino Extra Graphic Novel – La solitudine del quadrifoglio, recensione
Nel giorno del suo compleanno, Gastone affronta la solita routine fatta di premi e regali ottenuti grazie alla buona sorte, per poi imbattersi in Paperoga e focalizzare tristemente di essere solo, nonché emarginato dai parenti: il cugino rifiuta il suo invito a festeggiare con una scusa poco credibile, quindi lo sente concordare con Paperino su quanto lui sia fastidioso, a causa della sua fortuna, e dunque sia meglio fare il possibile per evitarlo.
Gastone rinnega la propria fortuna, causa della propria solitudine, e decide di trasferirsi a Farmtown, l0ntano dalla gente: “Niente persone, niente fortuna”. Per la prima volta, Gastone deve lavorare (affidandosi a lunghissimi manuali per ogni banale operazione). Il paese è piccolo, ma Gastone non può evitare i contatti per sempre: il negoziante Blossom e il suo amico Flitzy, cui lui si presenta come Donald (il nome originale di Paperino), lo prendono in simpatia.
“Donald” stringe amicizia anche con Priscilla, giovane maestra e nipote di Blossom, che lo aiuta con l’orto. I tre compaesani riescono a invitare Gastone a cercare funghi: il protagonista vorrebbe evitare, per non rovinare tutto con la sua fortuna, ma in trasferta pare non avere questo problema. Anche a Paperopoli, abbandonata dal suo cittadino prediletto dalla dea bendata, la musica è cambiata: la città è colpita da una serie di sciagure eccezionali.
Gastone sperimenta la libertà dalla fortuna, le gioie di una vita normale che gli consentono di avere degli amici. Ma inavvertitamente Nonna Papera e Ciccio rivelano ai nuovi amici la sua identità e dunque il suo inganno: i rapporti si incrinano. Gastone, messo al corrente dei guai della sua città, vi fa ritorno per salvarla. Ma la nuova vita del cugino di Paperino non è perduta per sempre…
Sviluppo
Le tavole cambiano aspetto quando ci addentriamo nella nuova vita di Gastone: le griglie classiche, il tratto e i colori accesi tipici delle storie di Topolino lasciano il posto a vignette disposte in modo più audace, sovrapposizioni, disegni senza contorno, utilizzo sapiente di grigi e ombre, colorazione più sobria.
La storia è seguita da una sezione sketchbook in cui Stefano Zanchi illustra i vari passaggi della realizzazione delle tavole:
“Quando realizzo una tavola, disegno prima la matita e poi in un secondo momento aggiungo le ombre con dei grigi in digitale. In alcuni casi […] sfrutto l’uso dei grigi per staccare i piani e creare profondità nella vignetta, ma anche per cercare una soluzione grafica che riesca a rendere la tavola più interessante sia a livello visivo sia di storytelling”
Senza raggiungere la sperimentazione e il totale straniamento del personaggio viste nelle graphic novel Glénat, come premette Bertani in apertura di volume, assistiamo comunque alla collocazione di Gastone in un contesto e una vita inedita: liberato, come dice lui stesso, dalla fortuna, fugge non solo da Paperopoli, ma dalla “monodimensione” in cui è quasi sempre stato relegato (raramente lo abbiamo visto impegnato in azioni diverse dal ricevere o trovare oggetti preziosi, vantarsene, contendere Paperina al cugino). E scopre le gioie dell’amicizia, che lo rendono davvero felice.
La collaborazione tra Nucci e Zanchi ci regala una bella storia Disney, originale e con target più maturo del solito (ma godibile per il pubblico di tutte le età, come da tradizione di Topolino).
Gli autori
Il bolognese Marco Nucci entra in Sergio Bonelli Editore nel 2013, prima come redattore poi come sceneggiatore. Oggi collabora anche con Tunué e Cosmo, ma il suo impegno principale sono i testi di Topolino. Artista poliedrico, come George Bloom ha pubblicato due romanzi con Giunti editore. Ha al suo attivo anche due dischi la rock band Il libro del comando e diverse regie teatrali.
Il disegnatore Stefano Zanchi, di Imperia, a 19 anni frequenta la Scuola Internazionale di Comics a Torino, pubblica nel 2012 la storia Paperino e il tassello numero uno, cui ne seguiranno altre 50, sempre per Topolino & C. Dal 2018 insegna alla Scuola Internazionale di Comics a Genova. Nel 2020 collabora con l’editore Shockdom per una storia su Lovecraft e con Scuderia Ferrari per la locandina del Gran Premio in Arabia Saudita.