Il mondo di Neon Genesis Evangelion e a tutte le varianti cinematografiche non sarebbe così interessante senza la componente di azione, costruita intorno a degli enormi robot umanoidi, unica arma a disposizione dell’umanità per evitare la fine del mondo.
Non abbiamo ancora a disposizione i dettagli di Evangelion 3.0+1.0 (o 3.0+1.01, visto che le versioni non finisco mai a quanto pare), quindi per il momento il film conclusivo rimarrà escluso da questa classifica.
Ricordiamo che episodi e film sono disponibili su Netflix e che, pur trattandosi di un’opera di venticinque anni fa, si sconsiglia di proseguire la lettura per evitare grossi spoiler.
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7- Unità 00
La prima unità prodotta, quindi anche una delle più deboli. Rappresenta il modello su cui sono poi costruiti tutti gli altri Evangelion, una base che ha richiesto un grande lavoro, a causa del suo procedimento costruttivo.
Trattandosi di un modello vecchi, ha solo un occhio e non è compatibile con diversi tipi di equipaggiamento. Rimane comunque capace di combattere, per quanto la maggior parte delle volte svolga la funzione di agnello sacrificale.
La sfortunata unità è la prima ad andare incontro alla sua fine, verso la conclusione della serie.
6- Unità 02
L’unica unità che viene messa totalmente in ombra dal suo pilota. Asuka è una forza della natura, che imprime il suo stile e il suo carattere sull’Eva 02, che acquista una grande personalità, oltre metallo e LCL.
Si tratta comunque di un robot costruito appositamente per combattere, uno dei più letali come capacità di attacco e gestione del nemico.
I suoi quattro occhi e la grande disponibilità di armi lo rendono capace di tutto. Eppure, l’unità condivide con il suo pilota un destino crudele.
5- Eva Series
Nella serie originale, sono unità Evangelion realizzata dalla SEELE in gran segreto. Nove robot, progettati appositamente per accelerare un Impact, al di là del grande Progetto per il perfezionamento dell’uomo attuato da Gendo.
Queste vere e proprie bestie sono autosufficienti e molto difficili da eliminare, come hanno purtroppo compreso Shinji e Asuka. Oltre a una grande forza di attacco e difesa, posseggono anche una copia della lancia di Longinus, il che li rende ancora più pericolosi.
4- Unità 08
Una delle unità pilotate da Mari nella serie Rebuild. Viene utilizzato per contrastare il Mark 0.9, ma non conosciamo molto per quello che riguarda le sue potenzialità. Dall’aspetto esteriore possiamo pensare che possegga una grande forza fisica, per seguire l’esuberanza del suo pilota.
3- Mark 0.6
Una delle esclusive della serie Rebuild e una delle unità più misteriose. Costruito sulla luna, è pilotato dall’altrettanto misterioso Kaworu Nagisa, osservato come un organismo inusuale, con un potenziale incredibile.
A renderlo ancora più ambiguo c’è un’aureola che campeggia sulla testa del robot, molto coerente col fatto che ricoprirà un ruolo molto importante nelle vicinanze del Third Impact, quando rallenta il processo colpendo il nucleo dell’unità 01.
2- Unità 13
Un robot unico, con due cabine di pilotaggio, progettate per Kaworu e Shinji. In Evangelion 3.0 viene soprannominata Esecutore finale da Gendo, con un numero di serie che rimanda a Giuda, l’apostolo traditore.
L’Eva 13 è molto potente, tanto da prevalere sullo 02 e sullo 08.
Esteticamente è molto simile allo 01, ma con una natura duplice, che gli permette di avere quattro braccia, per utilizzare due lance, oltre a due aureole.
1- Unità 01
Una scelta quasi ovvia, quello che possiamo definire un personaggio iconico a sé stante.
Non è l’Eva più forte, ma ha una serie di abilità uniche. L’unica unità creata da Lilith, una delle pochissime a muoversi senza cordone ombelicale.
L’immaginario collettivo ritrae l’unità 01 in modalità berserk, in piena furia combattiva, che le ha permesso di prevalere in tutti i momenti di maggiore difficoltà. Una reazione fondamentale per la sopravvivenza di Shinji, un atto di amore della madre, la cui anima è contenuta nel robot.
A parte lo scontro contro gli Eva Series, ha un punteggio di tutto rispetto nei combattimenti, nonostante non sia veramente ottimizzato per contesti di guerra. D’altra parte sappiamo bene che la tendenza si Shinji è quella di scappare o buttarsi a capofitto. Quando fa una cosa, ci mette tutto sé stesso.