Fieri, forti e coraggiosi. Questi sono probabilmente i primi aggettivi che che vengono in mente se si pensa ai cavalieri di Atena rappresentati nell’opera conosciuta come I Cavalieri dello Zodiaco.
L’opera, che ha avuto inizio negli anni Ottanta, è definibile come una delle colonne portanti dell’animazione.La fama che essa riscuote tutt’ora, fa facilmente intendere quanto quest’opera sia stata in grado di affascinare i lettori.
Nel corso degli anni, la sua fama è stata tale che molti autori hanno deciso di creare delle opere spinoff inspirate all’opera originale. Una di queste, quella che è probabilmente definibile come la più bella, non solo come sviluppo della storia ma anche come grafica, è intitolata Saint Seiya the Lost Canvas. A differenze delle altre opere del fandom, seppur in questa storia sia presente un vero protagonista, anche i personaggi secondari hanno una loro rilevanza, e vengono tutti molto ben caratterizzati.
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E adesso, iniziamo con la classifica!
7. Cavaliere della Vergine: Asmita
Colui che nella serie originale viene visto come il più forte dei cavalieri d’oro, in questa serie rimane decisamente forte, ma non è così imbattibile, tanto (da qui fino alla fine del paragrafo è uno spoiler) muore in una delle prime puntate ed è il secondo cavaliere d’oro a morire (FINE SPOILER).
Asmita viene spesso raffigurato come un personaggio ambiguo, che non si sa da quale parte si trovi. Si tratta di qualcuno che i suoi stessi compagni temono, una persona alla quale non viene data fiducia, ma che è in grado di stupire alla fine.
Nonostante veda la giustizia un po’ a modo suo, alla fine dimostra, come l’originale, una piena fedeltà nei confronti della sua dea.
6. Cavaliere del Sagittario: Sisifo
Nella serie classica, muore alle prime puntate e si sa ben poco del povero cavaliere del Sagittario. In questa serie, Sisifo è uno dei cavalieri più importanti e duraturi. Viene rivelato il suo lato umano, quello debole, e vengono mostrati anche i suoi dubbi, nonostante sia, forse, il cavaliere più fedele alla dea.
Si tratta di un uomo dal grande carisma, che riesce a conquistare facilmente la fiducia delle persone, e si dimostra degno di portare la sua armatura d’oro.
5. Cavaliere del Capricorno: El Cid
Colui che viene visto come la’assassino del cavaliere del Sagittario nella serie originale, in questa è un suo grande amico tanto che (SPOILER) decide di mettere a repentaglio la sua vita per salvare quella del suo amico (FINE SPOILER).
Si tratta di un uomo freddo e distaccato, ma che ha una piena fiducia nei suoi compagni. Anche lui è un uomo che ha un forte ideale di giustizia, che segue quella sua giustizia e che alla fine, nonostante i suoi modi freddi e distaccati, al limite della crudeltà, dimostra un profondo affetto per i suoi allievi.
4. I Cavalieri dei Gemelli: Defteros e Aspros
I cavalieri gemelli del segno dei Gemelli sono due personaggi controversi in entrambe le serie: il primo gemello, quello portato sulla retta via, è colui che poi la tradisce, divenendo un nemico. Il secondo, quello recluso perché considerato portatore di sventura, alla fine si rivela quello con i più nobili ideali.
Se nella serie classica entrambi sbagliano ed entrambi si redimono, nella serie Lost Canvas le cose sono decisamente più complicate. Laddove Defteros è il gemello che diviene corrotto, Aspros non brilla di certo per la sua rettitudine, tanto che decide isolarsi nell’isola di Kanon ed essere riconosciuto come il demone che lì vi vive. Il suo ruolo, decisamente marginale all’inizio, diventa importante in una serie di eventi, l’ultimo dei quali (SPOILER) lo porta alla morte e alla redenzione del fratello.
3. Atena: Sasha
Usciamo un attimo dalla categoria dei cavaliere e inseriamo in questa classifica la vera protagonista della storia, colei attorno alla quale gira tutto: si tratta della reincarnazione di Atena, che in questa serie prende il nome di Sasha.
Rispetto a Lady Isabel, Sasha risulta essere una persona molto più gentile e molto meno altezzosa. Nonostante sia la reincarnazione della dea, non maltratta mai nessuno e condivide un profondo legame con tutti i suoi cavalieri, cosa che dimostra sin dai primi capitoli, quando viene informata della morte di alcuni cavalieri d’argento.
Si tratta di una dea che sacrifica volentieri la sua vita per quella degli altri e spesso non è una semplice donzelletta che ha bisogno di una mano, ma una vera e propria dea guerriera. Insomma, finalmente, uno dei personaggi poco sviluppati della serie classica ha una giusta rivincita.
2. Cavaliere dei Pesci: Albafica
Non so effettivamente quante persone abbiano mai trovato attraente il cavaliere dei Pesci della serie originale, ma nella serie Lost Canvas è decisamente migliorato.
Come estetica, la sua bellezza è davvero impareggiabile rispetto a quella degli altri cavalieri, mentre come personaggio è di gran lunga migliore: nonostante le tecniche siano uguali, le sue sembrano essere decisamente più potenti, tanto che se il cavaliere dei pesci della serie originale si lascia sconfiggere abbastanza facilmente da un semplice cavaliere di bronzo, Albafica riesce a tenere testa a uno dei tre giudici infernali.
Insomma, un bel miglioramento!
1. Cavaliere del Cancro: Manigoldo
Primo posto, e sinceramente direi molto meritato, va’ al cavaliere del Cancro. Non è ancora ben chiaro che cosa abbia il maestro Kuramada contro i Cavalieri del Cancro. Sta di fatto che, se nella serie classica Death Mask è quanto più di lontano c’è da quella che è facilmente definibile come retta via, le cose non migliorano di certo nella sua opera successiva, ovvero Next Dimension, dove il cavaliere è un vero e proprio furfante.
L’unica opera in cui il Cavaliere del Cancro ha una degna rappresentazione è Lost Canvas. Manigoldo (solo di nome, ma non di fatto), è infatti uno dei personaggi meglio riusciti dell’opera. Nonostante il suo passato triste e burrascoso, viene salvato dal Grande Sacerdote che lo addestra, lo fa diventare un suo allievo e lo rende un degno cavaliere del Cancro.
Alla sua prima apparizione, Manigoldo sembra essere un cavaliere presuntuoso e arrogante, anche se in maniera più sopportabile rispetto alle sue controparti della serie classica e di next. Con l’evolversi della storia, si dimostra un cavaliere dotato di cervello, notevoli abilità e soprattutto di forza, dato che affronta a testa alta persino Tanato, il dio della morte.
La sua fine è davvero commovente e degna, e per la prima volta tutti i nati sotto il segno del cancro non devono vergognarsi del personaggio che li rappresenta.