Dopo la classifica sui giocatori stranieri più forti della serie Captain Tsubasa, torniamo in Giappone, dove tutto è cominciato. Sono ormai lontani i tempi delle medie, in cui lo sguardo doveva ancora aprirsi al mondo. Ma anche in un contesto più internazionale, alcuni giocatori hanno saputo imporre il loro gioco, mostrando le loro capacità.
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7- Ken Wakashimazu
Il portiere karateka, che utilizza quasi più i piedi che le mani per fermare ogni pallone diretto verso la propria porta.
Viene caratterizzato come grande amico di Hyuga, oltre che come contendente per la maglia di titolare in nazionale, occupata stabilmente da Wakabayashi. Nella migliore tradizione di Captain Tsubasa, esordisce in una fase avanzata del torneo delle medie, dopo aver avuto bisogno di riabilitazione a causa di un incidente che lo ha visto protagonista. Ha i suoi momento di gloria, soprattutto durante gli infortuni del portiere titolare. Non all’altezza del calcio europeo, gioca stabilmente nella JLeague.
6- Kojiro Hyuga
Un ragazzo talentuoso, ma soprattutto testardo. Il principale rivale di Tsubasa per quanto riguarda la fase offensiva, è talmente appassionato di calcio da trovare il modo di giocare nonostante debba prendersi cura della sua famiglia fin da piccolo. I tanti sacrifici lo rendono difficile da avvicinare, ma la sua perseveranza e la voglia di superare Tsubasa lo portano sempre più avanti. Hyuga arriva a giocare in Italia, alla versione non ufficiale della Juventus, ma lì scopre di avere bisogno di un allenamento molto specifico, che lo possa portare a diventar eun giocatore più equilibrato e non solo una macchina spara palloni. Viene così retrocesso alla Reggiana in serie B, dove anche grazie a Iuliano Gozza riesce a trovare stabilità, per poi tornare in serie A più forte che mai.
5- Shingo Aoi
Il Principe del Sole viene introdotto un po’ più avanti nella storia e ha un forte impatto. Il suo destino è legato a doppio filo a quello di Tsubasa: Shingo vuole lasciare il calcio dopo una concente sconfitta contro la Nankatsu, ma sarà proprio Tsubasa a convincerlo a non mollare. Aoi è uno dei primi giocatori giapponesi a sbarcare all’estero, in Italia, dove sperimenta un nuovo tipo di calcio, ma anche molta ostilità verso gli stranieri. La punta Matteo e il difensore Gentile lo trattano malissimo, mentre il portiere Hernandez lo prende in simpatia. Personaggio funambolico, ha il compito narrativo di incontrare molte personalità internazionali, in uno dei campionati più difficili del mondo.
4- Taro Misaki
Eterno numero due di Tsubasa, è l’altra metà della fortissima coppia d’oro. Il rapportot ra i due è sempre stato quello di sincera amicizia, nonostante il lavoro del padre lo portasse in giro per il mondo.
Viene investito di maggiore responsabilità quando Tsubasa non è disponibile per infortunio. Lo stesso Taro ha avuto diversi problemi di salute, più o meno seri, che sono arrivati anche a comprometterne la carriera. Non è un giocatore che svetta particolarmente, ma fa il suo lavoro al meglio e riesce sempre a risolvere la situazione. Una pedina fondamentale per tutte le combinazioni in coppa o in trio.
3- Jun Misugi
Da sempre considerato un predestinato, dalle capacità pari, se non addirittura superiori, a quelle di Tsubasa. A fermarlo è soltanto il suo cuore, che da un momento all’altro potrebbe cedere. Ci viene presentato nell’arco delle medie come un genio che può giocare soltanto un tempo a cause delle sue condizioni fisiche, ma in quel singolo tempo riesce a ribaltare le partite. Alcuni dei problemi vengono superati col tempo, ma non del tutto. Genio tattico dentro e fuori dal campo, Jun si occupa costantemente degli altri giocatori, e in qualche caso arriva a salvare la loro vita. Nei più recenti capitoli del manga vive un’esperienza extra corporea dopo aver stoppato un tiro di Schneider in pieno petto. Contro ogni regolamento e buon senso, nonostante l’arresto cardiaco rimane in campo e propizia un gol di Tsubasa.
2- Genzo Wakabayashi
Il primo vero rivale di Tsubasa, con il quale ha da sempre un rapporto che oscilla tra la vera amicizia e la necessità di distacco, per trovare con le proprie forze il modo di diventare più abile. Decisamente forte fin da tenera età, quando a 10 anni riusciva a parare palle da tennis e da rugby lanciate verso la propria porta, oltre che a fare gol da metà campo. La sua vita cambia dopo il trasferimento in Germania, indubbiamente dovuto alla disponibilità economica della sua famiglia. In Europa Genzo riesce a sviluppare le sue abilità, arrivando a diventare uno dei migliori portieri del mondo. Un punto di riferimento in porta, talmente rassicurante che Yoichi Takahasi, l’autore del manga, quando voleva mettere in difficoltà il Giappone, lo faceva infortunare in modo da avere più incertezza in difesa.
1- Tsubasa Ozora
Il protagonista della serie, che porta proprio il suo nome. Lo abbiamo conosciuto fin da piccolissimo, quando il suo migliore amico, il pallone, lo ha salvato dall’essere investito da un’automobile. Lo abbiamo visto lottare per un campo da gioco alle elementari, trionfare alle medie, partire per il Brasile alle superiori. E infine, abbiamo assistito all’inizio della sua carriera professionale in Spagna. Tsubasa è l’incarnazione della forza di volontà che spazza via ogni ostacolo. Dotato di un talento fuori dal comune, il nostro protagonista è da sempre un predestinato, che riesce da solo a trascinare in alto un Giappone pieno di elementi validi, ma incapace di ottenere certi risultati senza la sua stella.