Ammettiamolo, gli appassionati di anime tendono a idealizzare le serie che li hanno portati dentro questo mondo. A volte capita di effettuare questo ingresso con opere di alto livello, ma più spesso rimaniamo catturati da anime dal basso valore produttivo e con storie infantili. Nonostante in retrospettiva si possa tranquillamente classificare come opere di serie B, al tempo ci sono sembrati dei piccoli capolavori.
7- Duel Masters
Nasce come adattamento per Magic: L’Adunanza, per poi diventare un prodotto a sé stante. Pokemon e Yu-Gi-Oh hanno tracciato una strada che Duel Masters non è riuscito a seguire, rendendo l’anime un semplice mezzo promozionale senz’anima.
6- Vampire Knight
Siamo negli anni 2000, in piena moda delle storie sui vampiri. Questa storia romantica con toni dark ci immerge nelle difficoltà di tenere separate le lezioni dedicate agli esseri umani e quelle per i vampiri che frequentano la scuola, con la protagonista Yuki aiutata da Zero. Una premessa debole, eseguita senza picchi positivi.
5- Sword Art Online
L’idea alla base è accattivante, siamo comunque di fronte a uno dei primi isekai che sono apparsi sullo schermo. Kirito però rimane un protagonista monodimensionale, poco interessante sul lungo periodo, specialmente quando, nelle stagioni successive, vengono introdotti elementi narrativi poco significativi.
4- Food Wars! – Shokugeki no Soma
Lo stile grafico è sicuramente valido, i protagonisti sono pieni di energia, il fanservice entra in azione spesso, ma a stomaco pieno la storia di Soma Yukihira risulta stucchevole e un po’ forzata. Dietro alle inquadrature accattivanti degli ingredienti e un montaggio che può fare invidia a Master Chef per la preparazione dei piatti, c’è una storia poco solida.
3- Darker Than Black
Una storia originale con grande potenziale, un protagonista interessante e molte scene d’azione non bastano a definire Darker Than Black una bella serie, in retrospettiva. Se la prima stagione riusciva a dare un contesto alle azioni dei personaggi, la trama e gli sviluppi successivi risultano confusi e poco interessanti.
2- Tokyo Ghoul
Anche i più giovani hanno avuto vasta scelta di storie con le quali approcciarsi a questo mondo. Alcuni si sono trovati di fronte a un racconto di stampo horror soprannaturale, che si è discostato dall’opera originale, andando a rovinare la maggior parte degli elementi narrativi.
1- La malinconia di Haruhi Suzumiya
Ha tutti gli elementi per poter essere considerata una serie di alto livello, ma si perde senza raggiungere un impatto davvero incisivo. Haruhi Suzumiya è un personaggio carismatico e coinvolgente, ma alcune scelte narrative hanno reso la sua storia un po’ deludente. L’abbondanza di sottotrame in conflitto, o gli otto episodi identici, utili a esplicitare un elemento narrativo, possono abbassare il gradimento di questa serie, se rivista dopo aver fatto esperienza con opere meglio strutturate.