Alcuni degli anime più iconici non hanno soltanto una storia appassionante e una buona animazione, ma hanno avuto la fortuna di uscire al momento giusto. Sia per gli argomenti trattati o per il genere più in voga in un particolare momento, queste opere hanno torvato la migliore occasione per incontrare i gusti del pubblico. Visti con gli occhi dello spettatore contemporaneo, queste serie forse avrebbero suscitato lo stesso clamore, ma per motivi tutt’altro che positivi.
7- Sword Art Online
Nel 2012 il genere isekai era una novità, vedere i protagonisti intrappolati in un videogioco ha stupito tutti e ha tenuto gli spettatori col fiato sospeso. Oggi che abbiamo a disposizione centinaia di anime isekai, probabilmente il pubblico avrebbe preferito qualcosa con una storia un po’ più complessa.
6- Ranma
Questo fenomeno degli anni Novanta ha visto di recente l’uscita di un remake, che per riuscire ad avere successo ha dovuto rinnovarsi nel suo modello di comicità. Se la serie originale infatti aveva il suo centro nelle battute sul cambio di genere di Ranma, un procedimento trattato molto alla leggera e con battute superficiali. Se in passato questi accorgimenti incontravano il favore del pubblico, gli spettatori di oggi guardano questo fenomeno con un occhio più critico.
5- Black Lagoon
Una città piena di criminali, in cui non vale nessuna legge, se non quella del più forte. Il protagonista lascia il suo lavoro dopo una enorme delusione, per unirsi a una ciurma di cacciatori di taglie. Un grande classico, che però nel criticare le convenzioni della società moderna, finisce per esaltare la vita criminale.
4- Mirai Nikki
Una battaglia senza esclusione di colpi, per diventare una divinità. In questa serie ad alta intensità troviamo abusi mentali e fisici, terrorismo, malattia mentale, prese in giro a diverse religioni. Il tutto senza i trigger warning a cui siamo ormai abituati, per un effetto sorpresa, a quanto pare, non sempre gradito dalle nuove generazioni.
3- La malinconia di Haruhi Suzumiya
Una serie che ha rotto molte delle convenzioni a cui gli spettatori erano abituati. A volte anche troppo. Come potete immaginare non stiamo parlando dei poteri della protagonista, dei misteri, dei colpi di scena. No, ci riferiamo proprio all’arco di otto episodi praticamente identici. Una scelta narrativa molto coraggiosa, assolutamente inadatta alla soglia di attenzione del pubblico contemporaneo.
2- GTO
Il capo di una gang di motociclisti che diventa un insegnante: cosa potrà mai andare storto? Una premessa che ha stupito tutti negli anni Novanta, in cui Onizuka è riuscito a farsi trada nel cuore del pubblico con il suo modo creativo di affrontare la vita scolastica, al di là delle nozioni. Oggi i suoi metodi sarebbero un po’ troppo creativi.
1- Hetalia
Una serie che prende in giro le popolazioni di mezzo mondo, ironizzando sugli stereotipi di ciascun Paese, potrebbe provocare conflitti dopo ogni episodio. In questi tempi in cui la pace è precaria, il pubblico è meno propenso a prendersi poco sul serio, quando si tratta di relazioni internazionali.