Studio Deen (stilizzato come Studio DEEN) è una casa di produzione specializzata in animazione fondata nel 1975 da Hiroshi Hasegawa, al termine della sua esperienza in Sunrise.
Lo studio ha sempre avuto uno stretto legame proprio con Sunrise, ma ha collaborato con diverse realtà giapponesi per la produzione di serie e lungometraggi animati. Alcuni titoli che spiccano sono Neon Genesis Evangelion, La Città Incantata o Lamù.
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7- Ranma 1/2
Ranma è una delle prime serie in stile slice of life e, come molti titoli degli anni Novanta, ha segnato la strada che poi hanno seguito molti altri studi. Il lato comico è ancora valido a oltre vent’anni dalla prima messa in onda. I temi trattati, primo tra tutti il potere (o la maledizione) del protagonista che si trasforma in una persona del sesso opposto, sono più che mai attuali.
L’animazione è comunque di ottima qualità, considerando l’era in cui è stato realizzato.
6- Sono Sakamoto, perché?
Sakamoto è il protagonista perfetto, talmente perfetto che non potrà mai fare qualcosa di sbagliato, fallire in un’impresa sportiva, prendere un brutto voto a scuola.
Una commedia che punta tutto sulla costruzione di situazioni paradossali e sulla qualità dell’animazione, per enfatizzare momenti altrimenti banali.
5- Fate Stay Night
Studio Deen è il colpevole, il responsabile per aver portato milioni di fan nel buco nero dell’infinito franchise di Fate.
Nonostante sia un po’ datato, si è conquistato un posto nel cuori degli appassionati del genere per le sue scene action-fantasy di alta qualità, oltre che per alcuni meme scaturiti dalle prime produzioni fansub.
Il personaggio di Saber è ormai conosciuto da tutti, anche se ormai la serie è stata oscurata da nuove produzioni (se non sei abbonato a Prime video, puoi iniziare la tua prova gratuita a questo link) di livello più alto.
4-Higurashi no naku koro ni
C’è qualcosa che non quadra nel villaggio di Hinamizawa. Lo spettatore avrà modo di scoprire proprio TUTTO quello che con va, con una buona dose di violenza, sangue, intrighi psicologici.
Higurashi no naku koro ni ha una complessità non per tutti, infatti il remake del 2020 anticipa diversi elementi per semplificare una trama non immediata. Ma il solo fatto che si sia sentita la necessità di produrre un rifacimento è indice della qualità della storia.
3- KonoSuba
Una divinità inutile, una maga potentissima, che però può colpire solo una volta e un cavaliere che non ha problemi a subire attacchi. Con un gruppo del genere, un protagonista reincarnato da un altro mondo (il nostro) sembra quasi il personaggio più normale.
Erede spirituale di opere come Gintama, questa commedia / parodia ha conquistato il pubblico e ha tutte le premesse per durare a lungo.
2- Jigoku Shojo
Jigoku Shojo, o Hell Girl, tratta il tema della vendetta, da consumare su esseri umani che a stento possono essere definiti tali a causa della loro crudeltà.
Che sia una ragazza manipolata dai bulli della scuola, un veterinario particolarmente crudele con gli animali o una moglie che non si assume la sua responsabilità per i tradimenti consumati, la serie dipinge un quadro estremamente realistico di quello che passa per la testa delle vittime.
Uno sguardo su quanto possa essere distorta la realtà in cui viviamo, che ha alcune similitudini con Death Note.
1- Log Horizon
Log Horizon si è presentata come la (ormai) classica serie che racconta le avventure di un gruppo di persone rimaste rinchiuse in un videogioco. Rispetto ad altre storie simili però, Log Horizon prova ad avere uno sguardo più ampio sull’intera società che si crea, si sviluppa e si modifica nel corso del tempo, compresa l’interazione con gli npc che, per programmazione, hanno da sempre abitato quel mondo. Studio Deen ha preso in mano il progetto dalla seconda stagione e curerà anche la terza, in uscita nel 2021.