Facciamo una carrellata delle più belle sigle di cartoni e telefilm legate ai supereroi.
5. The Avengers: United they stand
Si tratta di una delle serie animate più bistrattate sui Vendicatori, a causa in particolare di uno scarso ritmo e dell’assenza dei big three (Cap e Iron Man compaiono in un solo episodio, Thor in nessuno): la squadra è sostanzialmente quella dei Vendicatori della Costa Ovest, con Ant-Man, Wasp, Wonder Man, Tigra, Hawkeye e Scarlet Witch, presto raggiunti da Falcon e Visione.
Di The Avengers: United they stand va ricordata principalmente la sigla convincente, scritta da Jeremy Sweet, Deddy Tzur, Shuki Levy e Kussa Mahchi, interpretata dagli Sky Flyers.
4.Wonder Woman
Nel 1975 fa il suo esordio Wonder Woman, telefilm americano in cui il personaggio DC Comics creato da William Moulton Marston è interpretato da Lynda Carter. Prodotta dall’ABC, trasmessa fino al 1977, si basa sui fumetti della Golden Age, quindi è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel triennio successivo gli fa seguito The New Adventures of Wonder Woman, prodotta dalla CBS e ambientata nel presente di quegli anni, che costituisce la seconda e terza stagione della serie.
Composta da Charles Fox, la sigla ha un cantato su base funky, richiamando immediatamente lo stile musicale degli anni 70. Dal punto di vista visivo si modifica nel corso degli anni: nella prima stagione viene realizzata a fumetti, che in seguito si animano, quindi vengono sostituiti dai protagonisti in carne e ossa.
Nella seconda stagione si parte con nuovi fumetti, anche in questo caso sostituiti con scene degli episodi recenti, inoltre il tema viene arrangiato in forma orchestrale, mentre i testi abbandonano il tema della contrapposizione tra Stati Uniti e potenze dell’Asse. Nella terza stagione, ulteriore nuovo arrangiamento in chiave disco music.
3. Capitan America (Marvel Super Heroes – 1966)
Marvel Super Heroes era uno spettacolo della Grantray-Lawrence Animation, contenitore di brevi episodi legati a cinque personaggi della Casa delle Idee, trasmesso per la prima volta nel 1966, in syndication sulla televisione americana. Per quegli eroi trattava del loro esordio televisivo, dato che in quegli anni erano agli esordi o erano appena stati rilanciati.
Realizzata da Grant Simmons, Ray Patterson e Robert Lawrence, Marvel Super Heroes proponeva spettacoli della durata di mezz’ora, composta da 3 episodi di 7 minuti, separati da brevi descrizioni degli eroi. Le serie erano intitolate Captain America, The Incredible Hulk, Iron Man, The Mighty Thor e The Sub-Mariner: la più celebre era probabilmente quella di Capitan America, che riprendeva anche alcune storie cartacee dei Vendicatori (come quella in cui il gruppo trova Steve Rogers in mezzo ai ghiacci).
E al cartone dedicato al Vendicatore con lo scudo appartiene anche la sigla più orecchiabile, rimasta nella memoria collettiva degli appassionati Marvel:
“When Captain America throws his mighty shield, All those who chose to oppose his shield must yield”
2. Batman (telefilm 1966-1968)
La serie televisiva ha il merito di aver dato fama mondiale al personaggio, sebbene lo avesse parzialmente snaturato per trasformarlo dal cupo e gotico giustiziere delle origini cartacee a un eroe televisivo adatto a tutti. Per il grande pubblico, quello del telefilm ha rappresentato per decenni il Batman per antonomasia. La sigla è stata scritta da Neal Hefti, mescolando atmosfere da spy story e musica surf, ed è stata interpretata dal coro Ron Hicklin Singers, composto da quattro tenori e quattro soprani.
Il tema della canzone ha ispirato George Harrison per la base musicale di Taxman, brano di apertura dell’album Revolver dei Beatles. Della sigla ha fatto una cover il gruppo The Who ed è inoltre citata nel più recente brano Without me di Eminem (nel video musicale Dr. Dre ed Eminem parodiano Batman e Robin).
1. Spider-man (1967)
Vince a mani basse la sigla del cartone di Spider-Man del 1967, un successo che attraversa le epoche e che, se non parlassimo di un’icona del fumetto come l‘Arrampicamuri, avrebbe superato la fama dello stesso personaggio.
A ulteriore conferma, della canzone scritta da Paul Francis Webster e Bob Harris hanno fatto una cover tanti artisti, tra i quali i Ramones, gli Aeromisth e Michael Bublè. Il tema viene ripreso in tutti i film della trilogia di Spider-man di Sam Raimi (2002, 2004 – dove la cover di Bublé fa parte della colonna sonora – e 2007). Nel più recente Spider-Man: Homecoming (2017), i titoli di testa propongono una versione orchestrale della canzone.
Il brano si ispira probabilmente a due canzoni boogie, Boogie Stop Shuffle di Charles Mingus del 1959, e Bru’s Boogie Woogie di Dave Brubeck (1961).
“Spider-Man, Spider-Man/Does whatever a spider can/Spins a web, any size/Catches thieves just like flies”:
Il celebre inizio del testo viene ripreso da Homer nel film dei Simpson (Spider-Pork, in originale Spider-Pig).
In Italia spesso veniva proposta una sigla italiana, Spiderman, tu sei l’Uomo Ragno, con testo originale di Haim Saban, musica di Shuki Levy, adattamento in italiano di Alberto Testa, interpretata da I Sorrisi.