Robert Kirkman, classe 1978, è un fumettista americano che ha saputo letteralmente condizionare la visione degli zombie nell’immaginario collettivo. La sua opera di maggior successo, The Walking Dead, rappresenta per il mondo del fumetto (e non solo) uno scoglio contro il quale quasi tutti i lettori dovranno schiantarsi prima o poi.
Una saga che ha saputo letteralmente prendersi il posto come miglior serie post apocalittica, complice anche una serie Tv che ha saputo riproporre gli avvenimenti narrati da Kirkman in modo crudo e violento, seppur con qualche sbavatura.
La storia narrata nel fumetto di The Walking Dead e quella dell’omonima serie tv (tralasciando gli spin off di entrambi) cambiano in diversi punti della trama, alcuni anche centrali per la narrazione, portando a nuovi scenari o a personaggi creati appositamente per poter reggere le scelte prese nella serie televisiva.
Quella di oggi è una classifica abbastanza particolare, che si basa sulla storia originale di Kirkman e quindi sul fumetto dal quale è tratta, e vuole valutare quali sono i top 5 personaggi che rimarranno più nel cuore di questa avventura fatta di zombi, disavventure, e di moltissimi colpi di scena.
Prima di partire con questa nostra nuova Top, consiglio la lettura anche di queste altre nostre classifiche.
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Ed ora partiamo con questa particolare Top. All’interno potrebbero esserci spoiler su alcuni personaggi od avvenimenti.
Buona lettura!
5 – Eugene Porter
Durante la lettura di tutto l’arco narrativo di The Walking Dead, ho sempre ritenuto che Eugene fosse uno dei personaggi maggiormente ispirati e ben realizzati da parte di Kirkman, quasi da essersi meritato da quest’ultimo un trattamento di fiducia per via delle vicende che lo vedono coinvolto.
Non siamo certo ai livelli di Carl, che fa una vera e propria crescita psicologica e fisica durante la storia, ma anche quello di Eugene è un percorso tutto in salita. Lo si incontra la prima volta in compagnia di Abraham e Rosita e già dai suoi primi passi, ci si accorge che qualcosa non va in quel ragazzone dai capelli buffi.
Eugene rimarrà nel cuore dei lettori non tanto per i suoi gesti eroici, le imprese epiche che riuscirà a portare a termine, quanto più per essere la persona qualunque, in un mondo difficile ed impossibile da accettare. Ogni scelta di Eugene è una scelta mirata a sopravvivere con le sole forze che ha, con la paura che avremmo tutti in quella situazione. Il ragazzone non ha forza fisica, non è scaltro ne rapido nei movimenti, ma è intelligente e colto, e questo lo porterà a percorrere una lunga strada fatta di intrighi e sotterfugi, ma sempre a fin di bene e con il solo scopo di sopravvivere.
4 – Rick Grimes
Il protagonista della storia al quarto posto di questa top 5 su The Walking Dead? Ebbene si, Rick Grimes si aggiudica solo il quarto posto, di questa classifica. Un personaggio tutto d’un pezzo, il simbolo di un America che tenta di sopravvivere anche in questa situazione disperata. Un leader, un guerriero, un padre amorevole. Rick ha tutte le qualità per essere il personaggio perfetto per una storia su un misterioso virus che ha distrutto il mondo, ed è per questo che è il protagonista della storia di Kirkman.
Tuttavia Rick non riesce a scalare questa classifica per un motivo semplice. Rick viene quasi sempre dipinto come un super uomo capace di tutto, il che lo fa allontanare spesso da quello che è la realtà dei fatti, facendo spesso perdere quel lato umano che ben caratterizza altri personaggi della serie, almeno fin verso le battute finali della storia, dove anche Rick inizia a vacillare e fatica a mantenere questa figura di uomo tutto d’un pezzo. Inoltre è uno dei personaggi ad essere stati modificati maggiormente tra fumetto e serie, rovinandone un pochino la storia.
3 – Glenn e Maggie Greene
Saliamo sul podio e spostiamoci su una coppia di personaggi che, insieme, ha saputo condizionare la storia di The Walking Dead fino al punto che non abbiamo potuto separarli, nemmeno sul gradino del podio. Glenn e Maggie sono una coppia che saprà scaldare il cuore ai lettori della storia di Kirkman. Una coppia normale, con le pulsioni di una vita giovane e che si trovano costantemente costretti a fare i conti con quella che è un ambientazione che di normale non ha più nulla.
La loro storia parte in modo difficile, e prosegue ancora peggio, fino al suo epilogo con la morte del ragazzo per mano di Negan. Una morte che segnerà il carattere di Maggie e le farà fare le scelte che la porteranno ad essere la leader del suo gruppo di sopravvissuti. Un amore il loro, che trasforma questi due personaggi in persone vive all’interno della narrazione di Kirkman, avvicinandole al lettore che soffrirà con loro in ogni fase di questa folle avventura.
2 – Andrea
Uno dei casi più eclatanti di modifica del personaggio tra il fumetto e la serie Tv è proprio quello di Andrea. Un personaggio a dir poco fondamentale nella narrazione del fumetto di The Walking Dead e che letteralmente non esiste all’interno della serie Tv. O meglio, è stravolta talmente tanto, da percorrere due strade completamente diverse e che la porteranno ad essere due personaggi diversi, ma con lo stesso nome.
Andrea è forse l’esempio perfetto di un personaggio che cresce all’interno del fumetto di Kirkman. Una ragazza fragile, con i suoi difetti e con le sue paura, ma che decide di mettersi in gioco, di lanciarsi nella mischia e di cambiare il corso del proprio destino. Scelte che la porteranno ad essere fondamentale nella storia, al punto da essere il solo pilastro a cui si potrà appoggiare Rick quando capirà di non avere più le forze per essere il leader tutto d’un pezzo che è stato fino a quel momento. Un personaggio memorabile capace di far scendere una lacrimuccia ad ogni lettore verso la fine della storia.
1 – Negan
Una scelta forse banale, ma non poteva essere diversa. Negan è il personaggio migliore della storia di The Walking Dead. Un antagonista carismatico, forte, brutale, ma allo stesso tempo uno dei personaggi più umani e veri di tutta la narrazione di Kirkman.
Negan è il capo dei Salvatori, un gruppo di uomini organizzati sotto il suo regno del terrore. Un governo di paura che, tuttavia, altro non è che quello che Rick stava cercando di costruire da tempo: un gruppo organizzato in una terra desolata.
Negan è folle, ma la sua follia è sensata. Non sa come reagire al mondo che lo circonda e piano piano diventa il mostro che è perché quella è l’unica strada che ha saputo riconoscere come funzionale e pratica. In un mondo dove o uccidi o vieni ucciso, lui ha deciso di usare il suo carisma e la sua stazza per diventare un punto di riferimento per molti altri, perdendo di vista quando stesse superando la sottile linea che divide il giusto dallo sbagliato, il civile dall’incivile.
E’ il personaggio fondamentale che Kirkman ha scelto per far capire che, da quel momento, le cose sarebbero cambiate nella sua storia. Che Rick sarebbe dovuto crescere e che avrebbe dovuto accettare anche molte altre strade diverse. Un personaggio fondamentale per tantissimi aspetti, e che rimarrà sicuramente nel cuore di ogni lettore.