Dopo la Top 7 dei migliori anime da guardare su Crunchyroll di mercoledì, oggi è la volta della classifica dei migliori Harem Reverse. Questo genere è caratterizzato dalla presenza di una protagonista, generalmente stupida, indecisa e piatta, che scatena l’istinto omicida di chi li guarda, attorniata da 3 o più Bishōnen che ci provano con lei. Normalmente hanno un finale aperto, in quanto molti sono tratti da Otome Games, ossia dei videogiochi in cui bisogna conquistare uno o più ragazzi. Ma partiamo subito con la quinta posizione.
5. Hakuouki Shinsengumi Kitan
Al quinto posto un harem reverse di tipo storico-fantasy, una serie TV anime del 2010 di 12 episodi della durata di 23 minuti ciascuno. Ad Hakuouki Shinsegumi Kitan segue, sempre nello stesso anno, Hakuouki Hekketsuroku una serie TV anime di 10 episodi. Nel 2012 abbiamo una serie di OAV di 6 episodi, dal titolo Hakuōki Sekkaroku. Sempre nel 2012 va in onda la serie TV anime Hakuouki: Reimei-roku, 12 episodi della durata di 24 minuti. Nel 2016 viene prodotta una serie di 12 episodi della durata di 3 minuti ciascuna, in versione chibi, dal titolo Hakuōki: otogisōshi. Sono stati sviluppati dalla Idea Factory anche una serie di videogiochi per Playstation e Nintendo DS. Per aprile 2020 in Giappone è previsto il musical di Hakuouki.
Chizuru Yukimura, dopo la scomparsa del padre medico si mette in viaggio per Kyoto alla sua ricerca. Giunta lì, viene aggredita da degli uomini con una forte sete di sangue. Viene tratta in salvo dai membri della Shinsengumi e portata al loro quartiere generale. Scopre quindi che dietro quelle trasformazioni c’è suo padre, il quale aveva sviluppato una medicina capace di affrettare la guarigione e di aumentare la forza di chi lo beveva, che aveva però come effetto collaterale quello di trasformare chi assumeva la medicina in Rasetsu, una specie di vampiro. Chizuru inizia quindi a cooperare con loro, ma dietro la sua stessa esistenza si nasconde un grande segreto. Durante lo svolgersi della storia poi si innamora in segreto del vice comandante della Shinsegumi, Hijikata.
Merita il quinto posto, è quindi di entrare nella classifica di tale categoria, per la sua trama storica unita al fantasy, la buona grafica e i personaggi ben delineati. Purtroppo la protagonista non si discosta dalle protagoniste degli Harem Reverse, anche per il fatto che si tratta di un adattamento da un otome game, quindi non è particolarmente dotata di carattere, anzi è piuttosto inattiva e sottomessa.
4. Hiiro no Kakera: The Tamayori Princess Saga
Al quarto posto un’altra serie TV anime tratta da un otome game, Hiiro no Kakera: The Tamayori Princess Saga, trasmessa nel 2012, formata da 26 episodi (Hiiro no Kakera 13+ Hiiro no Kakera: Dai Ni Shō 13), a cui nel 2013 è seguito un OAV dal titolo Hiiro no Kakera Taizen: Totsugeki! Tonari no Ikemens, della durata di 15 minuti. Il videogioco Hiiro no Kakera è stato sviluppato dalla Idea Factory nel 2006 per Playstation e Nintendo DS.
Tamaki Kasuga va a vivere con la nonna in un villaggio perché i suoi genitori si sono trasferiti per lavoro all’estero. Arrivata lì, viene a sapere dalla nonna di essere la reincarnazione della principessa Tamayori. Entra così in contatto col soprannaturale e viene protetta dai cinque guardiani: Takuma Onizaki, la reincarnazione del Dio del Mondo sotterraneo; Mahiro Atori, un tengu con la capacità di controllare il vento; Yuuichi Komura, un kitsune abile nelle illusioni, che utilizza il fuoco; Shinji Inukai, che non aveva poteri e proprio per questo viene abbandonato dal suo villaggio, ma che li acquisirà dopo essere diventato guardiano; Suguru Ōmi, un demone serpente.
Finisce al quarto posto per la sua grafica, la trama può apparire un po’ confusa, ma nella seconda stagione si hanno degli approfondimenti che spiegano meglio alcuni dettagli. Purtroppo anche in questo anime la protagonista ha le caratteristiche tipiche dei personaggi femminili degli Harem Reverse. Ha un lato buono, il fatto che non tutti i personaggi cadano ai piedi della protagonista, infatti non è incentrato solo sull’amore ma analizza anche l’amicizia.
3. La Storia dell’Arcana Famiglia
Medaglia di bronzo per l’anime, del 2012, La Storia dell’Arcana Famiglia, tratto dall’omonimo videogioco per Playstation uscito nel 2011, e di cui è uscito anche l’OVA Capriccio.
L’anime racconta la storia dell’Arcana Famiglia, strutturata come un’organizzazione mafiosa i cui componenti sono dotati di poteri, che proteggono l’isola Regalo. I membri hanno fatto un patto con un Arcano dei Tarocchi ricevendo delle particolari abilità in base alla carta scelta. Mondo, il capo famiglia, decide di andare in pensione e indice un torneo per designare il suo successore, che avrà in sposa la figlia Felicita. Lei decisamente non è d’accordo e parteciperà al torneo per avere la possibilità di scegliere il suo futuro. Vengono dunque narrati gli avvenimenti quotidiani prima di questo torneo, la storia della famiglia, i rapporti tra Felicita, Nova e Liberta (che sono coetanei) e i rapporti tra i vari membri della famiglia.
Merita il terzo posto per la grafica, la trama di vita quotidiana mischiata al fantasy. Vi è un esubero di parole italiane un po’ a caso ma ciò è dovuto al fatto che l’Arcana Famiglia è ispirata ad un organizzazione di stampo mafioso ed è ambientata su un’isola del mediterraneo. La protagonista si discosta dai tipici personaggi femminili, è più attiva e più risoluta, anche se sono presenti quei classici tratti di indecisione.
2. Perfect Girl Evolution – Yamato Nadeshiko shichi henge
La medaglia d’argento va a Perfect Girl Evolution, serie TV anime del 2006 composta da 25 episodi, tratto dall’omonimo manga edito dalla Kōdansha in 36 Tankōbon nel 2000, in Italia dalla Star Comics nel 2008. Nel 2010 è stato prodotto un dorama.
Sunako Nakahara, dopo essere stata rifiutata in malo modo dal suo primo amore, si è chiusa in se stessa, rifiutando tutto ciò che è bello. La delusione ha abbassato notevolmente la sua autostima, inizia così a trascurarsi, passa il suo tempo chiusa in una stanza a rimuginare, in un ambiente gotico e horror. Sunako è molto simile a Sadako (in Italia Samara) di The ring. La zia, preoccupata, propone a quattro bellissimi giovani che abitano in una sua villa di trasformare la nipote in una Yamato Nadeshiko (che significa moglie perfetta, indicando l’ideale di bellezza interiore ed esteriore femminile giapponese) in cambio dell’alloggio gratis nella sua stupenda villa dotata di tutti i comfort, ma in caso di fallimento avrebbe triplicato l’affitto.
I ragazzi accettano immediatamente, fiduciosi delle loro rispettive abilità nel trattare con le ragazze. Quando incontrano per la prima volta Sunako, venendo a conoscenza dei suoi strani hobby, iniziano a dubitare sull’esito dell’impresa. Non si aspettavano che fosse una maniaca dell’orrore, appassionata di manichini da laboratorio, teschi e scheletri. Inoltre, proprio non riesce a sopportare le “creature brillanti“, per cui cerca di evitare la loro presenza, anche perché il naso le sanguina abbondantemente.
Merita il secondo posto perché è un anime esilarante, ma anche commovente, che fa riflettere in modo ironico, completamente diverso dai soliti cliché dell’Harem Reverse, nonostante la grafica non sia delle migliori. I personaggi maschili sono androgini (presentano tratti molto delicati, quasi femminili) e spesso i personaggi sono deformati (anche se secondo me quest’ultima caratteristica accentua in modo visivo le gag e le situazioni comiche).
1. Heart no Kuni no Alice: Wonderful Wonder World
La medaglia d’oro va ad Alice in Heartland, film anime della durata di 84 minuti del 2011, tratto da una serie di otome games per PC e Playstation rilasciati dal 2007 al 2014, ispirati ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel 2007 è andato in stampa il manga Heart no Kuni no Alice, in 6 volumi, e nel 2011 Joker no Kuni no Alice: Circus to Usotsuki Game, in corso.
Alice è una ragazza insicura che vive all’ombra di sua sorella. Un giorno, mentre sono in un parco, la sorella va a prendere un mazzo di carte e lei si addormenta. Arriva un coniglio bianco che la invita a seguirla, credendo di sognare prova a riaddormentarsi ma il coniglio si trasforma in un uomo, con lunghe orecchie bianche, Peter White, e la butta dentro un buco. Atterrati in uno strano luogo, confessa il suo amore per lei. Ad un certo punto le dice di bere una medicina e dopo il suo rifiuto se la versa in bocca e la bacia per fargliela bere.
Chiunque beva questo medicinale partecipa ad un gioco e per poter tornare nel suo mondo deve interagire coi personaggi di questo, sino a riempire nuovamente la fiala. Questo Paese delle meraviglie è diverso da quello classico, è un mondo dove dilaga la violenza, diviso in tre territori in guerra tra loro. Questi sono: il Castello di Hearts, governato dalla regina Vivaldi (la regina di cuori), aiutata dal consigliere Peter White (il bianconiglio), e il fido cavaliere Ace (un abile spadaccino ma col senso dell’orientamento peggiore di Ryoga e Zoro messi insieme); la Hatter Mansion, guidata da Blood Dupre (il cappellaio matto), assistito da Elliot March (la lepre marzolina) e i due guardiani Tweedledee e Tweedledum (Pincopanco e Pancopinco); il Parco dei Divertimenti, gestito dal marchese Mary Gowland aiutato da Boris Airay (lo stregatto).
Vi è poi una zona neutrale, la Torre dell’Orologio, dove Alice si trasferisce per aiutare Julius Monrey, che ripara gli orologi che sono il cuore degli abitanti di questo mondo. Infine vi è Nightmare Gottschalk (il brucaliffo), un demone dei sogni, incarnazione degli incubi, e sovrano del vicino Paese di trifoglio. Alice si ambienta in questo nuovo mondo, si affeziona ai suoi abitanti (tutti indistintamente uomini e donne si sentono attratti e sono affascinati da lei) ma è combattuta dal desiderio di rivedere la sorella.
Merita il primo posto per la grafica e per il fatto che l’eroina non sia totalmente bakH come nella maggior parte degli Harem Reverse. È stato spesso criticato per i salti nel tempo e nello spazio, ossia per il fatto che la trama non segua un perfetto ordine cronologico; secondo me è invece una caratteristica affascinante, preferisco le storie con flash back e non statiche.