Il mondo del fumetto e dell’animazione giapponese pullula di opere di ambientazione storica. Spesso si tratta di eventi che hanno a che fare con la storia del Giappone stesso, in testa il famoso periodo Sengoku, o con la storia della vicina Cina, che ha avuto un’influenza culturale notevole sul paese del Sol Levante.
Ma non mancano casi in cui si sia voluta esplorare la storia occidentale, e in questi casi il periodo medievale è stato un soggetto privilegiato, per via dell’aura di epicità, violenza e crudezza che lo circonda nel pensiero comune (anche se il Medioevo non è stato solo un’epoca buia).
Ecco dunque una lista di 5 anime e/o manga ambientati nell’Europa del Medioevo. Premessa doverosa: sono state scelte, con una sola eccezione però ben giustificata, solo quelle opere ambientate nel mondo reale. Quindi niente isekai o fantasy con ambientazioni vagamente ispirate al Medioevo.
5 – Maria the Virgin Witch
Benché sia una storia con una forte componente sovrannaturale, Maria the Virgin Witch (titolo originale Junketsu no Maria) è ambientato durante la guerra dei cent’anni, il conflitto che devastò la Francia fra XIV e XV secolo ma che si concluse con la sua vittoria e la cacciata definitiva dell’Inghilterra dal continente (altro che Brexit!).
Come si può intuire dal titolo, la storia ruota intorno a Maria, una strega molto potente che però non corrisponde alla classica immagine della megera cattiva e misantropa: non solo è una bella ragazza, ma usa i suoi poteri per aiutare le persone e mantenere la pace nel villaggio in cui vive. Ciò costringe l’arcangelo Michele in persona a intervenire, obbligandola a un patto molto particolare: se Maria perderà la verginità perderà tutti i suoi poteri.
Nell’opera si trattano temi di una certa gravità, come l’intolleranza della Chiesa: Maria, infatti, si attira le ostilità di molti ecclesiastici e rischia di essere bruciata come eretica e come strega. Ma gli stessi chierici si rivelano persone ipocrite e meschine, pronte a manipolare Maria per il proprio tornaconto, se necessario. Insomma, la Chiesa medievale non esce molto bene da un anime solo apparentemente goliardico e superficiale.
4 – La crociata degli innocenti
Il nome di Usamaru Furuya è legato a opere come Suicide Club o Lo squalificato, ma dal 2007 al 2012 il mangaka di Tokyo ha realizzato anche un manga in 6 volumi dal titolo Innocents Shōnen Jūjigun, ossia La crociata degli innocenti.
L’evento storico alla base è la crociata dei fanciulli che si sarebbe svolta (ma sulla sua effettiva storicità ci sono fortissimi dubbi) nel 1212 in Francia, quando un pastorello dodicenne di nome Stefano affermò di essere stato incaricato da Dio in persona di guidare una crociata contro i musulmani che occupavano Gerusalemme. Stefano raccolse attorno a sé centinaia di bambini e fanciulli, e li condusse fino a Marsiglia, dove due mercanti del posto si offrirono di traghettarli attraverso il Mediterraneo; ma la loro sorte fu di essere venduti come schiavi.
Vera o falsa che sia, la storia della crociata dei fanciulli serve a Furuya per mostrare uno spaccato incredibilmente realistico e crudo delle condizioni di vita dell’epoca: il suo Medioevo è un’epoca piena di contraddizioni e povera di rispetto per la vita altrui, in cui i piccoli protagonisti devono affrontare grandi e piccole difficoltà lungo il percorso.
3 – Wolfsmund
Wolfsmund è un manga poco noto in Italia, benché pubblicato da J-POP. E’ stato scritto e disegnato dal 2009 al 2016 da Mitsuhisa Kuji, assistente di Kentarō Miura, quindi non proprio l’ultima arrivata quando si parla di manga medievali.
L’opera è ambientata nel XIV secolo e ruota attorno al Passo di San Gottardo, l’importante valico montano che collega l’Italia alla Germania. Il passo è conteso fra l’Alleanza Eterna dei tre cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo da una parte e la casata imperiale degli Asburgo dall’altra. Quest’ultima è rappresentata dal perfido balivo Wolfram, che controlla il castello a guardia del valico e usa metodi brutali per mantenerlo.
Sadico e violento, Wolfram tortura i prigionieri e uccide gli svizzeri senza pietà, forte della propria autorità, ma è proprio il suo modo di comportarsi che alimenta la fiamma della rivolta. Infatti Wolfsmund parte dalle vicende del Passo di San Gottardo per raccontare la storia di Guglielmo Tell e gli eventi che hanno portato all’indipendenza della Svizzera dal Sacro Romano Impero.
2 – Vinland Saga
Chi non conosce i vichinghi? Sicuramente nessuno! E la conoscenza di questo popolo presso il grande pubblico è aumentata ancor di più con la celebre serie televisiva Vikings. Ma già prima di questa, nel lontano 2005, Makoto Yukimura aveva iniziato a raccontare la storia di questo popolo col suo manga più celebre: Vinland Saga.
Il titolo fa riferimento alla terra di Vinland, che alcuni navigatori vichinghi avrebbero raggiunto intorno all’anno Mille e che oggi viene identificata con la penisola di Terranova in Canada (quindi i vichinghi sono stati in America prima di Colombo!).
Il mondo norreno dipinto da Yukimura è brutale e violento, ma vi possono nascere anche amicizie e legami di lealtà, così come vi si possono trovare piccole gioie. E’ questa la lezione che dovrà apprendere Thorfinn, passando da guerriero assetato di vendetta per la morte del padre a uomo deciso a costruire un’utopia senza violenza e senza schiavitù nella leggendaria Vinland. Le sue avventure si intrecceranno a quelle di Canuto, re realmente esistito che dominò su Inghilterra, Norvegia e Danimarca unendo per breve tempo tutto il Mare del Nord.
1 – Berserk
Ok, l’ambientazione di Berserk non è il Medioevo reale, ma leggendo il manga e guardando gli adattamenti animati si capisce subito a cosa si sia ispirato il compianto Kentarō Miura per la sua ambientazione.
Già il nome stesso dell’opera, Berserk, allude ai guerrieri norreni che in battaglia si lasciarono pervadere dalla furia omicida sterminando chiunque incontrassero. Il protagonista Gatsu è ispirato invece a un personaggio realmente esistito, Götz von Berlichingen, un mercenario che perse un braccio in guerra e lo sostituì con una protesi meccanica… proprio come Gatsu!
Nella trama di Berserk è centrale il ruolo delle compagnie mercenarie, così come avveniva nell’Europa del XIV e XV secolo, in cui i capitani di ventura venuti dal nulla potevano, con la sola forza delle armi e della determinazione, arrivare a conquistare città e persino ducati.
Ma nell’opera non mancano riferimenti alla Chiesa cattolica, visto che ci sono il papa, l’inquisizione e la caccia alle streghe, o alla cultura rinascimentale, o ancora a figure storiche e mitologiche dell’India. Insomma, per un appassionato di storia cercare tutte le citazioni e le ispirazioni di Miura può essere un gran bel divertimento.