Tobaku Mokushiroku Kaiji è un manga di genere seinen del 1996, scritto dal maestro Nobuyuki Fukumoto. L’opera consta di tredici volumi da cui è stato tratto, nel 2007, un anime di 26 episodi: Gyakkyō Burai Kaiji.
La trama
Itou Kaiji non ha il becco di un quattrino e non brilla per voglia di lavorare. Come se non bastasse, alla sua porta bussa uno strozzino che gli rammenta di una firma che, tempo prima, Kaiji aveva messo come garante, per conto di un suo vecchio amico, su un contratto, in seguito, non onorato. Lo strozzino presenta due alternative per risolvere il problema: lavorare per anni fino a pagare totalmente un debito altrui o partecipare ad un gioco non meglio specificato, grazie al quale potrebbe, oltre che saldare le pendenze, anche diventare ricco, tutto in una sola notte. Quando la vita presenta una scorciatoia, i tipi come Kaiji ci si buttano a capofitto, minimizzando i rischi e vedendo finalmente, in fondo al tunnel, la fatidica luce di speranza. Ovviamente, a grandi debiti corrispondono grandi responsabilità e Kaiji, una volta raggiunto il posto concordato con lo strozzino, scopre di dover mettere in gioco molto più di quanto si aspettasse.
Personaggi: i falliti
I personaggi che popolano il manga sono, in modi diversi, dei falliti che, dopo aver sonnecchiato per buona parte delle loro vite, si trovano costretti a dover rischiare una posta molto alta, per provare la scalata sociale. Fukumoto, autore del manga, pone più volte l’accento sulla pigrizia che caratterizza molti individui convinti che il momento per darsi da fare non sia ancora giunto e che ci sia sempre tempo per iniziare a risollevarsi. In realtà, si ritrovano a vivere un’adolescenza prolungata che, non cedendo il passo all’età adulta, porta direttamente in un letto di morte dove ogni rimpianto e ripensamento risultano vani.
Personaggi: gli squali
Dall’altro lato della barricata, invece, ci sono i classici squali, ovvero coloro che, nutrendosi del debole, scalano la piramide sociale sino al punto più alto e, da lì, guardano a chi è più in basso così come un dio malvagio guarderebbe le sue creature. Forti della loro posizione, gli squali, facendo leva sulle debolezze dei falliti, spingono questi ultimi ad “esibirsi” per loro in giochi in cui si arriva a puntare la propria stessa vita, in cambio del jackpot, in caso di vittoria.
Il seinen che tutti dovrebbero leggere
Tobaku Mokushiroku Kaiji è una versione estrema di ciò che, un po’ tutti, a livelli diversi, viviamo ogni giorno. L’autoindulgenza di chi dice, da una vita, “domani inizia la dieta” non è forse una versione specifica del più generico “c’è sempre tempo”? Chi, terminando gli studi a scuola o all’università, si mette a sedere credendo che possa terminare la semina e iniziare la raccolta, cosa attende, nello specifico? Qualcuno che bussi alla porta e che, riconoscendo la sua grande intelligenza e cultura, gli faccia prendere un ascensore che porta direttamente al piano più alto?
In realtà, come già anticipato, siamo un po’ tutti Kaiji, fosse anche per quei dieci minuti in cui continuiamo a rigirarci nel letto, dopo il suono della sveglia, rifiutando l’idea di alzarsi ad affrontare la giornata.
Il ritmo narrativo
Sulla base di quanto detto, non bisogna pensare a quest’opera come ad una produzione drammatica che, nella presunzione di insegnarci come vivere le nostre vite, ci possa portare alla noia con un ritmo narrativo blando. Capita che la narrazione subisca delle dilatazioni di tempo. Ci sono momenti in cui, ad esempio, vengono spiegate le regole di un gioco che i personaggi della storia devono affrontare. Ovviamente, la comprensione di tali regole è una conditio sine qua non per capire appieno lo svolgersi degli eventi. In altri casi, i personaggi si lasciano andare in lunghe elucubrazioni sulle migliori strategie da adottare nelle diverse situazioni. Questi ultimi, contrariamente a quanto ci si possa aspettare da monologhi interiori, impegnano mentalmente il lettore, con un’intensità sconvolgente. Non si riuscirà a non mettersi nei panni del personaggio di turno per immaginare le scelte che noi faremmo, al posto suo. Il resto è solo pura e cruda azione e può stupire come l’azione implicata dal lancio di una carta da gioco possa scuotere il lettore al pari di un’altra più vistosa o violenta!
Ma veniamo alla tragedia…
Per qualche motivo che non ci è dato sapere, Tobaku Mokushiroku Kaiji, in Italia, risulta ancora inedito. Stupore del pubblico. Sipario.
Una lezione
Il manga di Fukumoto, può avere un potere immenso su chi lo legge. Le sue pagine mettono, davanti agli occhi del lettore, le situazioni che scelte sbagliate o autoindulgenti, nella loro costante reiterazione, possono portare. Da questo punto di vista, il manga è un mitragliatore di moniti che porteranno, inevitabilmente, chi lo sfoglia ad un esame di coscienza e, se tutto va bene, anche ad una presa di coscienza. Sia chiaro, il manga non impartisce lezioni, non ha questa pretesa. Il lettore, però, si trova a valutare i rapporti di causa ed effetto che vivono i personaggi, in situazioni assurde ma le cui dinamiche restano spaventosamente credibili.