Luigi Di Liberto è stato denunciato da un gruppo di editori italiani tra cui figurano: Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, Rai Cinema, Chiare Lettere, Garzanti, Longanesi, Eagle Pictures, Edi Ermes, Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) e l’Associazione Italiana Editori. TNT Village, la piattaforma di condivisione P2P da lui fondata, è un enorme database contenente file di ogni tipo: film, cartoni, fumetti, riviste, videogiochi e tutti disponibili attraverso il download tramite TORRENT. Tutto questo naturalmente è contro le leggi sui diritti d’autore.
ASSOCIAZIONE SCAMBIO ETICO
Di Liberto sta portando avanti, da oltre 15 anni, una piccola grande battaglia contro il sistema. TNT Village si differenzia da altri siti che utilizzano il file sharing perchè quest’ultimo non ha finalità di lucro. Il sito è gestito infatti dall’ “Associazione scambio etico“, di cui è titolare lo stesso Di Liberto, e che si pone come obiettivo appunto uno “scambio etico”. Il sito ha infatti delle regole bene precise per la condivisione, un vero e proprio statuto che riporta quanto segue:
Questa Comunità è stata creata allo scopo di poter offrire a tutti gli Italiani, in particolare coloro che vivono all’estero, l’opportunità di tenersi aggiornati in tema di cultura, di arte e di opere dell’ingegno attraverso la condivisione, senza fine di lucro, di opere, anche tutelate da copyright, sulla rete P2P. Il fine principale di questo sito è quello di porre in evidenza l’ormai obsoleta normativa sul diritto d’autore, che, causa la lunga durata della tutela di tali diritti, risulta essere un freno alla cultura ed alla diffusione della conoscenza, quindi una drastica riduzione di questi ‘tempi di garanzia’ è indispensabile per far si che alcune opere possano essere liberamente diffuse, sia a scopi culturali ma anche più semplicemente a scopo edonistico.
Riteniamo necessaria ed urgente una riforma sostanziale della legge sulla tutela dei diritti d’autore, a scopo di sfruttamento economico dell’opera, anche per liberare molte di quelle opere dimenticate nei sottoscala delle case di produzione e distribuzione e poterle così restituire alla comunità mondiale.
Siamo fermamente convinti della necessità di una maggiore diffusione dell’arte e dei saperi, ma nonostante ciò riteniamo doverosa la tutela della paternità di un’opera e come giusto ed equo il riconoscimento economico per l’autore della stessa.
A seguito della denuncia Di Liberto ha subito anche dei controlli a casa dalle autorità, ma nonostante questo lui vuole portare avanti il suo progetto di “scambio etico“, anzi il suo nuovo obiettivo è quello di creare un unico archivio mondiale con l’unione di tutti i siti di torrent.
Gli effetti della denuncia non sono ancora chiari, Di Liberto potrebbe rischiare fino a 3 anni di carcere. TNT Village comunque continua ad essere online, offrendo attraverso una release list aggiornata la possibilità di continuare a condividere. Vi lasciamo al video per comprendere meglio il pensiero di questo rivoluzionario dei nostri giorni.