The Rising of the Shield Hero nasce da una serie di light novel scritte da Aneko Yusagi e illustrate da Minami Seira. Pubblicato inizialmente da Media Factory sotto l’etichetta MF Books nel 2013, da quest’opera è stata tratta sia una trasposizione animata, di cui abbiamo fatto la recensione in passato sempre sulle pagine di ICrewPlay Anime, sia un manga attualmente in corso e distribuito in Italia da J-POP.
Nella recensione odierna andremo ad analizzare quest’ultimo adattamento della storia di Yusagi sulle gesta dell’eroe con lo scudo e di tutti i simpatici compagni di viaggio che lo accompagnano in questa sua avventura a cavallo tra il videogame e la realtà.
Prima di procedere con l’analisi del manga di The Rising of the Shield Hero, consiglio la lettura delle ultime recensioni fatte dal nostro team di ICrewPlay:
The Rising of the Shield Hero, la trama
Le vicende di The Rising of the Shield Hero ruotano attorno alla figura di Naofumi Iwatami, un otaku amante di manga, anime e videogiochi che un giorno nota uno strano volume in biblioteca. Sfogliandolo si accorge che alcune pagine di quest’ultimo sono totalmente bianche e non appena raggiunge la fine del volume viene catapultato inspiegabilmente all’interno di un mondo virtuale.
Quello che si parerà davanti al ragazzo sarà infatti un mondo tale e quale a quello dei suoi amati videogames, con la sola differenza che non impersonerà un personaggio da muovere con controller o mouse e tastiera, ma sarà lui stesso in carne ed ossa a dover affrontare le sfide che gli si pareranno davanti.
Scoprirà tuttavia di non essere il solo ad essere stato trasportato in questo mondo di gioco, altri tre ragazzi sono stati rapiti dal mondo reale come lui per formare quelli che vengono definiti Eroi. Personaggi dalle doti strabilianti ed armati di equipaggiamento unico ed irripetibile che con la loro abilità saranno in grado di salvare il mondo dalle misteriose ondate.
I problemi cominciano quando si scopre che l’arma assegnata a Iwatami è uno scudo, facendolo cosi apparire inutile e meno importante degli altri tre eroi agli occhi delle masse e dei giocatori stessi, che non perderanno occasione per abbandonare al suo destino il nostro povero protagonista, rendendogli la vita decisamente difficoltosa.
Struttura dell’opera
Il manga di The Rising of the Shield Hero racconta le gesta dell’eroe con lo scudo attraverso gli occhi dello stesso ragazzo e dei personaggi secondari che lo accompagneranno. Il percorso di maturazione di Naofumi sarà, per diversi volumi, il fulcro attraverso il quale l’autore racconta le gesta del gruppo, sottolineando quanto il peso del giudizio degli altri possa influire sulla percezione stessa della realtà, distorcendola e spesso annebbiando quella che dovrebbe essere la giusta via da seguire.
Questa parentesi introspettiva tuttavia, spesso viene oscurata dall’eccessiva presenza di siparietti comici e situazioni studiati appositamente per mettere l’eroe in una posizione svantaggiosa. Solo dopo diversi volumi i combattimenti prenderanno davvero il sopravvento e la psicologia del protagonista si evolverà uscendo dagli schemi visti fino a questo momento di ripicche e capricci.
Osservando invece i disegni, le vicende confezionate tra le pagine di The Rising of the Shield Hero risultano spesso ballerine, passando da immagini molto ampie e piene di dettagli, ad alcune sequenze confusionarie ed eccessivamente caotiche, rovinando talvolta il piacere di questa lettura leggera ma molto ispirata. A salvare l’edizione italiana del manga tuttavia ci sono diverse pagine a colori che in ogni volume, sanno dare quel tocco di classe in più capace di accontentare gli appassionati del manga.
In conclusione, la trasposizione manga di The Rising of the Shield Hero risulta essere una lettura a tratti molto piacevole, ma che talvolta scivola in alcune imperfezioni date da tavole troppo caotiche o da una narrazione con un ritmo non sempre incalzante ed accattivante, che rende alcuni volumi ed alcune scene dell’opera quasi ripetitive e riempitive.
A salvare in calcio d’angolo l’opera, rimane l’idea di fondo del manga: un mondo videoludico dal quale il protagonista deve riuscire a fuggire impegnando tutte le sue forze e che a differenza di tantissimi altri manga con lo stesso incipit, rimane sempre marginale, passando quasi in secondo piano nella seconda metà della storia.
Nessun eccessivo richiamo ai giochi di ruolo quindi, si rimane sempre in linea con i classici power up ed avanzamenti di livello ma che arriveranno ad essere dimenticati dal lettore, che si ritroverà a leggere solo delle gesta di Iwatani dimenticandosi di essere all’interno di un mondo videoludico.