Proseguono le avventure di Vox Machina, dopo che gli eventi hanno iniziato a prendere una piega molto più cupa rispetto ai primi episodi.
La serie The Legend of Vox Machina, marchiata amazon Original, è disponibile in esclusiva su Prime Video. Gli episodi saranno rilasciati a gruppi di tre ogni settimana.
La trama di The Legend of Vox Machina – episodi 4-6
Dopo la cena degenerata in una lotta senza esclusione di colpi, si mette male per il nostro gruppo di mercenari. Complice la differenza di status sociale, i rampicanti evocati da Keyleth che hanno devastato tutto il giardino, nonché l’ipnosi vampirica lanciata sul sovrano, le truppe reali sono più inclini a creare che la ragione sia dalla parte di Lady Delilah Briarwood e Lord Sylas Briarwood.
I Vox Machina sono così confinati nei loro alloggi, in attesa di giudizio. Senza armi e senza possibilità di agire in nessun modo.
Ma con un libro da studiare, il tomo trafugato da Vex dalla camera dei due nobili.
Sarebbe tutto molto tranquillo, se solo non arrivasse un esercito di non morti, risvegliati dai Briarwood, disposti a tutto pur di recuperare il libro. Le guardie non possono nulla e perdono la vita molto velocemente. I nostri eroi riescono a sopravvivere a malapena, grazie a un po’ di fortuna e alla stessa Keyleth, finalmente in grado di sprigionare una luce molto intensa che indebolisce i nemici, permettendo al gruppo di liberarsi della minaccia. Chi esca davvero con le ossa rotte da questo scontro è però Pike, che sembra ormai incapace di mettersi in contatto con la sua Luce e decide di lasciare il gruppo, per riconnettersi con la sua fede.
Tutti gli altri si incamminano verso Whitestone, che ormai è molto diversa da come la ricordava Percy. Un luogo ormai senza futuro, in cui ogni luce è destinata a spegnersi.
L’arrivo dei Vox Machina alimenta la speranza di chi sta cercando di resistere alla tirannia dei Briarwood, ma la minaccia continua ad incombere sui protagonisti.
Analisi
Si cambia decisamente registro rispetto alla prima terzina di episodi, rilasciati la scorsa settimana. Riprendiamo l’arco narrativo con al centro Whitestone, tra il passato e il futuro di Percy. I poteri necromantici manifestati da Lady Delilah portano una ventata di oscurità che permea ogni scena. Gli strani non morti mandati a recuperare il libro sono solo l’antipasto per una Whitestone in rovina, infestata da creature orribili e permeata da magia malvagia, con tanto di rituale mortale operato per opporsi all’arrivo dei mercenari.
La frustrazione lascia subito il passo alla tristezza e alla voglia di rivalsa, ma gli strumenti a disposizione sono pochi. Senza il sacerdote del gruppo è difficile affrontare un’intera città gestita da non morti, soprattutto quando la poca acqua santa a disposizione viene perduta durante il viaggio. Il destino sembra tramare contro gli eroi della storia.
Ad alleggerire il tutto ci pensano i momenti di interpretazione del cast di doppiaggio, che interpretano con grande abilità alcuni momenti tipici di ogni sessione di gioco di ruolo. Vex, silenzioso furfante che scompare nella notte, per una volta fallisce “il tiro di dado” per scassinare una semplice porta e blocca il percorso di una parte del gruppo che, ricordando un vecchio mantra, sottolinea come sia poco saggio dividere la squadra.
Se Pike è alla ricerca della sua luce, Percy inizia a cedere all’oscurità, per il suo desiderio di vendetta contro un gruppo di malvagi che ha rovinato l’eredità della sua famiglia. L’unico lato positivo è che Grog riesce finalmente a trovare qualcosa da bere… per poi doverlo abbandonare nel bel mezzo della missione.
La serie mantiene tutte le promesse fatte nei primi episodi, aggiungendo un tocco di serietà che non danneggia l’insieme, anzi ne fa risaltare i momenti più leggeri. Le rivelazioni sul finale del sesto episodio ci indicano che l’arco narrativo non è ancora concluso, ci sarà modo per far roteare di nuovi le armi in favore della luce e della giustizia. La qualità visiva e i dialoghi si mantengono ad un buon livello, rendendo come sempre molto scorrevole la fruizione.