Torniamo con una recensione, stavolta con nel mondo del fumetto italiano con The Gentleman’s Hotel. L’opera illustrata da Daniele Serra e con la sceneggiatura di Luca Crovi, riprende il personaggio di Joe R. Lansdale, Jebidiah Mercer. Il protagonista è anche nel libro Dead in the West, pubblicato nel 1984, che ha ricevuto anch’esso un adattamento. Questa è la seconda collaborazione tra Luca Crovi e l’autore, che avevano lavorato insieme alla serie Deadwood Dick, sempre per Sergio Bonelli Editore.
The Gentleman’s Hotel sarà disponibile a partire dal 23 settembre sullo shop online.
The Gentleman’s Hotel: quando si tocca il male
The Gentleman’s Hotel inizia con il nostro protagonista, Jebidiah Mercer, un misterioso reverendo, che arriva nella città di Falling Rock. In questo posto, però, sembra essere successo qualcosa di terribile. Il luogo è completamente abbandonato e decadente. L’uomo sa che qualcosa di malvagio ha colpito gli abitanti di Falling Rock e decide di fermarsi nel Gentleman’s Hotel. Quando entra capisce che era un vecchio bordello, ormai abbandonato.
Dopo aver bevuto qualcosa, decide di uscire di nuovo e avvicinarsi ad una carrozza rovesciata. Li incontra una sopravvissuta della tragedia che sembra essersi compiuta in quel luogo. La ragazza, di nome Mary, gli racconta di essere arrivata nel luogo per lavoro, ma di essere stata attaccata da alcuni mostri, che hanno ucciso i suoi compagni. Mary si è salvata solamente grazie al suo ombrello fatto di quercia, un ottimo materiale contro gli esseri malvagi.
Durante la notte, al Gentleman’s Hotel, appaiono gli spiriti degli abitanti ormai deceduti. Tra questi, l’unico a rendersi conto di essere morto si avvicina a loro. L’uomo sembra sapere qualcosa sull’incubo che avvolge la città. Forse non è tutto perduto per Mary e Jebidiah.
Impressioni
The Gentleman’s Hotel è una graphic novel breve di poco più di 100 pagine. Credo che quello che manca di più in questa storia è un reale coinvolgimento con il protagonista. All’inizio della storia non viene presentato, così come non viene approfondito quasi nulla su di lui fino alla fine del volume, a parte il nome.
Diciamo che fino alla fine non è un personaggio presentato come particolarmente interessante, in quanto non viene spiegato né il suo passato, né da dove viene o quale sia il suo obiettivo. I suoi monologhi presentano principalmente ciò che vede e le sue intuizioni. Spesso riprende il fatto che Jebidiah desidera sconfiggere il male, ma non si sa il perché o il come. Insomma, un personaggio principale che non rimane decisamente impresso. Anche gli altri personaggi mi sono sembrati vuoti sotto questo aspetto,
La trama è interessante, anche se non particolarmente originale. L’elemento più particolare è forse il fatto che ci troviamo in un ambientazione western e, quindi, non generalmente presente nel fantasy e horror. Per la maggior parte abbiamo una serie di info dump su quello che è successo, ma nulla di molto coinvolgente.
Quello che veramente è da apprezzare in The Gentleman’s Hotel è sicuramente la parte delle illustrazioni. Sono azzeccate per il tipo di storia e molto curate. In particolare mi hanno colpito le tavole dove appaiono i fantasmi. L’utilizzo del blu a contrasto con il bianco e nero ha centrato il mood spettrale del momento. In generale, l’arte di Serra è perfettamente adatta a questo tipo di opera, tra il fantastico e l’horror, che non dimentica il contesto western.
In generale è una graphic novel che merita una lettura per le incredibili illustrazioni, ma non molto per la trama e per i personaggi.