Una polveriera sempre pronta ad esplodere, prima o poi farà del male a qualcuno.
The Divided States of Hysteria è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo e sullo shop digitale di SaldaPress.
La trama di The Divided States of Hysteria
Il volume nell’edizione italiana racchiude i sei capitoli della versione originale. Assistiamo ad un momento di crisi degli Stati Uniti d’America, durante il quale a problemi del passato si unisce una minaccia terroristica sconosciuta quanto pericolosa. Spetta ad un governo debole reagire alla violenza, ma tutto quello che la grande potenzia mondiale riesce a fare è organizzare una task force, incaricata di far luce sulla questione e di eliminare i terroristi.
L’agente Frank Villa riuscirà ad ottenere qualche risultato, lasciandosi dietro una scia di problemi su vari livelli, infrangendo leggi dello Stato, del buon senso e del buon costume.
L’opera
Ci troviamo di fronte a un’opera di difficile interpretazione. Da un lato The Divided States of Hysteria entra a gamba tesa sull’attualissima questione identitaria statunitense, una nazione che si è costruita nel tempo come somma delle sue parti, tenuta insieme solo dalla fedeltà alla bandiera, ma con profonde divisioni e rancori che dividono i suoi abitanti. Dall’altro questi temi di grande rilevanza sociale sono trattati con una crudezza imbarazzante, con un modo di far procedere la narrazione che spesso si arena sul politicamente scorretto e gira su sé stesso per il gusto di sorprendere e indignare.
Le contraddizioni e le disuguaglianze della locomotiva del mondo sono messe a nudo in ogni pagina, anche grazie all0improbabile suicide squad che Villa mette insieme per provare a salvare gli Stati Uniti: un insieme di persone portatrici di temi spesso in contrasto tra loro, obbligati a collaborare ma raramente in sintonia.
La feroce satira sociale regge tutta la responsabilità e la validità del volume, che soffre molto dal punto di vista registico e organizzativo. Il tratto di Chaykin è tutto fuorché piacevole da guardare, le pagine sono spesso piene di elementi che si confondono tra loro e non sempre riescono a costruire l’atmosfera adatta alle scene in corso.
Un vero peccato, perché in diversi punti il fumetto ha ritmo e inquadrature tipiche dei thriller anni Ottanta, capaci di raccontare diverse storie in parallelo, per poi stringere sulla macro trama principale.
Lo stile provocatorio dell’autore rimane comunque il suo marchio di fabbrica. Sappiamo bene che questo tipo di letteratura non è, come spesso di pensa, un prodotto destinato soltanto ai bambini e questo volume ne è la prova concreta. Una volta avvisati riguardo alla crudezza e lo stile grafico non eccelso, risulta evidente che The Divided States of Hysteria sia una lettura quasi obbligatoria per gli appassionati si cultura americana.
Scheda Tecnica
Formato: 18×27 cm, colore
Pagine: 160
Storia e disegni: Howard Chaykin
Traduzione: Stefano A. Cresti