Siamo già arrivati a metà stagione, iniziamo finalmente ad approfondire anche la trama principale.
La terza stagione di The Boys è disponibile su Amazon Prime Video, insieme alle precedenti. Dopo il rilascio dei primi tre episodi, dal quarto in poi è prevista una classica uscita settimanale.
Il quarto episodio di The Boys
Avevamo lasciato Hughie e Butcher alle prese con un piccolo momento di rigetto del V temporaneo. I due sembrano più uniti che mai e per una volta Billy non può fare altro che accettare il confronto.
Nel frattempo Homelander è completamente fuori da ogni controllo ed incarna tutti gli atteggiamenti tossici della società americana contemporanea. Nel suo rinnovato delirio di libertà se la prende con la Vought e con i poteri che opprimono lui e, di conseguenza, riescono a manipolare i cittadini comuni.
Intorno a lui troviamo un A-Train che prova ad abbracciare battaglie sui diritti civili, iniziando ad impegnarsi a suo modo, ovvero con scarsi risultati, come tutte le star che provano ad intraprendere un percorso sociale senza avere un’idea precisa di cosa significhi vivere nel disagio.
Deep ha meno dubbi sulla sua condotta, anche grazie a una moglie ormai evidentemente manipolatrice e ambiziosa, il cui fine è evidentemente diventare ricca e potente, anche ai danni del marito. Dopotutto si tratta della compagna scelta all’interno di una setta religiosa.
Dopo la promozione avvenuta nello scorso episodio possiamo contare nei Sette anche Supersonic, che sembra talmente ingenuo da attirare sospetti nello spettatore. Il ragazzo persegue la fama da quando era piccolo e, per quanto si dimostri molto gentile (forse con interessi) con Starlight, finisce sempre per cedere alle lusinghe della sua nuova posizione. Con tutto quello che ne consegue.
Il mondo dorati degli eroi si conferma problematico su tutti i livelli, soprattutto dopo che Homelander riesce a evitare la trappola tesa dal signor Edgar, coinvolgendo addirittura Victoria Neuman.
Ma non ci siamo dimenticati i nostri Boys. Butcher ha un colpo di genio che potrebbe inguaiare tutti, ma anche velocizzare le ricerche dell’arma definitiva. Una missione di cui percepiamo l’importanza anche grazie a un dialogo con Maeve, che si dice ormai pronta a morire pur di porre fine alla tirannia del Patriota.
Il gruppo riesce quindi ad arrivare in Russia grazie alle connessioni di Little Nina e a trovare il laboratorio dove a quanto pare si trova la tanto agognata arma.
Con uno dei colpi di scena più scontati e telefonati, soprattutto dal materiale promozionale che ha preceduto il rilascio della terza stagione, Soldatino non è morto e anzi, è stato sottoposto ad esperimenti che lo hanno addirittura rinforzato.
Da questa missione ricaviamo una coppa Butcher-Hughie che da antagonisti si trasformano in due facce della stessa medaglia. Kimiko è sempre più delusa e atterrita sulla sua condizione, ma in questo momento sembra più preoccupata per la sua sopravvivenza.
Se i primi episodi ci avevano indirizzato verso un maggior numero di richiami alla scrittura originale, in questo giro di boa possiamo iniziare a identificare alcune problematiche che emergono nel confronto tra il prodotto televisivo e il fumetto.
Il primo elemento è sicuramente la razionalità dimostrata da molti dei personaggi, dipinti prevalentemente come mostri nell’opera di Ennis.
Sicuramente prosegue il filo rosso che ha accomunato tutte e tre le stagioni, ovvero una evidente localizzazione americana, con conseguente adeguamento delle tematiche ma anche dei toni della narrazione, un po’ più delicati e stereotipati per essere più fruibili. Esattamente il contrario dell’idea originale, una satira spietata a tutti i cliché supereroistici.
L’elemento determinante non può che essere una serializzazione dalla durata imprevedibile, con un fulcro della storia, ovvero l’eventuale furia omicida ed abbattimento del grande cattivo Homelander, che non può che protrarsi nel tempo in prossimità del finale della serie.
In questo senso l’ingresso di Soldatino potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca, per ragioni legate al personaggio stesso. Dipinto come un Capitan America realistico, il nuovo personaggio si porta dietro tutti i problemi di una mentalità arretrata e una quasi onnipotenza, il che potrebbe essere un rinnovato motore di avventure più in linea col fumetto.