L’Italia, con la sua atmosfera e i suoi luoghi fatati, fa da perfetto fondale per questo finale.
Il terzo volume di Sweet Paprika è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di Star Comics.
La trama di Sweet Paprika 3
Il prologo di questo volume è dedicato ai retroscena del fallimento del matrimonio tra Paprika e Burnet. Una scelta importante da parte della nostra eroina, probabilmente la scelta giusta a giudicare dal trattamento che le viene riservato nelle prime pagine. Vittima delle circostanze, la vediamo a pezzi, completamente distrutta da una relazione che le ha tolto qualunque tipo di felicità e realizzazione personale.
Torniamo nel presente e in Italia, a Posillipo. I malvagi cospiratori Burnet e Anisette tramano nell’ombra per danneggiare Paprika, alle prese con le sue questioni famigliari, oltre che a quelle che riguardano la casa editrice. Il povero Dill, vittima di un equivoco, non se la passa molto bene, ma per sua fortuna viene spinto a reagire. Di certo un viaggio in Italia a spese della Infernum Press lo aiuta moltissimo.
Proprio mentre la situazione stava per tornare tranquilla, sorgono nuove complicazioni. Una ad esempio si chiama Za’atar. Il complotto ai suoi danni è fallito e la nuova coppia sembra partire col piede giusto, nonostante diverse ingerenze. I due sono molto simili, forse troppo. E con la complicità di Bean e l’aiuto di quasi tutto il cast di personaggi secondari, le cose potrebbero prendere una piega diversa.
L’opera
Si conclude, per ora, il viaggio di Paprika all’interno di sé stessa, alla ricerca di una vita meritevole di essere vissuta.
L’arco narrativo incentrato sulla sua famiglia giunge a una conclusione tutto sommato soddisfacente, con una riconciliazione che passa per il perdono e la comprensione dei reciproci punti di vista. Perfino l’irreprensibile Artemisio arriva a sbottonarsi facendo il bilancio di una vita solcata da piccole e grandi delusioni. Tutti i componenti della famiglia ne escono accresciuti, soprattutto grazie agli interventi provvidenziali di mamma Pepper.
Veniamo a capo anche della situazione che riguarda Burnet, dopo aver scoperto alcuni retroscena e aver osservato tutti i suoi comportamenti tossici. Arriviamo a scoprire un suo grande segreto, fondato sulla presa che ha avuto in tutti questi anni sulla nostra eroina.
Infine, riusciamo ad assistere a una vera e propria metamorfosi di Paprika, che finalmente riesce ad ascoltare i propri bisogni e a muoversi nella giusta direzione. Za’tar ci ricorda la Paprika del primo volume, con un lato sensibile nascosto molto in fondo, ma ancora prigioniero di una rigidità consapevole e ricercata, ma che non è adatta per una diavoletta alla ricerca di qualcosa di più.
In questo senso è Dill a rappresentare gli opposti che si attraggono, due modi di vedere la vita complementari, che si completano a vicenda sulla base di un obiettivo comune. Certo, la scintilla che fa scattare questa consapevolezza è forse un po’ forzata, ma a questo punto della narrazione mancava davvero poco per raggiungere l’obiettivo.
Dopo l’inevitabile giro turistico delle bellezze italiane scopriamo un epilogo positivo per (quasi) tutti, dopotutto la redenzione è un percorso che tutti possono intraprendere, se solo si dimostrano capaci di mettere da parte le cattive abitudini.
Anche in quest’ultimo volume assistiamo a una serie di comportamenti messi in luce come negativi, ma questi per fortuna sono bilanciati da altrettante pratiche positive, per una volta condotte con sicurezza e continuità. Paprika ci mette un po’ a uscire dal suo guscio, da problemi stratificati dopo anni di abusi e auto sabotaggio. La sua ricerca di libertà sessuale si dimostra nient’altro che il primo passo verso una vita semplicemente bilanciata, un punto di partenza per i futuri progetti. Non per niente le scene piccanti in questo ultimo volume assumono un significato diverso e meno trasgressivo, rispetto ai due precedenti capitoli.
Per questo motivo è apprezzabile il finale che, per quanto positivo, rimane aperto, molto lontano dal fiabesco “e vissero felici e contenti”. La situazione è ancora dinamica e in divenire. Ogni fine non rappresenta altro che un nuovo inizio, una nuova avventura, una nuova fase della nostra vita, da vivere al pieno delle proprie possibilità. Chissà cosa succederà alla nostra diavoletta preferita, chissà se la rivedremo in nuove piccanti avventure.
Scheda Tecnica
Formato: 15×21, bianco e nero
Pagine: 112
Testi e Disegni: Mirka Andolfo