Vediamo i segreti per far partire subito una raccolta fondi online
Il crowdfunding, l’attività di finanziamento online, si è sviluppata anche in Italia, raggiungendo quest’anno la somma di 41 milioni di euro. Più usuale, infatti, sta diventando l’esigenza delle azienda di organizzare campagne di finanziamento su piattaforme online per avviare i propri progetti, di qualsivoglia materia.
In Italia, però, rispetto al resto dell’Europa e del mondo, i progetti che diventano i protagonisti del mercato non sono impegnativi e sostanziosi. Parliamo soprattutto di piccoli progetti, che richiedono, per essere avviati, somme non eccessive. Sharitaly ha effettuato delle statistiche e ha confermato che i circa 8000 progetti valutati hanno raccolto in media 6000 euro ciascuno su per giù. Cifre irrisorie, insomma, rispetto a migliaia di euro.
Ma vediamo comunque quali sono le tattiche che possono rendere produttiva una campagna di crowdfunding:
- In primo luogo bisogna studiare bene la community in cui il progetto va ad essere finanziato. Parliamo di un pubblico nuovo o già esperto nel settore? Il consiglio che si può dare è di partire con la cerchia di contatti diretti e indiretti che si hanno. Meglio iniziare con i piedi di piombo anche per capire in che modo si potrà evolvere la situazione.
- Importante è incassare fin da subito i primi finanziamenti. Concentrare il tutto nella fase iniziale è una buona tattica per essere premiati più facilmente. I contatti diretti che si hanno dovrebbero subito investire nel progetto, per poi avviare la campagna sotto i migliori auspici visivi.
- La durata della campagna deve essere relativamente breve. Dai 30 ai 45 giorni sembra essere il periodo di tempo perfetto; non spingetevi oltre i 60 giorni. Più tempo passa e più si rischia la dispersione del progetto e la sua caduta nell’oblio.
- Di impulso per la campagna può essere anche la fissazione di riconoscimenti destinati ai finanziatori, in proporzione a quanto si è contribuito. Un esempio può essere offrire al primo finanziatore il prodotte al prezzo più basso possibile. Questo aiuterebbe ad avere la totale copertura del progetto in poco tempo; cosa che comporterebbe anche una maggiore visibilità al progetto stesso.
Un’idea per dare una buona spinta al progetto può essere quella di autofinanziarsi all’inizio, per garantire una buona base alla campagna. In realtà non tutti gli analisti sono d’accordo a riguardo. C’è chi ritiene che una tale scelta sia poco razionale e controproducente. Converrebbe, piuttosto, investire tutto nella pubblicità digitale destinata al progetto.
Lo sviluppo del crowdfunding ha portato alla formazione di diverse categorie di professionisti che si impegnano ad affiancare i promotori delle campagne per guidarli al meglio in questa attività. Le competenze specifiche sono necessarie e non vanno sottovalutate. In caso contrario, ne vale della vita del progetto stesso.