Dopo la pubblicazione de Il principe e la Sarta, Jen Wang torna in Italia con la sua nuova opera intitolata Stargazing. Edita sempre da Bao Publishing, Stargazing è una storia dolce e fanciullesca che racconta l’amicizia di due bambine molto diverse tra loro e della loro crescita personale che le porterà a vivere gioie e dolori di quella che sembra la normale vita di tutti i giorni.
Una storia che sembra, anche grazie allo stile di disegno e la colorazione scelta da Lark Pien, un racconto per l’infanzia o per la prima adolescenza, che però nasconde tra le sue pagine una storia per tutti, piena di spunti di riflessione e momenti toccanti. Un racconto semplice ma decisamente incisivo, che sembra quasi scivolare con naturalezza tra le mani del lettore, che passerà dall’inizio alla fine del volume senza nemmeno rendersene conto per via della semplicità della sua lettura.
Ma cosa nasconde Stargazing di Bao Publishing?
Tutto parte da Christine…
Christine e Moon, due bambine decisamente diverse
Le pagine di Stargazing si aprono durante una festa in chiesa in cui il lettore farà la conoscenza di Christine e della sua famiglia. Una ragazzina sveglia, che suona il violino e che timidamente tenta di ribellarsi a quelle che sono le regole formali della sua famiglia, anche se forse ancora non lo sa.
La famiglia di Christine infatti è una delle tante famiglie migrate dalla Cina o da Taiwan in America, con figli nati nel territorio americano e che vive con forte entusiasmo e rispetto la vita della chiesa e della sua comunità. Ed è proprio durante il buffet dopo la festa in chiesa che fa il suo ingresso Moon, una bambina decisamente fuori dagli schemi che potremmo definire “stramba” anche solo dall’aspetto e dall’atteggiamento.
Come succede spesso in questi casi, le voci sul conto della ragazzina sono molte: si dice che si sia trasferita perché ha picchiato un altro bambino e che sia una testa calda, e che la madre sia in difficoltà economica. Voci che arrivano anche al gruppo di amici di Christine e creano in lei quel senso di timore nei confronti dello sconosciuto di turno.
Ma la vita ha in serbo ben altro per il nostro strano duo. Le voci sulla difficoltà economica della madre di Moon erano vere, e la famiglia di Christine decide quindi di liberare la dependance (una volta occupata dal nonno) per ospitare la famiglia. Inizia così una sorta di convivenza forzata tra le due bambine, che vede una Christine scontrarsi prima con l’esuberanza di Moon e del suo non avere regole, per poi arrivare a scoprire sentimenti come la gelosia o la rabbia nei confronti di quella bambina che arriva ad incarnare il suo ideale di libertà.
Tuttavia Moon ha un segreto: dice di venire dallo spazio, in quanto spesso sogna delle figure angeliche che le parlano, e sostiene che un giorno tornerà in quelle terre. Quel giorno però non arriverà mai, al suo posto arriverà una doccia fredda che farà pentire Christine di alcune azioni rivolte a Moon e farà inevitabilmente crescere entrambe le ragazze.
Disegni fanciulleschi per una storia matura
Il punto di forza di Stargazing in questa edizione cartonata di Bao Publishing, sono sicuramente i suoi disegni. Semplici tratti fanciulleschi con colorazioni pastello capaci di immedesimare perfettamente il lettore in quelle che sono le difficoltà che i suoi protagonisti affronteranno durante questo racconto.
I temi trattati nel fumetto infatti sono quelli che spesso si leggono nelle storie adolescenziali per ragazzi: l’invidia, la gelosia, la voglia di dimostrarsi capaci a tutto, l’amicizia, i primi sentimenti amorosi, la tristezza ed il pentimento. Tutte emozioni presenti anche in Stargazing e che spesso ci fanno dimenticare la tenera età dei suoi protagonisti. Fortunatamente lo stile di disegno e la sua colorazione sottolineano in modo magistrale che questa è una storia di bambini, anche quando i toni diventeranno molto più maturi e la tristezza prenderà il sopravvento.
Le tavole colorate e felici delle prime pagine lasceranno spazio a tonalità più cupe e malinconiche, facendo sentire quelli che sono i momenti tristi della narrazione, facendo quasi sembrare che ogni cosa venga raccontata di notte, come se mancasse la luminosità del sole.
Una scelta stilistica molto semplice, ma decisamente incisiva, che fa guadagnare punti extra a questa graphic novel.
Anche il linguaggio scelto per i dialoghi spesso tende ad essere semplice e sereno, prestando però sempre attenzione a quelle parti in cui la storia necessita di una marcia in più per essere ancora più incisiva, facendo ad esempio parlare un adulto o spiegando una situazione spiacevole attraverso delle tavole silenziose ed incentrate su un espressione o un gesto.
Se sei curioso di scoprire il racconto di Stargazing, sul sito di Bao Publishing è presente un estratto, che puoi leggere comodamente qui sotto: