Semi di stella e guerriere malvagie, la quinta serie è senza dubbio ricco di colpi di scena, sia nella versione animata che editoriale.
Come anticipato nel precedente articolo, le due versioni della trama prenderanno direzioni completamente diverse ed entrambi avranno risvolti drammatici.
Prima di proseguire la lettura, avviso che ci saranno numero spoiler.
Riassunto del primo tempo
In uno spazio non ben definito, una misteriosa voce risveglia un personaggio appartenente dal passato, liberandolo dalla prigionia che, assetato di vendetta, provoca una pioggia di vetro.
Mamoru e Usagi assistono così a quello che loro credono essere tante stelle cadenti. Il ragazzo viene accidentalmente colpito all’occhio da una di queste schegge, ma inizialmente non presta attenzione pensando si tratti di semplice polvere.
Il giorno seguente il ragazzo è distratto, completamente assente tanto da non rendersi conto della proposta appena ricevuta da Usagi, ovvero di far evolvere la loro relazione e fare “tutto ciò che le liceali fanno”.
Preoccupata per l’insolito atteggiamento di Mamoru, sia nella vita privata che in battaglia, la ragazza lo segue fino a casa e scopre con orrore che il ragazzo ha riempito la casa di specchi.
Ancor più spaventosa è la voce di una donna la cui figura prende vita da dietro uno specchio: Nehellenia.
Cosa ci propone il primo tempo di Sailor Star?
La regina della notte, condannata all’eterna prigionia, viene liberata da una misteriosa entità.
Tornata sulla Terra, vuole vendicarsi di Usagi colpendo le persone a lei più care: riesce ad ipnotizzare Mamoru portandolo nel mondo degli specchi e, di conseguenza, si fa seguire da Sailor Moon e le sue guerriere.
Il ritorno di Nehellenia è più inquietante della quarta serie stessa.
Completamente folle e assetata di vendetta, la donna trascina le guerriere in un labirinto onirico senza via d’uscita.
Catapultate in realtà fittizie e affiancate dalle Outers, le Sailor dovranno affrontare i peggiori incubi per ritrovarsi poi imprigionate dentro uno specchio.
La regina riversa a Usagi un trattamento diverso: la costringe ad attraversare
una radura dove dei fiori parlanti le faranno perdere la memoria (come ne “Alice nei paese delle meraviglie”) fino all’attraversamento di un bosco di rovi (come ne “La Bella addormentata nel bosco”).
Superati questi ostacoli, Usagi giunge al cospetto di Nehellenia che, sadica, annulla la mente di Mamoru facendolo sprofondare nell’oblio.
Perché questa anteprima è così traumatizzante?
Il ritorno di un malvagio precedentemente sconfitto non è una novità, ma il personaggio di Nehellenia rompe gli schemi: l’ossessione verso l’eterna bellezza è amplificata così come l’ingiustificato odio nei confronti di Serenity.
Consapevole di non essere riuscita a neutralizzare né la principessa né Chibiusa, decide di estirpare il problema dalla radice.
Annullando la coscienza di Mamoru, Nehellenia non si limita a modificare il futuro conosciuto durante la seconda serie, lo cancella definitivamente.
Chibiusa muore tra le braccia di Usagi svanendo nel nulla, segno che la sua nascita non avrà luogo così come la creazione di Crystal Tokyo.
“Ora vivrai come me, da sola senza amici né famiglia per l’eternità”
Il pensiero di Nehellenia non fa una piega. La solitudine perenne è una condanna atroce, ma se da una parte non si sente realizzata, dall’altra la sua vanesia la rende succube non solo delle proprie fobie, ma anche dal possibile giudizio altrui.
Usagi è buona, non riesce a provare odio e il suo sguardo compassionevole colpisce l’animo della regina.
“Non ti odio, mi fai solo pena e mi dispiace per te” sembra il pensiero che Nehellenia percepisce sia da Usagi che dalle guerriere imprigionate negli specchi, ma se la magia nera non ha scalfito la principessa della Luna, la classica tortura che precede un omicidio sembra la soluzione ideale.
Comincia così una serie di violente ai danni di Usci, debitamente censurati da Mediaset con una serie di primi piani, che mostreranno a pieno la follia della regina.
Potenti scariche elettrice indeboliranno la ragazza già ferita dalle precedenti prove affrontate, ma questo non soddisfa Nehellenia che decide di strozzarla con le proprie mani per poi scuoterla come una bambola di pezza e scagliarla rovinosamente a terra.
Se la quarta serie non aveva ben evidenziato la pazzia di questo personaggio, l’inizio di Sailor Star lo rimarca.
Infiltrata nelle viscere della Luna millenni prima, Nehellenia ritorna per ben due volte nel presente con l’unico scopo di annientare Serenity, non tanto per conquistare il prezioso Cristallo d’Argento molto ambito da tutti i nemici precedenti, ma per vanesia, per essere la più bella per l’eternità.
Proprio come la strega cattiva di Biancaneve.
In conclusione, cosa ci mostra questa fusione tra la quarta e quinta serie?
Il primo tempo di SailorStar potrebbe essere confuso con i classici episodi filler per allungare i tempi televisivi, come accaduto con la seconda.
Con il ritorno di Nehellenia si integrano alcuni passaggi importati visti solo nel manga come il risveglio di Sailor Saturn e il potenziamento delle guerriere Sailor.
Decisamente più scenici e appassionanti, gli episodi coinvolgono lo spettatore che si ritrova sbigottito di fronte al ritorno della regina, più crudele che mai.
Nehellenia viene sconfitta, imprigionata e una volta libera vuole vendetta. Non ha alcun rimorso riguardo le sue gesta passate: incarna il male, il lato oscuro della Luna, la zona d’ombra.
Come citato da lei stessa nel manga “la luce richiama le tenebre” e lei stessa ne è parte integrante.e proprio con le tenebre legate alla notte attua il suo diabolico piano.
Le guerriere Sailor vengono imprigionate in un incubo e saranno costrette ad affrontare le proprie paure inconsce.
Provate ad immaginare di ritrovarvi in un bosco e correre in circolo per tornare al punto di partenza. La privazione del senso di orientamento è un trauma così come la paura di non superare gli ostacoli della vita e non riuscire a proteggere chi si ama.
Nehellenia gioca a scacchi con le guerriere e attende il momento opportuno per la mossa vincente.
Le illude facendole sconfiggere un demone e, dopo averle viste felici per la vittoria anche se stremate, le imprigiona in uno specchio, pronte per essere esposte nella propria sala del trono. Lo scontro contro il demone era solo un diversivo: in caso di sconfitta o vittoria le guerriere erano destinate ad essere imprigionate.
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Inermi, ma coscienti, le Sailor assistono impotenti alla morte della piccola Chibiusa e alle torture su Usagi.
Se il sadismo di Nehellenia nei confronti della protagonista è fisico, per le Sailor è psicologico, un gioco agghiacciante che si rivelerà un’arma a doppio taglio dato che la psiche sarà il tallone d’Achille della regina.
Vanesia, follia e un maniacale egocentrismo sono i pregi e i difetti di questo meraviglioso personaggio che, insieme al Principe Diamond, la distingue dal classico antagonista di turno.