Sony è già uno dei nomi principali nell’ambito dei giochi, della produzione cinematografica e nella musica. E adesso sembra che voglia espandersi ulteriormente, scendendo in campo nel mondo dell’animazione, di fatto sfidando due colossi mondiali nel campo, come Netflix, che nel suo catalogo ha aggiunto numerosi titoli, sia acquistati che produzioni originali, che Disney, che ha fatto dell’animazione un progetto di vita.
Sony in realtà ha già le mani in pasta nel campo dell’animazione: Aniplex, una delle principali compagnie di produzione di anime e giochi mobile, è una sussidiaria di Sony ed è responsabile sia delle serie anime che dei film di Demon Slayer (di cui è in uscita il film nei prossimi tempi) e Fate/Grand Order, il cui successo si è espanso a livello globale. Inoltre, Animax Broadcasting Japan è uno dei principali canali gratuiti di trasmissione televisiva a tema anime a livello nazionale, mentre Funimation USA è uno dei più grandi distributori di anime sul suolo americano.
A differenza quindi dei servizi di streaming, Sony copre l’intera catena produttiva anime. I numeri sono già molto rilevanti, dato che i guadagni di Aniplex nel primo trimestre 2020 sono molto vicini a quelli della direzione cinematografica dello stesso periodo. E i numeri salgono ancora se si considerano i proventi determinati da merchandise e prodotti accessori, come per esempio le colonne sonore, etichettate sempre Sony Music Entertainment.
L’espansione di Sony
Sembra quindi che Sony, nonostante i numeri, voglia fare molto di più per entrare a tutti gli effetti come competitor nel mondo dell’animazione. Masao Takayama, presidente della Animax, ha infatti dichiarato di voler seguire, sebbene in scala minore, il modello business di Disney, il cui successo è basato sulla presenza di canali multipli interconnessi, con prodotti di animazione supportati da merchandise e parchi a tema.
A questo proposito, Sony ha compiuto grandi investimenti. Ad Aprile, a seguito dell’Aniplex Online Fest, ha investito 400 milioni di dollari nella piattaforma di video-sharing cinese Bilibili, che ha contribuito allo streaming dell’evento, potenziando di fatto la sua posizione nel mercato cinese. Inoltre, ha investito altri 250 milioni di dollari in Epic Games, l’operatore americano del popolare gioco online Fortnite, che grazie al suo successo è diventato un evento multimediale, con live musicali integrate nel gioco in sè, mostrando di fatto la potenza multicanale che può avere un servizio gaming.
Anche la tecnologia è alla base della strategia di Sony per potenziare la sua presenza nel mondo dell’animazione. Infatti la multinazionale, in collaborazione con Animax, starebbe sviluppando un sistema per poter doppiare in remoto. Solitamente il doppiaggio viene fatto in gruppo in una stanza insonorizzata, ma durante la pandemia di Covid era ovviamente impossibile permettere ai doppiatori di continuare a lavorare in quella situazione, causando quindi un inevitabile ritardo nella produzione di moltissimi titoli. Sony si sarebbe ispirata a questo fatto per iniziare a sviluppare una tecnologia che, una volta ultimata, potrebbe dare alla compagnia un enorme vantaggio in termini economici.
Non c’è che dire: Sony ha in mente un progetto ben chiaro e delineato per imporsi sul mercato dell’animazione e diventare un nome prominente, sfilando ai colossi del campo il loro scettro, con investimenti ben mirati per imporsi nuovamente come leader in un settore di grande importanza a livello globale.
Fonte: Nikkei Asian Review