Soloist in a Cage è un manga scritto e disegnato da Shiro Moriya, comparso sulla rivista online Shonen Jump + di Shueisha tra il 208 e il 2021. In seguito è stato riproposto sulla piattaforma MangaPlus. In Italia l’opera è pubblicata da Star Comics ed è uscita in fumetteria il 21 settembre; è disponibile anche in Limited Edition con box allegato.
Qui è possibile acquistare il primo volume della serie.
La trama di Soloist in a Cage
Prison City è una città prigione in cui vengono rinchiusi anche i criminali più insignificanti. Lasciati completamente liberi di agire, non tutti i prigionieri lavorano onestamente, ma la maggior parte continua a perpetrare crimini di varia natura.
Chloe è una bambina nata all’interno della prigione; da quanto i genitori sono scomparsi si è rimboccata le maniche per potersi prendere cura del fratello minore, ancora neonato, Locke, anche se in tutta la sua vita non è mai uscita dall’appartamento in cui vivono. Riesce a tirare avanti grazie all’aiuto di alcuni vicini che le portano da mangiare.
Una sera li sente parlare del loro desiderio di evadere e per consentire una vita migliore al fratellino decide di seguirli; mentre scalano le mura di contenimento, tuttavia, suo fratello cade di sotto e non può fare nulla per recuperarlo. I tre evasi si prendono cura di lei e la addestrano, rendendola incredibilmente forte. Così un giorno, anni dopo, Chloe ritorna a Prison City per trovare e salvare suo fratello.
Impressioni
Soloist in a Cage è un’opera veramente interessante, che fa della famiglia uno dei fulcri della narrazione; la protagonista desidera ritrovare il fratellino all’interno della grande città prigione, ma non si tratta dell’unico personaggio che agisce per i propri cari. I suoi tre vicini, ad esempio, decidono di evadere per raggiungere le loro famiglie che non vedono tantissimi anni. Oppure Kerry, uno degli informatori più capaci della prigione, ha ormai come unico obiettivo quello di vendicare la nipote, uccisa dalle mafie che agiscono all’interno delle mura e rapiscono le detenute per schiavizzarle.
Claustrofobico e angosciante, il manga fa sfoggio di un’atmosfera lugubre e cupa, resa particolarmente bene grazie anche agli stacchi delle ambientazioni: l’autore ricorre infatti a vignette più luminose nelle poche scene che si svolgono al di fuori della prigione e mentre Chloe si trova nella sua stanza assieme al fratello, mentre divengono scure e notturne quando i personaggi si trovano a vagare per le strade di Prison City. Il tutto è reso più angosciante dalla neve che non smette mai di cadere all’interno delle mura.
I personaggi sono ben caratterizzati e lasciano trasparire tutte le loro emozioni e preoccupazioni; in particolare nella protagonista si percepisce tutta la sua angoscia e tutto il desiderio di trovare, salvare e proteggere il fratello. Nei vari detenuti che appaiono nelle pagine dell’opera si riesce a percepire la perdita di qualsiasi speranza; sopravvive solamente quella di Chloe, l’unica scintilla nell’oscurità del carcere e unico vero motore di tutta la storia.
Il tratto di disegno unico e dettagliato, segnato dall’utilizzo preponderante del nero, garantisce all’opera l’ottima resa degli aspetti più brutali e cruenti della narrazione, dalle violente e sanguinose battaglie che si susseguono una dopo l’altra, alle brutali uccisioni perpetrate dalla protagonista e dagli altri detenuti.