Dopo due stagioni che hanno saputo conquistare milioni di spettatori in ogni angolo del mondo, Solo Leveling si è ormai imposto come uno degli anime più appassionanti e discussi degli ultimi anni. Il gran finale della seconda stagione ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso e con l’impazienza di scoprire cosa accadrà dopo. Ma chi sperava in un ritorno rapido della serie dovrà fare i conti con una realtà ben diversa: la terza stagione non arriverà a breve.

Il motivo di questa lunga attesa non è imputabile a problemi logistici o ostacoli produttivi, bensì alla complessità intrinseca del progetto. In una sessione AMA (Ask Me Anything) tenutasi recentemente su Reddit, i produttori Sota Furuhashi e Atsushi Kaneko hanno offerto uno sguardo dietro le quinte del processo creativo, rivelando un dettaglio sorprendente: ogni episodio può richiedere anche fino a 10-12 mesi di lavoro. Una tempistica estenuante, frutto dell’enorme attenzione riservata all’animazione, al doppiaggio in più lingue e a una localizzazione estremamente curata.
Solo Leveling 3, un’attesa che promette una stagione memorabile
La terza stagione, inoltre, coprirà un arco narrativo denso di svolte e momenti cruciali. Il protagonista, Jinwoo, si troverà a dover affrontare nuove responsabilità in quanto Shadow Monarch, e l’universo della storia si espanderà ben oltre i confini visti finora. Questo salto di scala narrativa implica una crescita proporzionale anche sul piano tecnico e artistico, il che allunga inevitabilmente i tempi di realizzazione.

Nonostante ciò, Furuhashi e Kaneko hanno voluto rassicurare i fan sull’impegno del team, sottolineando quanto il sostegno del pubblico sia vitale per il prosieguo della serie. Con un tono ironico e affettuoso, i due hanno paragonato la situazione a quella della Genkidama di Dragon Ball: una gigantesca sfera di energia generata dal contributo di tutti. Un paragone simbolico, ma efficace per far comprendere quanto l’energia e l’entusiasmo dei fan siano parte integrante del successo di Solo Leveling.

Alla guida del progetto rimane il regista Shunsuke Nakashige, il cui ruolo creativo è supportato sia dalla fiducia dello studio che da un dialogo costante con l’autore del manhwa originale. L’obiettivo condiviso da tutta la squadra è chiaro: realizzare una stagione fedele alla fonte, coinvolgente a livello emotivo e spettacolare dal punto di vista visivo, capace di rispettare — e superare — le aspettative sempre più elevate del pubblico.

Chi si aspettava un ritorno imminente dovrà quindi pazientare, ma non invano. Il team sta infatti lavorando per alzare ancora di più l’asticella qualitativa e rendere giustizia a una parte della storia che segna un vero punto di svolta nella narrazione. I fan possono dunque aspettarsi una stagione 3 che, sebbene più lontana nel tempo, si preannuncia come una delle più memorabili di sempre.