Con la conclusione della seconda stagione, Solo Leveling: Arise From the Shadow, l’anime si trova a un punto di svolta, mentre l’attesa per una conferma ufficiale della terza stagione continua.

Meno “Solo”: è ora di dare spazio ai personaggi secondari
Fino ad ora la serie ha ruotato quasi esclusivamente intorno a Sung Jinwoo, l’hunter più debole della Corea divenuto in breve tempo il più potente. Il suo viaggio di crescita è stato il motore narrativo di entrambe le stagioni, ma ha finito per isolare il protagonista dal resto del cast. I personaggi secondari, pur presenti, sono rimasti sullo sfondo: Cha Hae-In, Go Gun-Hee, Baek Yoonho e molti altri hanno potenziale, ma non hanno ancora avuto il giusto spazio.
Per evitare che la storia perda di tensione emotiva, è necessario riequilibrare il focus, dando voce e profondità anche ai comprimari. Se Sung continua a essere l’unico personaggio rilevante, l’universo narrativo finirà per perdere consistenza.
Una direzione narrativa più chiara
Il percorso di Sung ha raggiunto un obiettivo importante: salvare sua madre. Ma cosa viene dopo? La seconda stagione ha già sollevato la domanda, mostrando un protagonista che inizia a mettere in discussione la propria missione. È questo il momento ideale per introdurre una vera e propria trama centrale, qualcosa che vada oltre il semplice “diventa più forte e sconfiggi il prossimo boss”.
Uno spunto interessante è già stato seminato: la natura del sistema, le origini del potere di Sung, l’esistenza di creature intelligenti capaci di viaggiare tra mondi. Se sviluppati con coerenza e tensione, questi elementi possono trasformare Solo Leveling da anime spettacolare a serie memorabile.
Solo Leveling, la sfida dell’equilibrio
Il rischio è che la spettacolarità delle battaglie diventi fine a sé stessa. Se ogni scontro finisce per ribadire quanto Jinwoo sia superiore a chiunque altro, la sorpresa svanisce. Senza conflitto credibile, anche la potenza perde mordente. La terza stagione dovrà quindi proporre nemici che non siano solo più forti, ma anche narrativamente stimolanti.
Allo stesso tempo, dovrà gestire un equilibrio delicato: continuare a valorizzare il protagonista senza escludere il resto del cast e costruire una progressione che non sia soltanto numerica, ma anche tematica e psicologica.
Solo Leveling ha ancora moltissimo da offrire, ma per farlo dovrà evolversi. Una terza stagione che sappia mettere in discussione la struttura vista finora, valorizzare l’intero cast e introdurre una trama solida potrebbe segnare un punto di svolta decisivo per l’anime.