Quando guardi per troppo tempo nell’abisso, questo inizia a guardare verso di te. Non è così facile affrontare i propri incubi.
Slumber è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di SaldaPress.
La trama di Slumber
Si dice che la città di New York non dorma mai, ma si tratta solo di una leggenda metropolitana. Lo sanno bene le vittime degli omicidi dei sonnambuli. Efferati delitti compiuti da persone che affermano di risvegliarsi sulla scena del crimine, inconsapevoli di quanto sia appena accaduto. Siamo già al settimo caso e la polizia non sa davvero come agire. L’unica pista porta verso Stetson, una detective dei sogni che afferma di riuscire a risolvere le problematiche legate al sonno.
La responsabile di questi omicidi non è altri che Valkira l’attraversaombre, capace di spostarsi tra i sogni e tra le persone, pertanto quasi inacciuffabile. Sarà necessario sacrificare qualcosa per riuscire a trovarsi faccia a faccia con Valkira, ma la soluzione potrebbe essere più dolorosa di quanto ci si potesse aspettare.
L’opera
Slumber ricorda sotto diversi aspetti le storie che hanno reso famoso Tim Burton. Un mondo in cui il soprannaturale diventa quasi normale, personaggi problematici ma proattivi nella risoluzione dei problemi, con tecniche molto lontane da quello che normalmente si definirebbe buon senso.
In questo caso troviamo una Stetson che entra ed esce dalla psiche umana attraverso una porta rossa, ereditata dal precedente cacciatore di incubi. I suoi compagni sono un essere umano dalle fattezze simili ad Edgar Allan Poe e un demonietto cannibale. Niente di tutto questo avrebbe senso in altre circostanze, ma funziona.
Le tecniche di Stetson per risolvere i suoi casi vanno dalla rimozione dei ricordi di membri della famiglia dai propri clienti, corruzione di parti del subconscio dei propri amici, ma anche scappatelle all’interno dei sogni altrui, mascherate da interventi di riparazione di routine. Di certo nel mondo reale la sua sanità mentale non è particolarmente migliore, i due mondi non sono così tanto divisi per lei.
Valkira risulta una nemesi molto credibile, la sua storia la avvicina al pubblico, che viene messo in condizione di comprenderne le motivazioni.
La narrazione procede senza intoppi, con numerosi colpi di scena che tengono viva l’attenzione. Tanta azione accompagna segmenti più riflessivi, necessari per approfondire le pieghe della psicologia dei protagonisti.
I disegni ben si adattano al contesto surreale in cui si dipana la storia. Niente funziona come dovrebbe, ma c’è sempre una giustificazione visiva a riguardo. Proprio l’impatto visivo aiuta a non entrare troppo nel campo dell’horror, lasciandoci però colpiti nei momenti di maggiore tensione.
Scheda Tecnica
Formato: 17×26, colore
Pagine: 176
Storia: Tyler Burton Smith
Disegni: Vanessa Cardinali
Traduzione: Chiara Balestri