Benvenuti cari lettori di iCrewPlay, in questa nuova rubrica dove parleremo di quegli anime che hanno fatto la storia dell’animazione nipponica ad un punto tale da diventare culto per un qualsiasi otaku! Quindi, questa rubrica fa sicuramente al caso vostro!
Vi è mai capitato di finire un bell’anime e sentirvi un po’ persi, facendovi la classica domanda “che ne faccio, ora, della mia vita?“. Tranquilli, è capitato a tutti (vero? Ditemi di sì!) e sappiamo che l’unica soluzione per non sentire la mancanza degli eroi a cui ci eravamo tanto affezionati è – rullo di tamburi – affezionarsi ad altri eroi! Facile a dirsi! Si passano ore a scrollare gli elenchi delle ultime uscite di anime e non riusciamo a trovare qualcosa che faccia al caso nostro.
E se la chiave per risolvere questa situazione fosse nel passato? Tranquilli, non dovrete costruire una macchina del tempo! Semplicemente, basterà consultare la rubrica Otakult (che tratta gli anime che sono stati prodotti dagli anni ’70 fino alla fine degli anni ’90) e trovare lo spunto su cosa guardare in futuro (anche se parliamo di anime del passato)!
Iniziamo con la rubrica Otakult, l’unica rubrica che impegna buona parte del testo per fare pubblicità a sè stessa e per ripetere ad oltranza il nome “Otakult” quasi come un messaggio subliminale…Otakult!
L’anime che apre le danze: Slam Dunk!
Dal 1993 al 1996, andò in onda, in Giappone, un anime sul basket che raccontava la storia di un giovane dai capelli rossi, Hanamichi Sakuragi, che entra a far parte del club di pallacanestro dell’Istituto Shohoku con il nobile ed elevato fine di…far colpo su una ragazza appassionata di basket! In Italia, l’opera di Takehiko Inoue arrivò solo nel 2000, edita da Yamato Video.
Il manga iniziò la serializzazione nel 1990 e oggi, a ben 29 anni dai primi disegni che gli diedero vita, siamo qui, ancora, a parlarne. Perché? Perché la rubrica Otakult esiste per questo e se siete alla ricerca di qualcosa da guardare che vi faccia ridere (vi staccherete la pelle di dosso), emozionare fino alle lacrime e che vi tenga incollati allo schermo per tutta la durata dei 101 episodi, preferendoli al cibo ed al sonno, fermate le vostre ricerche: avete trovato il “Sacro Graal” dell’animazione!
STRUTTURA DELL’OPERA
Slam Dunk non può essere definito, banalmente, come semplice anime sportivo. La storia, sebbene ruoti intorno al basket, ha tutta una serie di altre componenti che rendono la narrazione lontana dalla mera telecronaca di un evento sportivo (come accade in Kuroko no Basket, cough! cough!). I personaggi, studenti delle superiori, vivono la passione per il basket in modo indissolubile dalle problematiche che colpiscono i ragazzi di quella fascia di età. C’è chi si innamora e vuole fare colpo su una ragazza, vivendo dei veri e propri sogni ad occhi aperti e c’è chi prende una strada sbagliata, deviato da compagnie non irreprensibili. Ed ecco che, dopo lo sport, viene fuori il secondo grande protagonista dell’anime: la rissa.
Le risse, in Slam Dunk, avvengono nella duplice forma di momento comico e di momento altamente drammatico. In queste ultime, la narrazione raggiuge dei climax impressionanti. Non si tratta, in questi casi, di mazzate con il solo fine dell’action ma di veri e propri riti di passaggio in cui determinati personaggi mettono in discussione la propria esistenza attraverso il confronto, anche fisico e violento, con i propri coetanei.
IN CONCLUSIONE
Risse e basket, nell’anime di Inoue, sono due fili che si intrecciano spesso. Per gli studenti iscritti ad un club scolastico, la buona condotta, anche al di fuori delle aule, è una conditio sine qua non dalla quale dipende la vita del club stesso. Come nelle risse, anche nelle partite di basket si toccano momenti comici e momenti drammatici. Entrambi i vettori narrativi, sportivo e violento, generano istanti di pura adrenalina ed innescano tutti i meccanismi percettivi ed emotivi che fanno temere che battere le palpebre potrebbe far perdere qualcosa della trama.
Molto interessante questa rubrica!! Ci sono un sacco di prodotti interessanti che meritano di essere riscoperti :D
Wow incipit spettacolare..quanti ricordi legati all’anime ed al manga di Inoue? non se ne vedono più in giro di opere di questo livello!!!
Non vedo l’ora di leggere tutti gli articoli della nuova rubrica Otakult, mi fa venir voglia di guardare e riguardare.