Dopo la recensione di Il nuovo mondo, ecco quella di SID – To hell and back.
INTRODUZIONE
SID – To hell and back è un manga di Antonio Pannullo edito da EF Edizioni nella collana Reika Manga. Antonio Pannullo nasce inizialmente come grafico per poi appassionarsi all’illustrazione e realizzare anche lavori di prestigio come il comparto illustrativo per il libro “L’ultimo uomo bianco” di R.E. Howard, il creatore di Conan il barbaro. Ha realizzato fumetti per avvicinare i giovani alla storia locale e nazionale e soggetti che rappresentano i luoghi e i protagonisti delle “tribù underground”.
TRAMA
La storia è ambientata in un futuro, forse lontano, in cui è possibile realizzare delle copie di se stessi, dei propri parenti o animali deceduti o addirittura di grandi eroi e personaggi del passato. Queste operazioni sono regolamentate dalle autorità competenti che controllano i codici sorgente delle copie generate. Una scultrice ha intenzione di realizzare una copia di Sid Vicious.
La scultrice alla fine riesce nel suo intento, riportare in vita artificialmente una stella perduta della musica, ma ciò di cui non tiene conto è il suo comportamento aggressivo e spregiudicato che porterà alla morte della donna. Vicious poi se ne va, alla ricerca di qualcosa e di una Nancy che ormai non esiste più.
STRUTTURA DELL’OPERA
Il fumetto è costruito in maniera tale da far sì che passato e futuro si mescolino continuamente a livello di sceneggiatura e scenografia attraverso cut-up delle immagini, proprio come era in uso nell’arte surrealista. La sceneggiatura si limita a qualche sequenza narrativa e a dialoghi brevi e serrati in quanto la vera forza del manga sta nella potenza delle immagini e delle inquadrature adottate per enfatizzarle al meglio.
IMPRESSIONI PERSONALI
Questo manga fantascientifico richiama un tema percorso molte volte nel campo della letteratura: l’idea di poter riportare in vita i morti. Sebbene in questo contesto lo si faccia artificialmente, l’idea di base rimane la stessa e, come la letteratura ci insegna, tentare l’impossibile porta a un destino spesso crudele. Ciò è accaduto con Viktor Frankenstein nel momento in cui ha portato in vita la sua “creatura” così come è successo alla scultrice nel creare la sua copia di Sid Vicious.
In modo breve e incisivo il concetto è stato ben reso, rendendo anche omaggio a uno dei personaggi più controversi e apprezzati della musica punk rock. La grafica è ben realizzata sia da un punto di vista tecnico sia di resa emotiva.
Grazie mille per il supporto