Bentornato in questo nuovo appuntamento con la rubrica Boys&Lovers. Quest’oggi parleremo di un’opera davvero molto breve, ma allo stesso tempo piacevole alla lettura. Si tratta di Shiawase no Ashioto.
Shiawase no Ashioto è un’opera che si compone di appena 6 capitoli, ognuna delle quali è una storia autoconclusiva con tematiche molto simili. È un volume estremamente vecchio (è stato pubblicato per la prima volta nel 2004) da
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La trama di Shiawase no Ashioto
Le storie del volume sono tutte molto varie, ma hanno tutte una caratteristica: il personaggio sul quale si incentrano è quello innamorato dell’altro personaggio, e alla fine è anche quello che riceve la confessione.
In Omoi no Yukue, i protagonisti sono Yue e Alec: il primo è uno dei servitori della magione del secondo che, dopo essere giunto ad una certa età, non sembra avere alcuna intenzione di contrarre matrimonio. Yue si rende conto di essere innamorato del signore che lo tratta sempre gentilmente, ma Alec sembra essere così con tutti.
In Kimi bi Yori i protagonisti sono due studenti coetanei delle superiori che si trovano a vivere nella stessa stanza al dormitorio. Okano si impegna seriamente nel disegno, per il quale ha una grande abilità, mentre Tsukamoto è il belloccio della situazione alquanto disinteressato in tutto, ma che acquisisce un certo interesse nel disegno. Okano comprende i suoi sentimenti, ma fa di tutto affinché Tsukamoto non se ne renda conto.
In Seiten no Hekireki i protagonisti sono due studenti universitari: il senpai (che fisicamente è il più piccolo) che è costretto a cambiare appartamento nuovamente per via di alcuni rumori misteriosi. Il suo kohai è invece un tipo alquanto popolare con le ragazze.
Impressioni su Shiawase no Ashioto
Le storie sono tutte molto semplici e si sviluppano in modo lineare, con i protagonisti della storia che provano dei sentimenti e che, per un motivo o per un altro, non vogliono rivelarli e gli altri che sembrano essere inconsci di tutto, ma sono i primi a confessarsi.
Alla fine di ogni capitolo c’è sempre una scena leggermente spinta.
Ovviamente l’opera non può essere definita come un grande capolavoro, ma è una lettura piacevole.