Sherlock Frankenstein e la legione del male è un fumetto scritto da Jeff Lemire e illustrato da David Rubín, il cui titolo originale è Sherlock Frankenstein and the legion of evil, pubblicato dalla Dark Horse il 9 maggio 2018, ed edito in Italia dalla Bao Publishing.
È uno spin off, autoconclusivo, di Black Hammer il cui il capitolo 12 funge da introduzione, per cui per scelta editoriale non è stato inserito nel secondo volume della serie principale e ne rende lo spin off un vero e proprio innesto nella storia.
Per questo motivo si consiglia il seguente ordine di lettura: i volumi 1-2 di Black Hammer, ossia Origini segrete e L’evento, lo spin off Sherlock Frankenstein e la legione del male e i volumi 3-4 di Black Hammer, ossia L’era del terrore parte I e II.
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Trama
Black Hammer e gli altri super eroi sono scomparsi dopo la guerra con Anti-Dio. Lucy Weber, la figlia di Black Hammer, una giovane giornalista, non può credere che il padre e i suoi alleati siano morti, così con l’aiuto del dottor James Robinson (Dottor Star) inizia a indagare per ritrovarli. Per fare ciò si mette sulle tracce del super criminale immortale, Sherlock Frankenstein, ma nessuno sa dove si trovi, per cui per poterlo trovare si metterà in contatto con altri super cattivi. Inizia la sua ricerca dallo Spiral Asylum dove vengono rinchiusi i pazzi criminali.
Struttura dell’opera
Sherlock Frankenstein è uno spin off auto conclusivo, anche se in questo volume non è presente una vera e propria fine, forse è molto più corretto definirlo un innesto nella storia principale, con il capitolo 12 di Black Hammer a fare da introduzione, che svela alcuni misteri e retroscena ponendosi dal punto di vista dei super cattivi e regalandoci una nuova visione del rapporto che questi avevano coi super eroi, oltre che darci un’immagine differente degli stessi.
So che tutte le prove dicono che mio padre e gli altri sono morti, ma non me ne frega nulla delle prove! Credo solo a ciò che sento nel mio cuore
La storia inizia con la commerazione dopo alcuni giorni per la scomparsa degli eroi a seguito della guerra con Anti-Dio e facciamo la conoscenza della piccola Lucy Weber, la figlia di Black Hammer, una bambina testarda. Dopo il primo incontro col dottor James Robinson (l’ex super eroe Dottor Star), abbiamo un secondo incontro tra i due, quando è un’adolescente che non si arrende, al primo anno universitario di giornalismo, fondamentale in quanto le instilla l’idea di cercare il padre e gli altri eroi scomparsi, infatti entrambi non credono siano morti.
Con la consegna di una chiave misteriosa scopriamo il covo segreto di Black Hammer, la Sala Martello, e da qui partono le indagini della giovane. Decide infatti di partire alla ricerca della nemesi del padre, il famigerato Sherlock Frankenstein.
Per poter arrivare a lui dovrà però incontrare i vari super cattivi per raccogliere indizi per poter scoprire il suo nascondiglio. Partendo dal Spiral Asylum, dove faremo la conoscenza di Concretestador (che deve il suo nome al comico canadese Brent Butt, che viene anche ringraziato per questo nella graphic novel) e dei cattivi Mectoplasm e Grimaim.
Da qui parte quella ripetizione della struttura in cui scopriamo le origini dei cattivi e i loro rapporti coi super eroi durante l’intervista, in cui saltano fuori i drammi che li hanno resi ciò che sono e il loro rispetto per i super eroi, il che ci porta a empatizzare maggiormente con loro, e poi gli indizi per arrivare a Sherlock.
Dopo è la volta di Chtu-Lou, il quale fornisce l’importante informazione della riunione di super cattivi indetta da Sherlock Frankenstein, a cui però non ha partecipato.
Incontra quindi Metal Minotaur dove scopre che il piano che il super cattivo per eccellenza non era approfittare del caos creato da Anti-Dio per distruggere gli eroi… ma non voglio certo svelarlo qui, credo anzi di aver detto fin troppo.
Finalmente la giovane ha tutti i pezzi del puzzle a disposizione e può incontrare il famigerato Sherlock Frankenstein. Ma il dialogo con lui decisamente vi stupirà.
Impressioni personali
La graphic novel è un mix di thriller, fantascienza, horror e super eroi dalla trama veloce e coinvolgente, nonostante la struttura narrativa possa apparire ripetitiva nelle parti in cui la protagonista incontra i super cattivi: si parla delle loro origini e del loro rapporto coi super eroi durante l’intervista con Lucy e vengono forniti degli indizi per arrivare a Sherlock Frankenstein.
Lo stile di scrittura di Lemire è carico di citazioni, lo stesso nome della super nemesi richiama sia Conan Doyle che Mary Shelley; il manicomio criminale Spiral Asylum richiama l’Arkham Asylum di Batman; Chtu-Lou e la figlioletta Chtu-Louise richiamano sia per aspetto che per nome il mostro di Lovecraft. Questa caratteristica può piacere o meno, io l’ho decisamente apprezzata… adoro le citazioni.
I disegni di David Rubín sono caratterizzati da un tratto contorto, violento, quasi rozzo ma ciò è voluto. Il suo stile è stato paragonato a quello di Steve Ditko (il fumettista statunitense co-creatore dell’Uomo Ragno e ideatore di Dottor Strange, dalla tipica grafica underground degli anni ’60.
Nonostante i tratti rudi e le forme mostruose di Chtu-Lou e la figlioletta Chtu-Louise riesce comunque a comunicare dolcezza e umanità.
La peculiarità dello storytelling è data dalla disposizione delle tavole che appaiono come fotogrammi in sequenza dando anche un’idea di movimento, la colorazione è caratterizzata da contrasti ben marcati.
Lo stile di disegno è indie, con costruzioni complicate su due tavole o panel speculari.
Ho decisamente apprezzato questa graphic novel che in un crescendo ci porta a scoprire le personalità dei cattivi, i fatti che li hanno resi ciò che sono, il loro rispetto nei confronti dei super eroi loro nemici. Porta a provare persino pietà e simpatia per questi super cattivi ormai in pensione.
Scheda tecnica
Sherlock Frankenstein e la legione del male
Edizione italiana Bao Publishing
Pagine 152
Prezzo € 18,00
Titolo originale Sherlock Frankenstein and the legion of evil
Testi Jeff Lemire
Disegni e colori David Rubín
Tinte piatte Kike J. Díaz
Copertina David Rubín
Interruzioni di capitolo David Rubín, Mike Mignola, Dean Ormston, Duncan Fegredo, Jeff Lemire e Dave Stewart
Metal Minotaur co-creato da Gus Lemire
Black Hammer creato da Jeff Lemire e Dean Ormston
Traduzione Leonardo Favìa
Lettering e impaginazione Vanessa Nascimbene con Officine Bolzoni
Lettering edizione originale David Rubín
Book Design Ethan Kimbering
Supervisione originale Daniel Chabon
Supervisione Francesco Savino
President and Publisher Dark Horse Comics, LLC Mike Richardson