Disney+ ha reso disponibile oggi la prima puntata di She-Hulk: Attorney At Law, serie televisiva dedicata a Jennifer Walters, cugina di Bruce Banner: la protagonista,interpretata da Tatiana Maslany, è inizialmente affiancata dal cugino ma sembra essere ancora più tosta. Il primo episodio, A Normal Amount of Rage, è diretto da Kat Coiro e scritto da Jessica Gao Gao.
Trama
La serie si apre con Jennifer Walters impegnata nella sua attività di avvocato. Dopo 2 minuti il personaggio rompe la quarta parete, spiegando di essere Hulk e annunciando l’inizio di un flash back che spiega la situazione.
Pochi mesi prima ha fatto un viaggio con il cugino Bruce Banner, che sta cercando di far guarire il braccio (danneggiato durante Avengers: Endgame) e ha usa un dispositivo inibitore per non trasformarsi.
Mentre i due sono in automobile, Jennifer spiega perché secondo lei Steve Rogers è vergine, ma appare un’astronave: Bruce sterza e la macchina finisce fuori strada, nel bosco. Entrambi escono malconci dall’auto, alcune gocce di sangue di Bruce cadono sulla ferita di Jennifer, che si trasforma immediatamente in un Hulk.
Jennifer sviene, si risveglia tra gli alberi, nella sua forma normale. Raggiunge un locale per ripulirsi, viene aiutata da un gruppo di ragazze, poi importunata da alcuni uomini, si trasforma di nuovo ma viene bloccata e tramortita dal cugino. Si risveglia a casa di Banner in Messico, dove il cugino ha passato il Blip (il periodo successivo alla decimazione fatta da Thanos con le pietre dell’Infinito), lavorando sull’integrazione tra lui e Hulk. La casa è davanti alla spiaggia e ha nei sotterranei un laboratorio creato da Tony Stark.
Jennifer non ricorda bene l’incidente, chiede se hanno visto un’astronave: Bruce conferma che era un corriere di Sakaar di classe 8, che forse consegnava un messaggio. Jennifer inizia a ricordare la trasformazione, Bruce le spiega che è stata contaminata dai raggi gamma, teoricamente letale, ma entrambi hanno una rara combinazione di fattori genetici che permette di sintetizzare le radiazioni gamma in qualcos’altro.
Il modo in cui le sintetizza il sangue di Jennifer ha permesso a Bruce di guarire il proprio braccio, consentendogli di tornare smart Hulk (o smug, smargiasso, come dice lei). Bruce distrugge i campioni di sangue per non rischiare che nasca un altro Hulk oltre a loro.
Jennifer vuole eliminare le trasformazioni, chiede un dispositivo inibitore, ma Bruce sostiene che non sia fattibile, si può puntare a unire le due identità. Jennifer vorrebbe tornare subito a fare l’avvocato, ma Bruce le consiglia di evitare lo stress, il contatto con gli altri e quindi di tornare a lavorare, almeno finché non avrà seguito il suo programma pluriennale per imparare a controllare Hulk.
Bruce considera prioritario controllare le trasformazioni, quindi cerca di individuare la soglia di stress oltre la quale Jennifer si trasforma: i fattori base sono infatti rabbia e paura, che per Jennifer sono alla base della vita delle donne. Bruce la sottopone al pericolo con i macchinari di Stark: Jennifer si trasforma, ma rimane se stessa e cosciente, senza alter ego: Bruce è sorpreso, le spiega che non dovrà lottare con un altro per dieci anni.
Bruce indaga anche sul modo per farla tornare nell’aspetto normale: per lui funzionava la ninna nanna di Natasha o comunque perdere coscienza (caduta dall’alto, o messa fuori combattimento) ma non sempre bastava: una volta è rimasto Hulk per due anni. Ma scoprono che con il sonno Jennifer torna con le sembianze normali.
Il cugino insiste sull’importanza di imparare a controllare il potere: un atteggiamento emozionale o la semplice rabbia possono essere letali per qualcuno, e quando iniziano a vederti come un mostro, non si torna indietro. Bruce le propone yoga e dialettica comportamentale, con scarsa collaborazione di Jennifer.
Va meglio con l’allenamento fisico: Jennifer è su un livello simile al cugino, lo supera in equilibrio, e sembra già in perfetto controllo. Non vuole essere un supereroe, ha fretta di tornare a fare l’avvocato e spiega come sia molto abituata a dover gestire la rabbia per non essere considerata emotiva. Si sa trasformare a comando in Hulk e tornare se stessa, vuole andare a casa, ma Bruce prova a fermarla.
Dopo una rissa che finisce con la distruzione e la ricostruzione del bar di Bruce, i due si riconciliano e Jennifer torna a casa. Torniamo al presente: Jennifer non ha più avuto trasformazioni e deve tenere un’arringa in tribunale: appena inizia, irrompe in aula la villain Titania, interpretata da Jameela Jamil, devastando il muro e mettendo in pericolo i presenti.
L’assistente Nikki convince Jennifer a trasformarsi, ricordandole l’importanza del dovere civico (punto forte dell’arringa). She-Hulk ferma senza problemi Titania e può così riprendere il discorso, sebbene con l’abito strappato.
In una scena mid credit, Jennifer estorce al cugino una rivelazione intima su Steve Rogers
Sviluppo
La serie parte bene, con un buon ritmo, favorito anche da una durata più contenuta rispetto alle ultime produzioni televisive Marvel. Nonostante alcune polemiche circolate in rete, basate sui primi filmati, la computer graphic è buona: i due Hulk sono credibili, così come le trasformazioni e gli effetti degli allenamenti e delle risse tra i due.
Il tono è prevalentemente comico, alle dinamiche tra i due cugini e all’umorismo un po’ sboccato della protagonista, che in due momenti parla direttamente con il pubblico. La presenza di uno dei protagonisti dei film dell’MCU, Banner/Hulk, agevola l’introduzione di un personaggio nuovo, ed è l’occasione per spiegare meglio il rapporto tra il personaggio e i raggi gamma.
Non mancano momenti in più impegnati in cui emergono le difficoltà delle donne in una società maschilista, in cui devono imparare a gestire continuamente la rabbia per non sembrare “troppo emotive” anche quando subiscono evidenti torte.
Nelle prossime puntate è atteso il ritorno di Benedict Wong come Wong e di Tim Roth come Emil Blonsky/Abominio (Abomination): quest’ultimo era l’antagonista di The Incredible Hulk, secondo film dell’MCU, in cui Bruce Banner era interpretato da Edward Norton. Abonimation è tornato in una scena del recente Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, in cui combatteva proprio con Wong.
Riferimenti cartacei
Finora il personaggio della serie TV è molto aderente all’originale cartaceo, che riceve i superpoteri da una trasfusione di sangue del cugino (mentre sullo schermo, come abbiamo visto, entrambi vengono feriti e alcune gocce del sangue di Bruce gocciolano sulla ferita di Jennifer). Anche il fatto di saper controllare le trasformazioni e di mantenere la propria identità (anziché alternarsi e scontrarsi con un alter ego, come Bruce Banner e Hulk) è ripresa dal fumetto, così come la professione di avvocato.
Il fatto di rompere la quarta parete e parlare con il pubblico è stata la caratteristica peculiare del personaggio fin dal 1989 quando venne rilanciato da John Byrne, 7 anni dopo la chiusura della serie dedicata. Dalla copertina del numero 1 di The Sensational She-Hulk, l’eroina invita il lettore all’acquisto, minacciando di distruggergli i fumetti. Successivamente She-Hulk arriva ad attraversare e stracciare le pagine pubblicitarie per arrivare prima alla striscia successiva insieme ai suoi amici.
Anche l’interruzione dell’arringa causata dall’irruzione di Titania è presa da Solo Avengers 14 del 1987, dove She-Hulk deve abbandonare la Corte Suprema, dove sta contestando il Mutant Registration Act, per impedire a Titania di distruggere l’area fuori dal tribunale.
Nei fumetti Titania è l’avversario principale di She-Hulk: creata da Jim Shooter e Mike Zeck, Mary MacPherran fa il suo esordio nel 1984 in Marvel Super Hero Secret Wars n. 3.
La gracile ragazza si ritrova per caso in mezzo alle Guerre Segrete, viene soccorsa da Spider-Woman, fugge con l’amica Marsha e si imbatte nel Dottor Destino che tramite in processo di mutazione dona loro superpoteri in cambio della fedeltà. L’amica diventa la magmatica Volcana e lei la fortissima e violenta Titania, uno dei personaggi femminili più forti dell’Universo Marvel, che costringerà un omonimo personaggio a cambiare identità.
Agli ordini di Destino, Titania affronta Thor, Rogue, Wolverine, gli X-Men e She-Hulk: per vincere contro quest’ultima, la villain ha bisogno dell’aiuto di altri supercriminali, sviluppando così una rivalità con l’eroina verde. Titania ha sposato un altro nemico dell’eroina, Absorbing Man, con il quale entra ne I signori del male. Nel Nuovissimo Universo Marvel decide di abbandonare il crimine ma le buone intenzioni durano poco.
Sakaar è un pianeta importante nei fumetti di Hulk, nell’ambito della saga Planet Hulk, parzialmente ripresa in Thor: Ragnarok. Quarto pianeta della sistema solare Tayo, nella Galassia della Fornace, Sakaar compare per la prima volta nel 2006, in Incredible Hulk Vol 2 n. 92 (April, 2006) ed è il pianeta dove atterra per caso l’astronave di Hulk, esiliato dalla Terra per decisione degli Illuminati.
She-Hulk
Creata da Stan Lee e John Buscema nel 1980, con esordio su una testata dedicata (dal secondo numero scritta da David Kraft), Jennifer Walters è un’avvocatessa cugina di Bruce Banner, da cui riceve i poteri in occasione di una trasfusione: forza, velocità, agilità, riflessi e resistenza superumane. La forza di She-Hulk aumenta in proporzione alla paura e alla rabbia, ma rispetto al cugino l’eroina rimane lucida e controlla le proprie trasformazioni.
Chiusa The Savage She-Hulk dopo soli 2 anni, il personaggio è stato rilanciato nel 1989 da John Byrne, autore unico di Sensational She-Hulk, che l’ha portata al successo rappresentandola con la consapevolezza di essere un personaggio di fantasia: spesso parla direttamente al lettore.
She-Hulk ha militato negli Avengers, nei Fantastici Quattro, negli Eroi in vendita, nei Difensori, nei Fantastic Force e nelle Liberatrici. Ha inoltre agito come consulente legale per supereroi. Tra gli avversari principali, Titania, Nicholas Trask, Unum, Ultima, Captain Rectitude, Abominatrix. Jennifer ha avuto a che fare spesso anche con i nemici del cugino, come il Capo, il già citato Abominio, l’Uomo Assorbente, Red Hulk e Red She-Hulk.