Prima recensione per il primo episodio di Seishun Buta Yarou wa Bunny Girl Senpai no Yume wo Minai
Anime uscito il 4 Ottobre che spazia tra vari generi: commedia, scolastico, sentimentale e soprannaturale. Gli epsiodi, da 24 minuti ciascuno, sono 13 complessivi. La trama la scopriremo insieme episodio dopo episodio. Siamo pronti?
Andiamo!
La trama
Il protagonista, Sakuta Azusagawa, un giorno incontra per caso una ragazza vestita da coniglietta che passeggia per la biblioteca. Si tratta di una strana figura che gli altri, per qualche ragione, non riescono a vedere.
Sakuta scopre che la coniglietta non è altri che Mai Sakurajima, una sua senpai, attrice professionista attualmente in pausa dal suo lavoro. Il ragazzo decide quindi di voler scoprire i suoi segreti, arrivando anche a svelare i veri sentimenti della ragazza. Durante una passeggiata in cui Mai non riesce a prendere del pane alla crema (poi offertogli da Sakuta) veniamo a conoscenza di questa “Sindorme della pubertà” che altro non è che una condizione particolare per cui gli esseri umani ricevono “doni speciali” che vengono raggruppati sotto questo particolare nome.
Inizialmente Mai non capisce come mai Sakuta possa capire tutte queste stranezze, ma una volta entrata in casa sua ecco la rivelazione. Facciamo la conoscenza anche di Kaede, sorella minore del protagonista, che vittima di cyberbullismo ha dato segni di questa sindrome e sembra abbia portato suo fratello maggiore in ospedale. Nella stessa scena (a mio parere divertentissima) conosciamo anche il gatto della famiglia Azusagawa Nasuno.
Cambio scena e siamo al Benny’s, luogo dove lavora Sakuta con un amico. Qui viene “importunato” da sempre da Fumika, una giornalista che vorrebbe una foto e/o una intervista sul suo incidente, ma il nostro Sakuta a quanto pare tira dritto e cambia discorso, cercando di capire come mai Mia abbia abbandonato il mondo dello spettacolo.
E arriviamo alla conclusione della prima puntata con quel pizzico di scienza che non guasta mai e una corsa a casa per dare da mangiare ad una Mia affamata, che da quando è la “ragazza fantasma” non riesce più a fare la spesa.
Citando il buon Alessandro Borghese e il suo programma 4 Ristoranti, il mio voto per la prima puntata è dieci su dieci!