Bentornato in questa nuova recensione manga! Quest’oggi parleremo di un’opera giunta in italia grazie a Saldapress: si tratta di Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan, morirei.
Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan, morirei è un’opera scritta e disegnata da Auri Hirano, la cui pubblicazione è iniziata nel 2015. La storia è tutt’ora in corso. La serie si compone attualmente di 10 volumi.
L’opera ha anche ricevuto un adattamenti animato di 12 episodi che sono andati in onda da ottobre 2022 a dicembre 2022.
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La trama di Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan, morirei
Eripiyo è una fan sfegatata di un gruppo di idol poco famoso composto da sette ragazze chiamato ChamJam. Lei in realtà supporta la ragazza meno popolare del gruppo, Maina Iichi, tanto da essere la sua unica fan.
Il volume narra le vicende di questa fan assieme a suoi due colleghi: il veterano Kumasa, sostenitore dell’idol centrale del gruppo, ovvero Reo, e Motoi, un neofita nel campo.
Il sogno più grande di questa fan? Che il gruppo possa arrivare al Budokan, un luogo accessibile solo a coloro che raggiungono le vette del successo.
Impressioni su Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan, morirei
La prima cosa che è fin da subito visibile è la presenza di pagine a colori all’interno del volume. In alcune immagini iniziali, però, le proporzioni dei personaggi non sono perfette.
I disegni, in generale, sono belli e i vari personaggi sono ben caratterizzati. Anche i colori utilizzati sono realistici.
La protagonista, Eripiyo, è una vera e propria fan sfegatata, che ha deciso addirittura di vendere tutti i vestiti per poter acquistare i prodotti della sua preferita. il suo tipico abbigliamento consiste in una tuta rossa, che secondo le voci che circolano nella comunità, risaliva ai tempi del liceo. La ragazza, a dire il vero, era una persona assolutamente normale fino a quando la sua ossessione non è esplosa.
Anche Kumasa appare come lo stereotipo del classico fan: è in sovrappeso, indossa spessi occhiali e ha un abbigliamento assolutamente anonimo.
Maina ha invece degli atteggiamenti completamente opposti a quelli che dovrebbe avere una idol: è estremamente timida e con Eripiyo si comporta in maniera fredda, anche se in realtà vorrebbe essere più aperta e parlare più chiaramente con Eripiyo della gratitudine che trova.
In questo primo volume non ci sono episodi rilevanti: si tratta di qualcosa fatto più per mettere le basi della storia e presentare i personaggi principali. Persino le varie idol presenti nel gruppo non sono state completamente presentate.
La cosa piacevole della storia è che parla di un gruppo già formatosi che parte proprio dalle basi (a differenza di altri anime di idol che invece partono da una cima più alta). In certi sensi l’opera è anche una piacevole introspettiva di ciò che c’è prima del successo, in un ambiente dove un gruppo può sfaldarsi da un momento all’altro e dove, indipendentemente da tutti gli sforzi, non è detto che si riesca a raggiungere i propri obiettivi.