Science fell in love, so I tried to prove it aveva esordito i primi giorni di questo sfortunato 2020: dodici episodi tratti dall’omonimo manga di Yamamoto, e ora pare che proseguirà con la seconda stagione. L’annuncio è stato dato dall’autore in un tweet di questi giorni.
La prima stagione è stata resa disponibile su Amazon Prime Video, e su Crunchyroll nella versione doppiata in inglese, mentre Giappone è andata regolarmente in onda sulle reti televisive. Il 17 ottobre il franchise ha deciso di festeggiare a Tokyo con un evento speciale. Yamamoto invece preferisce celebrare con un’immagine creata appositamente.Al momento non sono note le date per i nuovi episodi, ma al più presto ci saranno altre novità.
Il manga da cui è stata tratta la storia è una pubblicazione online gestita dalla Flex Comix, mentre l’anime è stato relizzato dallo studio Zero-G, lo stesso della serie Doreiku.
Science fell in love, amore fra scienziati
Al centro della vicenda di Science fell in love, so I tried to prove it c’è il rapporto fra due colleghi, Ayame Himuro e Shinya Yukimura. Entrambi ricercatori all’università Saitama, e appassionati di matematica.
Talmente presi dalla loro passione per l’analisi razionale, in effetti, che quando Ayame decide di confessare i suoi sentimenti al collega Shinya decide di tentare un esperimento molto particolare: spiegare l’amore con una legge matematica.
A differenza della ragazza, che sa riconoscere e accettare le sue emozioni, Shinya fa fatica ad affrontare qualunque circostanza non razionale, e questo lo spinge a dover cercare una spiegazione scientifica a tutti i costi.
Questa sua convinzione non può non sfociare nel comico: inizialmente confonde le palpitazioni che ha vicino ad Ayame per una malattia, rischia di creare equivoci ripetendo dei test all’infinito e finisce col fare domande imbarazzanti cercando sostegno alla sua “teoria”.