Una storia di successo quasi casuale, ma con basi solide. Da qualche settimana Kagurabachi è salito agli onori della cronaca grazie al passaparola sui social network. Già dal primo capitolo la serie ha mostrato il suo potenziale al grande fandom abituato a seguire il genere shonen. Se all’inizio le persone condividevano le tavole del manga un po’ per scherzo, col passare dei giorni il pubblico ha iniziato ad apprezzare la novità, al punto da allertare anche i piani alti di Shueisha, editore di Shonen Jump.
Kagurabachi racchiude tutti gli elementi che hanno reso celebri opere come Demon Slayer, Chainsaw Man, ma anche Naruto o One Piece.
La base è una storia tragica, quella di Chihiro Rokuhira, figlio di un noto fabbro in grado di forgiare spade uniche, impegnato a realizzare una sanguinosa vendetta contro la banda di stregoni responsabile della morte del padre.
Siamo catapultati subito nel mezzo dell’azione, tra combattimenti alla spada, poteri magici e organizzazioni segrete. Tutti elementi che possono comodamente portare a una storia virtualmente infinita, proprio come i grandi classici.
Per il momento, la serie va forte, più di mostri sacri come Boruto o Chainsaw Man su Manga Plus, anche grazie al pubblico internazionale, ormai galvanizzato dalle atmosfere cupe dei primi capitoli.
Per chi è alla ricerca di nuove avventure, il consiglio è quello di portarsi subito al passo, per evitare di dover recuperare centinaia di capitoli quando la serie sarà adattata in forma di anime, come prevedibilmente accadrà.