La terza serie, nota in Italia con il titolo “Il cristallo del cuore”, segna una vera e propria svolta nelle avventure delle nostre guerriere.
L’introduzione di nuovi personaggi con una nuova concezione di missione, avversari più scaltri e violenti, donano a questa saga un aspetto più dark e maturo.
Riassumiamo la trama della serie televisiva degli anni 90
Usagi e Mamoru, finalmente liberi di frequentarsi come una coppia normale e senza problemi, si ritrovano a dover soccorrere una piccola bambina priva di energia vitale: un mostro le aveva appena sottratto il cristallo del cuore, ovvero la materializzazione dell’anima umana.
Durante il consueto combattimento, due nuove guerriere intervengono per supervisionare il cristallo prima di restituirlo a Sailor Moon.
Nel corso della storia, si riveleranno essere Sailor Uranus e Sailor Neptune, due ragazze dedite alla missione a loro assegnate: devono trovare tre talismani racchiusi nel corpo di terrestri innocenti, amuleti che fermeranno l’avanzata dell’Esercito del Silenzio.
Come mai il terzo capitolo viene definito quello “di svolta”?
Usagi, ragazzina infantile e detentrice di un enorme potere, si ritrova a dover fronteggiare degli avversari che non si fanno scrupolo alcuno così come i nuovi colleghi in gonnella.
Haruka Tenou e Michiru Kaiou, rispettivamente Uranus e Neptune, sono delle liceali che hanno accettato fin da subito la loro missione e con essa tutti i risvolti positivi e negativi.
Devono recuperare tre talismani magici anche se questo costerà la vita alla vittima. Non importa se dovranno sporcarsi le mani di sangue, uccidere degli innocenti. La missione viene prima di tutto, compresa della loro stessa vita.
Usagi non riesce a comprendere questo nuovo concetto di strategia e battaglia, lei vuole continuare a dialogare con il nemico, cercare una soluzione attraverso la forza dell’amore senza mietere vittime, ma né i nemici, né le due guerriere condividono questo sistema.
Inoltriamoci nei vari riscontri crudi di questa serie
L’anime si sa, è fitto di episodi filler utili per introdurre i vari personaggi e conoscere a fondo l’entourage della serie stessa, dalle comparse fino ai protagonisti.
Come riportato nel precedente articolo, ci saranno diversi e inevitabili spoiler.
Haruka e Michiru, coppia omosessuale e potenti guerriere, sono delle studentesse liceali iscritte al prestigioso Istituto Mugen con l’intenzione di studiare le mosse nel nemico. La scuola è infatti la base dell’Esercito del Silenzio.
Fin qui la trama sembra abbastanza lineare con i precedenti capitoli, ma dopo qualche episodio la serie cambia rotta.
Niente lacrime o pietà, si deve raggiungere l’obiettivo imposto e poco importa se bisogna uccidere un essere umano o lasciare indietro la propria compagna: si va avanti e basta.
Confrontiamo l’anime e il manga
I mostri (Daimon)
Nell’anime vediamo un misterioso scienziato che effettua esperimenti in un laboratorio sotterraneo. Crea degli ovuli contenenti un liquido violaceo che, unito con un oggetto di uso quotidiano, da vita a un mostro.
Che sia un puzzle, la serratura di una porta o un fazzoletto, la creatura assumerà un aspetto a tema, pronto ad attaccare la vittima designata.
Nel manga, le creature che vengono denominate Daimon e sono il frutto di esperimenti su esseri viventi, sia animali che umani.
L’aspetto non propriamente gradevole (basta pensare alla bestia presente nell’episodio dedicato al primo incontro tra Haruka e Michiru) ricorda le creature del film Tremos, enormi vermi con una bocca da squalo bianco.
Questi Daimon escono con prepotenza dal corpo della vittima, fondendosi così in un unico essere e causando l’inevitabile morte del malcapitato.
Gli esperimenti dello scienziato, che scopriremo essere il dottor Tomoe, consistono nell’inoculare nella cavia DNA alieno (nelle vignette si vede un ovulo alieno penetrare nel corpo umano) e attendere che faccia effetto: se il ricettacolo è difettoso, la cavia si trasforma in un Daimon, se è ottimale si ottiene un essere potenziato.
La rivalità delle Witch5
Le cinque streghe sono delle scienziate che lavorano per il dottor Tomoe. Nel manga sono delle streghe potenziate dal DNA alieno mentre nell’anime non è nota la loro natura e il coinvolgimento con l’Esercito del Silenzio.
Dotate di poteri e capacità di attacco, le prime due streghe (Eudial e Mimete) sono le più attive nella ricerca dei talismani e dei cristalli puri da offrire al loro Messiah.
Per quanto nell’anime siano personaggi simpatici con buffi teatrini (come il fucile di Eudial che si rompe nel momento meno opportuno), tra le streghe serpeggiano l’invidia e la competizione lavorativa tanto che arrivano letteralmente a uccidersi tra di loro.
Eudial, mentre era alla guida della propria auto, scopre che i freni sono stati manomessi dalla collega Mimete e vola giù da un precipizio.
Mimete, sostituta della deceduta collega, non farà una fine migliore. Durante un combattimento contro le guerriere Sailor, teletrasporta il suo corpo in un maxischermo aumentando così il proprio potere. Tellu, la strega che manipola le piante, la schernisce di fronte le avversarie sottolineando la sua incompetenza sul campo e stacca la spina del monitor, uccidendola.
Sailor Moon, inorridita e shockata, scopre così che i nemici si ammazzano tra di loro, rendendo il tutto più macabro.
La morte di Chibiusa
Tra i vari eventi tragici che hanno caratterizzato questa serie, una delle più shockanti è l’omicidio della piccola Chibiusa.
Nell’anime la bambina viene rapita dall’Esercito del Silenzio e posta su un altare sacrificale. Hotaru Tomoe, figlia dello scienziato e migliore amica della vittima, le strappa il cuore per divorarlo e trasformarsi nella Mistress90.
La scena di questa mano che penetra nel petto della piccola guerriera è molto forte, ma sottolinea la violenza e la crudeltà di questi nemici spietati che non si fermano davanti a nulla, nemmeno a una bambina.
Nel manga Hotaru viene sopraffatta dalle forze del male e, trasformatasi nella Mistress90, sottrae a Chibiusa il Cristallo d’argento e con essa la sua anima.
Il sacrificio dei bambini non è una novità nella terza serie: in seguito a un incidente, la piccola Hotaru muore e il padre, disperato, riesce a riportarla in vita tramite la magia nera.
Ma se nell’anime la profanazione del corpo era avvenuto accidentalmente, ovvero il padre non voleva accettare la morte della figlia, nel manga la vicenda è assolutamente voluta.
Durante un’operazione per salvare la bambina e trasformarla in un cyborg, Tomoe viene a contatto con Pharao90, l’entità aliena che vuole distruggere la Terra. Divenuto un uomo potenziato grazie al DNA alterato, Tomoe decide di contaminare il corpo della figlia con l’anima della Mistress90, non sapendo che la piccina era già la reincarnazione della guerriera della distruzione Saturn.
L’aspetto reale dei nemici
Se nell’anime gli avversari avevano un aspetto gradevole alla vista, colorato e buffo, nel manga sono terrificanti.
Oltre alla descrizione dei Daimon sopra citata, il corpo della Mistress90 e di Pharaon90 è del tutto lontana dall’immagine che abbiamo incontrato nell’anime storico.
La donna adulta dai lunghissimi capelli con una stella nera tatuata in fronte è l’aspetto iniziale della Mistress90, appena risvegliata e non ancora all’apice del suo potere. Quando l’essere consuma del tutto l’anima di Hotaru, si libera dell’involucro umano come una farfalla che esce dal suo stato larvale.
La scena è piuttosto raccapricciante nel manga, in Crystal è addirittura peggio.
Degna sequenza di un film horror, il demone comincia a distruggere la città fino a quando non viene ucciso da Sailor Saturn, risvegliata del tutto dal suo torpore millenario.
https://www.youtube.com/watch?v=0Ts8TSnshxM
Le Outers e l’estremo senso del dovere che sfocia nel suicidio
Le guerriere del Sistema Solare Esterno (Uranus, Neptune, Saturn e Pluto) sono le combattenti che vegliano i confini del regno di Serenity.
Dotate di poteri nettamente superiori a quello delle Inner, la loro missione consiste nel proteggere la Sovrana a qualunque costo, anche della propria vita.
In entrambe le versioni, le prime tre Outers conferiscono con il loro futuro sovrano Mamoru avvisandolo che avrebbero agito autonomamente, senza l’aiuto né l’interferenza di Usagi e delle sue compagne.
Le Outers devono impedire il risveglio di Saturn e per farlo devono eliminare Hotaru, anche se si tratta un’innocente, scelta non condivisa da Sailor Moon.
Rispetto alle Inner, i loro metodi sono più aggressivi e meno accettabili passando direttamente all’azione.
Nella serie animata, Sailor Uranus scopre che lei e la compagna sono le detentrici di due dei tre talismani. Neptune cerca di salvare la sua amata da Eudial, consapevole di andare incontro a morte certa.
Dopo aver neutralizzato la nemica e assistito alla fine di Neptune, Uranus si suicida puntandosi un fucile al cuore per liberare il talismano.
https://www.youtube.com/watch?v=o9XVu441WhI
Anche Sailor Pluto non è esente da azioni estreme.
Poco prima della battaglia decisiva contro Pharao90, l’elicottero su cui viaggiava esplode. La guerriera ferma il tempo infrangendo così una delle tre regole di Chronos.
Consapevole che sarebbe morta per la sua trasgressione, riesce a salvare la vita a Uranus e Neptune prima di farsi saltare in aria.
Questa azione è presente solo nell’anime: la morte di Sailor Pluto la si vede nella seconda serie del manga, quando ferma il tempo per impedire a Diamond di unire i Cristalli d’Argento di due epoche diverse.
Sailor Saturn, la quarta delle Outers, non viene risparmiata da azioni suicide. Sia nell’anime che nel manga, la guerriera decide di combattere da sola contro Pharao90 usando il suo potere senza ritorno.
Per quanto la sequenza degli anni Novanta sia intensa ed emozionante, soprattutto quando vediamo Sailor Moon con la divisa distrutta che tiene tra le braccia la neonata Hotaru, in Crystal non è da meno.
Sailor Saturn decide di affrontare da sola Pharao90 trasportandolo in un’altra dimensione. Sotto gli occhi di tutti, la guerriera varca una porta dimensionale che viene chiusa da Pluto. La sequenza, accompagnata da una bellissima colonna sonora, trasmette allo spettatore tutta la drammaticità del momento.
Per concludere, con la terza serie vediamo una maturazione di tutti i personaggi sia nell’anime storico che nel manga. Calcolando che la trama è stata scritta negli anni Novanta, i temi trattati sono delicati e attuali: l’omosessualità e il sacrificio per il bene comune sono le basi di questo capitolo.