Ecco il turno di Boogiepop Phantom, serie del 1999 uscita però in versione DVD in Italia soltanto nel 2004
L’anime mescola diverse tematiche con tendenze horror e soprannaturali ed è stato ispirato da una collana di romanzi giapponesi di successo. Boogiepop Phantom è una serie un po’ particolare, impossibile individuare una “trama” vera e propria, visto che ci sono molte storie che si intrecciano nei 12 episodi con un filo conduttore.
Il primo episodio viene focalizzato sugli eventi collegati a degli studenti di un liceo di Tokyo, dove avvengono degli strani accadimenti, come sparizioni improvvise legate ad eventi avvenuti cinque anni prima, associando la leggenda metropolitana che la causa di tutto ciò sia il Dio della morte, o il Boogiepop, come viene chiamato.
Ogni singolo episodio si concentrerà su un unico personaggio che in qualche modo entrerà in contatto con il Boogiepop, con le dinamiche che variano tra i rimorsi di coscienza o problemi vari. Ad esempio una ragazza che non riesce a inserirsi con i suoi coetanei, un otaku che perde il contatto con la realtà, una donna convinta di essere una madre fallita etc.
La parola chiave di questo anime è: introspezione. Pensavi “soprannaturale” mio caro lettore?
Diciamo che ci sarà anche quello, ma questo anime preme più sui sentimenti dei protagonisti e sulla loro psicologia. Vi sarà anche un filo conduttore tra tutti, inizialmente un po’ difficile la sua interpretazione, ma più si procede con la visione degli episodi diventerà sempre più chiaro, anche se mai esposto in maniera completa, lasciando dubbi e domande allo spettatore pure sul suo finale. L’anime tende ad essere molto complesso, specialmente nella sua comprensione, tanto che crea questo effetto di disorientamento, forse voluto, a partire da vari salti nel tempo con numerosi flash: caratteristica che può essere sia un pecca che un punto di forza.