La Bandai fa sul serio, è pronta a far tornare lo storico Tamagotchi, con in serbo tante altre novità.
A differenza dell’originale datato ormai 1997, la nuova versione ha una dimensione più piccola. I 6 cuccioli della Bandai sono stati precursori di tutti quei videogiochi moderni facendo incassare fior di $ alla Bandai.
“Tamago” in giapponese significa “Uovo” e l’oggetto al tempo ebbe un successo enorme con 80 milioni di pezzi a un costo intorno ai 18 dollari. Oggi si trova su Amazon a prezzi che superano i 100 dollari!
L’obiettivo del Tamagotchi era (e sarà) quello di prendersi cura sin dalla nascita di una specie aliena chiamata appunto, Tamagotchi.
Il giocatore, tramite tre tasti (A, B e C), interagiva con il Tamagotchi e poteva svolgere diverse attività, tra cui:
- dar da mangiare al Tamagotchi;
- accendere o spegnere la luce;
- compiere dei giochi con lui/lei;
- farlo guarire con una iniezione se si ammala;
- ripulire i suoi bisogni;
- controllarne l’età, il comportamento, la fame, il peso, la felicità ed altre caratteristiche, tutte segnalate con un punteggio;
- sgridarlo se si rifiuta di obbedire (aumenta il fattore disciplina), ad esempio quando non mangia o non gioca;
Purtroppo il nuovo Tamagotchi sarà in vendita solo nella terra del Sol Levante al prezzo di 1,500 yen (circa 13.50 euro).
In questi 20 anni l’evoluzione del Tamagotchi non si è fermata tra polemiche e non. La versione più aggiornata è uscita a giugno 2016, si chiama Tamagotchi M!X, è a colori, e assegna ai cuccioli nati i tratti fisici di mamma e papà.
Non ci posso credere!!! Ritorna la mia infanzia!!!?