A 29 anni dalla strage di Capaci, in cui morirono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Vito Schifano, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, ReNoir Comics presenta due graphic novel biografici, dedicati a due simboli della lotta alla mafia: Paolo Borsellino – Una storia da raccontare e Don Puglisi.
Due storie di coraggio, legalità e fiducia nella giustizia, importanti anche nella presa di coscienza dell’Italia sulla forza della mafia in Sicilia. Entrambi i volumi sono scritti da Marco Sonseri, che torna a sceneggiare biografie per ReNoir Comics dopo Giorgio Perlasca – Un uomo comune.
Il volume sul magistrato è disegnato da Gian Luca Doretto, quello del sacerdote da Riccardo Pagani. Insieme agli aspetti essenziali dell’operato di Borsellino e don Puglisi, Sonseri evidenzia anche alcuni elementi più umani e meno noti.
I due volumi cartonati sono già disponibili su www.renoircomics.it e saranno in vendita da mercoledì 26 maggio in libreria, fumetteria e store online. Entrambi hanno 112 pagine in bianco e nero e costano € 19,90. È disponibile un’anteprima sia di Paolo Borsellino – Una storia da raccontare sia di Don Puglisi.
Il magistrato Paolo Borsellino ha combattuto per anni la mafia insieme a Giovanni Falcone, con cui è stato artefice del maxiprocesso di Palermo, uno dei motivi per cui è ucciso in via D’Amelio insieme alla sua scorta, il 19 luglio 1992. Il volume esplora alcuni lati meno noti della sua vita, come la militanza politica giovanile, l’amicizia con i colleghi e gli ostacoli incontrati nella sua opera di giustizia. Aggiunge Sonseri:
“Un magistrato straordinario, padre e marito affettuoso, uomo di cultura e grande esempio di correttezza e dedizione pronto ad affrontare le sue paure pur di giungere alla verità. Mi sento un autore fortunato per aver potuto raccontare tanto!”
La vocazione sacerdotale di don Pino Puglisi coniugava fede e impegno sociale. Con la cultura della legalità e la socialità sapeva di poter curare le ferite inferte da Cosa Nostra alla sua Sicilia. Per trent’anni ha tenuto i giovani lontano dalla mafia, in particolare nel difficile quartiere palermitano di Brancaccio, dov’era nato e dove è stato nominato parroco nel 1990.
Dopo aver ricevuto diverse minacce, il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno, don Pino Puglisi è stato assassinato davanti a casa: “L’avevo capito, vi stavo aspettando”, le sue ultime parole.
Lo sceneggiatore Marco Sonseri:
“Scrivere la prima graphic novel sulla vita di Don Puglisi, rimanere esterrefatti, incantati dal suo modo di fare, lui, uomo dell’ascolto e della conciliazione, significa confrontarsi con la portentosa attualità del Vangelo e con metodi anticonvenzionali, dirompenti, capaci di scuotere le coscienze di un intero quartiere, difficile, di periferia, Brancaccio”
Gli insegnamenti e l’esempio di don Pino Puglisi sono vivi ancora oggi, portati avanti, tra gli altri, dai ragazzi del quartiere Brancaccio e dal Centro Padre Nostro. Il 25 maggio 2013, davanti a 100.000 fedeli, è stato proclamato beato. Don Puglisi è la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa.