Bentornato in questo nuovo appuntamento con la rubrica Otakult! Quest’oggi parleremo di un’opera molto conosciuta: si tratta di Remi.
Remi – Le sue avventure è una serie composta di 51 episodi andata in onda per la prima volta in Giappone tra il 1977 e il 1978. La serie è stata creata in modo da poter essere visualizzata con uno pseudo effetto 3D, visibile con degli appositi occhialini che in Italia vennero messi in vendita con una rivista.
La prima messa in onda in Italia risale al 1979. La serie è stata poi ridoppiata nel 1999.
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La trama di Remi
La storia inizia con protagonista Remi, ma sotto il nome di Richard Milligan. Nato da una nobile famiglia inglese, il bambino viene rapito dal terribile zio al fine di poter diventare l’unico erede legittimo della famiglia. Da Londra, il bambino viene mandato a Parigi, dove viene accolto dal signor Barberin, che gli dà il nome di Remi.
L’uomo è in realtà un umile lavoratore a Parigi che rimane invalido a seguito di un incidente. Fa causa al suo datore di lavoro, ma la perde e, a causa dei debiti, è costretto a vendere l’unica mucca in suo possesso. Anche con il parere contrario della moglie, affida Remi (ormai di otto anni) al signor Vitali, un artista di strada che possiede diversi animali.
Poco dopo l’inizio di questa avventura, però, il signor Vitali viene arrestato e, quasi privo di sensi per via della malnutrizione, viene accolto nell’imbarcazione della signora Milligan, la sua vera madre (anche se nessuno dei due sa il legame che li unisci), anche lei in viaggio per poter curare l’altro suo figlio gravemente malato. Il tempo trascorso con Remi la convince che il suo primo figlio è ancora vivo.
Alla liberazione del signor Vitali, i due riprendono il loro viaggio, ma il rigido inverno porta dapprima alla morte di due dei tre cani, poi della scimmietta, dello stesso signor Vitali ed infine anche dell’ultimo cane, che salva la vita del bambino riscaldandolo con il suo corpo.
Il ragazzo semiassiderato viene trovato dalla famiglia Acquin e lega particolarmente con la figlia più piccola, Elisa, incapace di parlare in seguito ad una malattia infantile. Anche questa famiglia viene però colpita dalla disgrazia e, dopo aver perso tutto, il signor Acquin affida i suoi figli ai suoi parenti, ma non riesce a trovare una sistemazione per Remi.
Nel frattempo, Remi viene cercato dal padre adottivo che, gravemente malato, lo informa che c’è un avvocato in Inghilterra che lo sta cercando. Subito dopo l’uomo muore e si reca in Inghilterra con l’amico Mattia, dove scopre che l’avvocato in questione lo stava cercando non per conto della madre, ma per conto di una famiglia che vuole usarlo come ostaggio per estorcere i soldi. È qui che Remi scopre che la madre altri non è che la signora Milligan, incontrata diverso tempo prima.
Dopo essere stato rapito ed arrestato, Remi fugge con l’aiuto di Mattia e ritorna a casa, dove scopre che anche la vera madre ha capito la sua identità e lo sta cercando, ma è partita per Ginevra assieme ad Elisa per provare a curare i due bambini. Remi la raggiunge e, dopo il ricongiungimento tanto atteso, Remi e Mattia ripartono per un viaggio.
10 anni dopo, Remi sposa Elisa e diventa un avvocato, mentre Mattia diventa un musicista di fama internazionale.
Impressioni su Remi
La storia assomiglia certamente ad una tragedia da molti punti di vista, anche se alla fine è coronata da un lungo atteso lieto fine.
Rispettando i canoni degli anni ottanta e discostandosi leggermente da molte trame, alla fine Remi riesce ad ottenere la tanto desiderata riconciliazione con la sua famiglia.
Come storia, è decisamente pesante e non molto adatta ai più piccoli. Come disegno, presenta dei lineamenti sottili e molto morbidi, con dei colori molto ben definiti.