Pubblicata per la prima volta a novembre 2013 dalla casa editrice americana Image Comics ed acquisita dalla BAO publishing.
Titolo: | Black Science |
Autore: | Matteo Scalera (Disegnatore) Rick Remender (scrittore) Dean White (Pittura Digitale) |
Genere: | Fantascienza |
Data di pubblicazione: | Aprile 2015 |
Distribuito da: | BAO Publishing |
Pagine: | 176 a colore |
Formato: | Brossura/e-book |
Trama
Grant McKay è uno scienziato ed ex membro dell’ordine Anarchico degli scienziati. Dopo anni di ricerche, è riuscito a decifrare il “Black Science”, ovvero l’abbattimento di ogni barriera della realtà e la possibilità di visitare altri universi alternativi.
La teoria di Grant si basa su un sistema “a cipolla” denominato Eververse, ovvero una sovrapposizione di universi a strati, una serie di livelli che decide di visitare insieme al suo team.
Dalla teoria alla pratica: Grant si ritrova catapultato in mondi tutt’altro che pacifici: creature feroci, evoluzioni inaspettate come gli uomini-pesce o scenari di guerra dove soldati tedeschi combattono il secondo conflitto mondiale contro gli Apache d’America. Grant e la sua squadra tenteranno di tornare a casa, ma riusciranno a sopravvivere?
Personaggi
Onde evitare spoiler, non potrò elencare tutti i personaggi incontrati nel primo volume, ma mi baserò solo sui più importanti.
- Grant McKay: è il protagonista indiscusso dell’opera. Ex membro dell’Ordine Anarchico, è padre di due bambini, padre di Nathan e Pia McKay.
- Sara McKay: moglie di Grant e madre di Nathan e Pia. È la prima vittima del viaggio interdimensionale.
- Nathan e Pia McKey: sono i figli dello scienziato Grant. Sono stati catapultati nell’Eververse insieme al padre e alla sua squadra di ricerca
- Rebecca Dell: scienziato e collaboratrice di Grant che ha lavorato alla ricerca dell’uomo.
STRUTTURA DELL’OPERA E GRAFICA
Black Science è un fumetto in stile americano interamente a colori. Il tratto, forte e deciso, è in perfetta armonia col tema trattato: azione, violenza. In sintesi pura dinamicità.
Il dinamismo è il punto chiave di questa opera. Il protagonista, Grant vive diverse realtà parallele: mostri, alieni, umanoidi o robot, l’unico obiettivo dello scienziato non sarà più la ricerca, ma la sopravvivenza.
Il primo volume si apre con una disperata corsa, in fuga da esseri mostruosi pronti ad ucciderli. Le varie vignette, ricche di colori sbavati per simulare il movimento della camera, presentano una voce narrante dove i pensieri di Grant prendono vita. I ricordi, o per meglio dire la coscienza dell’uomo, sovrapposta ai dialoghi disperati dei personaggi in fuga, catapultano il lettore al centro della scena proprio come avviene con la visione di un film al cinema. La narrazione si alterna con brevi flashback che occupano al massimo tre pagine. La scelta di introdurre frammenti di vita passata tra una tavola e l’altra permette al lettore di conoscere il trascorso del personaggio in esame senza appesantire l’intera trama con dialoghi lunghi, noiosi e spesso inutili.
IMPRESSIONI PERSONALI
Non amo particolarmente questo genere, ma Black Science mi è piaciuto molto. Ho apprezzato non solo il dinamismo delle vignette, ma anche le espressioni di ogni singolo personaggio, la prospettiva e la struttura dell’intero ambiente e soprattutto l’originalità nella creazione di esseri immaginari come la donna-pesce.
Per quanto riguarda la trama in generale, il tema trattato mi ha fatto riflettere. Grant dedica l’intera esistenza alla ricerca e al proprio lavoro, trascurando il suo presente, ovvero la propria famiglia. Tutti noi lavoriamo per la nostra sopravvivenza, che sia l’impiego della nostra vita oppure il peggiore. Trascorriamo quasi l’ottanta per cento della nostra esistenza dietro una scrivania, o in una fabbrica o qualsiasi altro luogo lavorativo; quante volte abbiamo pensato “devo lavorare di più per pagare la retta del mutuo” o svendiamo la nostra vita privata per scalare la gerarchia aziendale e sperare in un avanzamento di carriera?
Questo è quello che ho visto in Black Science: Grant sacrifica la propria esistenza per assicurare in futuro ai propri figli senza vivere il presente, piccoli momenti irripetibili come i primi passi di un bambino o la prima parola. La moglie Sara lo accusa proprio di questo, di trascurare la propria famiglia e non vivere il presente per coronare il proprio sogno lavorativo, un progetto che catapulterà Grant in tanti universi paralleli dove l’intera evoluzione ha preso una piega totalmente diversa da quella terrestre.